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Ancora una volta, Harry era disteso nel letto di Bella con lei addormentata sul suo petto. Una delle sue braccia correva su e giù lungo un il braccio di lei mentre l'altra era distesa immobile sulla pelle scoperta della sua coscia sotto i pantaloncini. Poteva stare disteso così per ore, guardandola dormire pacificamente tra le sue braccia. Non si era mai sentito così pieno di vita, come se significasse qualcosa per qualcuno. Non si era mai sentito così forte per qualcuno prima di Bella.

I suoi pensieri non erano mai stati così confusi prima, solo perché prima di allora non gliene era mai importato di nessuno. Tutto era semplice per lui. Doloroso, ma semplice.

"Cosa mi stai facendo?" Chiese retoricamente, guardandola muoversi nel sonno.

Inconsciamente, nel sonno Bella raggiunse la mano di Harry. Quando non riuscì a trovarla, le prese il panico. Quando Harry urgentemente strinse la sua mano nella propria, lei l'afferrò saldamente e intrecciò le loro dita, stringendosi a lui come se la sua vita dipendesse da questo. Harry portò le loro mani intrecciate alle labbra, baciando dolcemente la sua mano. Sentì Bella lasciarsi sfuggire un profondo sospiro, spingendo la testa più in profondità nel suo petto.

Bella passò tutto il resto della mattinata a prendersi cura della sua debole zia , lottando per darle da mangiare, farle il bagno e vestirla. Quando finalmente mise zia Kelly a letto, quasi crollò per la stanchezza. Non avrebbe dovuto fare queste attività quando era stata appena rilasciata dall'ospedale. Harry si assicurò che Bella mangiasse, seguendo gli ordini del dottore, ed entrambi si distesero sul letto. Ci vollero solo pochi minuti prima che la stanchezza prendesse il sopravvento.

Per quanto non volesse, Harry purtroppo si alzò dal letto di Bella, posandola delicatamente con schiena sotto le coperte e avvolgendola dentro. Lei si mosse a disagio nel sonno, le sopracciglia si aggrottarono alla perdita di contatto con lui. Harry scostò i capelli dal suo viso prima di lasciare un soffice bacio sulla sua fronte.

"Dormi bene, bellissima."

Con questo, afferrò la sua giacca dalla sedia della sua stanza e si diresse fuori dalla casa, a malincuore andandosene da solo.

Quando fu in vista della sua casa, il suo corpo si tese e sentì il battito aumentare. Notò che la sua auto nera come il corvo era parcheggiata vicino alla fin troppo familiare Range Rover grigia. Harry lentamente e nervosamente si diresse verso la porta, preparandosi a quello che stava per accadere.

Suo padre era a casa.

*****

L'ultima campanella della giornata suonò, segnalando che la scuola era finita, e tutti quanti erano pronti per il fine settimana di vacanza. Tutti correvano per i corridoi, eccitati che questo venerdì era arrivato così in fretta.

Ma per Bella, la settimana non poteva essere passata più a rilento.

Quel sabato era l'ultima volta che aveva visto Harry. Il momento prima era accoccolata tra le sue braccia, quello dopo stava urlando e tramando per un altro incubo. Si era voltata verso Harry per cercare conforto, ma ben presto scoprì che lui non c'era.

E non l'aveva visto ne sentito da allora.

Aveva pensato di andare a casa sua, per vedere se era tutto a posto. O se era li. Ma ogni volta che ci provava, voleva solo andare il più lontano possibili a 30 metri di distanza, una brutta sensazione le erompeva nello stomaco. Così lasciava stare.

Ma oggi era l'ultima goccia. Era arrabbiata con lui. Arrabbiata che questa non era la prima volta che accadeva. Arrabbiata che lui potesse essere così confortante e amorevole il momento prima, e irritante ed esasperante quello successivo. Non solo questo, ma era sempre più vulnerabile senza Harry. Le mancava la sua voce rauca, il suo dolce tocco con le sue ruvide mani, il suo calore quando era tra le sue braccia, il modo in cui il suo cuore iniziava a batteva quando erano particolarmente vicini. Voleva andare al fondo della questione. E sapeva già a chi doveva chiedere.

Love Save the EmptyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora