Giulietta o... conte Capuleti? [Paride x Conte Capuleti]

capitolo 11

Paride Pov's

Che cosa intende con quel "vale la pena fare esperimenti"? Cioè non ha senso, non si possono fare esperimenti su cose del genere, bisogna solo avere esperienza, che io non ho.

"Cosa intendi?"

Tebaldo Pov's

OK È DIFFICILE DA DIRE. LUI È SCEMO E POTREBBE METTERCI MINUTI SE NON ORE PER CAPIRE COSA INTENDO. Non sa se li piacciono i maschi o le femmine, o tutti e due, ed è uno dei più grandi dilemmi. Basta risolverlo in un solo modo, bisogna trovare un maschio che li piaccia.

"Hai mai provato attrazione verso un maschio?"

"Ehm, no non ho mai provato attrazione verso nessuno"

"Allora,innanzitutto, sai cosa significa provare attrazione?"

"Ehm no, ahah"

ALLORA PERCHÉ RISPONDI? MA SOPRATUTTO COME FA A NON AVER MAI PROVATO ATTRAZIONE VERSO QUALCUNO? COME FA A NON SAPERE COSA SIA?

"Va bene, dobbiamo partire dalle basi."

Prendo un quadernetto semplice a righe, lo apro su una pagina a caso e prendo una penna annessa all'inchiostro. Disegno un pene e una vagina. Qui si parte dalle basi.

"Sai cosa sono questi?"

Paride Pov's

Mi sporgo per vedere il disegno che ha fatto pochi secondi prima.

"ma-"

Prendo il quadernetto e lo butto all'aria. Istinto.

"OVVIO CHE SO COSA SONO, NON SONO NATO NEL PALEOLITICO, DEMENTE."

Tebaldo Pov's

Ah bene. Riprendo il quadernetto e mi trattengo dal dargli un pugno, cioè io ti faccio lezione e mi dai del demente buttando i miei preziossimi disegni all'aria? Ok che è una cosa imbarazzante ma calmati.

"Va bene scusa, sai com'è, non sei mai stato innamorato, ormai non mi sorprende più nulla."

Beh a sto punto si passa ai fatti.
Perdonami Mercuzio.

"Paride avvicinati"

"Dove?"

"A me."

Obbedisce ai miei ordini e si avvicina. Ripeto, Mercuzio perdonami, ma lo sto facendo per noi.
Prendo il suo viso con le mani e lo bacio.

Paride Pov's

STO MALE. ANZI, STA MALE. Che cosa vuole dimostrare con questo?
Comunque mi trattengo dal dimenarmi, è un comportamento maleducato, e a tratti, mi piace anche. Accossento al movimento delle sue labbra, era da tanto che non baciavo qualcuno, ma mai avrei immaginato che dall'ultimo fidanzamento mi sarei ritrovato a baciare un uomo, per di più un uomo che non amo.

Tebaldo Pov's

E CAZZO SE BACIA BENE. ECCO DA CHI HA PRESO MERCUZIO. Non avrà particolari conoscenze, ma ha un abilità nel baciare migliore addirittura rispetto alla mia. Sciogliamo quel bacio durato sin troppo e mi ritrovo a guardarlo in viso, ha gli occhi lucidi, il viso arrossato e i capelli scomposti. Chissà che effetto li ho fatto.

"Piaciuto?"

Paride Pov's

Oddio. Ma che domande sono? Non ne ho idea, sono alquanto confuso ora, non nego che le donne mi piacciano, ma non riesco a negare nemmeno che il bacio con Tebaldo mia sia piaciuto. Inoltre la testa mi gira veramente tanto, non so perché, mi sento leggermente stordito, eppure non è una cosa nuova per me baciare.

"Domanda di riserva?"

"Dimmelo e basta, ti ho baciato per avere delle risposte, non per avere altre domande."

E che devo dire? Qualsiasi cosa rispondo ne va a discapito mio, se dico di no si arrabbia perché li ho fatto perdere tempo nel baciarmi, se dico di sì, si arrabbia ancora di più perché abbiamo perso tempo a parlare di Giulietta.

"Beh a baciare sei bravo, ma ho ancora le idee poco chiare, non riesco a prendere atto di ciò che è successo..."

"Sei arrossato e hai gli occhi lucidi Paride, stai bene?"

Mi tocco la fronte. Sono bollente. Forse ciò che è successo stanotte con Mercuzio e ciò che è appena accaduto mi hanno un po' scombussolato, non sono abituato a provare emozioni del genere.

"Grazie mille Tebaldo, ora vado credo di avere qualche decimo di febbre"

Mi alzo e apro la porta, Tebaldo mi volge un ultimo sguardo e poi torna a disegnare al suo quadernetto, mentre io chiudo la porta alle mie spalle.
Mi guardo intorno. Dimenticavo che in questa casa non so orientarmi, ancora peggio ora che sono stordito, non ricorderei neanche ciò che normalmente ricordo. Nonostante il giramento di testa inizia a camminare lungo il corridoio buio, vedo tutto sfuocato, non mi è chiara nemmeno la direzione in cui sto andando, se a destra o a sinistra, la cose migliore da fare è andare a tentativi.
Vago un po' per svariati corridoi, sembrava un labirinto, ma perché la camera di Tebaldo è così lontana? Sarà una sottospecie di valle dei Re egiziana dove per arrivarci rischi la morte? Bah, non lo capisco.
Nel mentre, inizio a vedere tutto ancora più offuscato, al giramento della testa si unisce un terribile mal di testa e uno straziante mal di stomaco. Ma tutte a me devono capitare? Mi poggio al muro e continuo a camminare, magari andando avanti avrei trovato qualcuno. Se fossi morto il mio scheletro non sarebbe stato trovato dopo anni in questo corridoio, ma dopo qualche mese.
Respiro a fatica e un terribile senso di nausea prevale nel mio corpo. Tento di trattenere le lacrime,i dolori mi stanno distruggendo, se non arriva qualcuno in questo momento, potrei morire all'istante. Mi fermo appoggiando le spalle contro il muro e dò un ultima occhiata al corridoio, notando una figura abbastanza possente camminare nella mia direzione. La nebbia che prevaleva nelle mie pupille era troppa, e il mal di testa non mi faceva ragionare su chi fosse.

"Paride, che cos'hai?"

Ma chi è? Come sa il mio nome? Vabbè, ciò non importava al momento.

"Sto male, credo di avere un po' di febbre"

Tento di sollevarmi dal muro e avvicinarmi verso la persona che sembrava conoscermi.

"Un po' di febbre? Secondo me stai proprio male, devi riposarti, ce la fai ad attraversare tutto il palazzo?"

"S-si"

Quelle sono state le ultime parole che ho detto, prima di svenire e sentire delle braccia forti reggermi,e una mano toccarmi la fronte. Dopo quelle sensazioni, vuoto totale.

Spazio autrice
Si raga lo avete capito che il tipo che regge Paride è Conte Capuleti AHAH NON È DIFFICILE DA CAPIRE
E NIENTE questo capitolo è assai sgrammaticato ma mi sono troppo divertita a descrivere i malori di Paride, cioè prendetemi per pazza ma è una cosa che adoro descrivere i malori e le sensazioni