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L'oscurità invase la visione di Bella mentre tornava lentamente ad essere cosciente. La testa le martellava e le tutto il corpo doleva e bruciava, e si sentiva nuda. Bella riusciva ad avvertire il pavimento sotto di lei e sentiva la calma tutto intorno, ma si sentiva come se fosse legata. Non poteva muoversi. Non poteva nemmeno aprire gli occhi.

Il pavimento duro era freddo sotto di lei, e dove la testa poggiava sul terreno era dolente per il colpo che aveva ricevuto dietro la testa. Non aveva idea di dove fosse o per quanto era stata incosciente. Tutto quello che sapeva era che non sarebbe mai dovuta correre via da Harry.

Udì il suono scricchiolante di una porta alla sua sinistra, e chiunque fosse, emise un forte singhiozzo. Non appena disse il suo nome, seppe chi era.

"Isabella!"

Si sarebbe dovuta sentire sollevata nell'udire la voce di Harry. Ma il modo in cui lo aveva detta, il modo in cui il suo nome era uscito quasi soffocato, la indusse a credere che tutto quello era sbagliato. Non era salva, e Harry temeva per la sua vita.

Bella sentì la sua presenza affianco a lei solo pochi secondi dopo che aveva chiamato il suo nome. Le sue mani toccavano il suo copro in modo così gentile, ma sembravano fossero fatte di carta vetrata. Voleva urlare per il dolor e dirgli di smetterla, ma era come se non ne fosse fisicamente in grado di parlare. In quel momento realizzò che Harry stava toccando la sua pelle nuda. Perché non indossava i suoi vestiti?

"Oh, Signore," piangeva Harry. "Oh, Signore, oh Signore, ti prego no. Oh, piccola."

Nella sua testa scattò un campanello d'allarme e il suo battito aumentò. Harry era agitato intorno a lei, il respiro pesante e singhiozzi fuoriuscivano dalla sua bocca.

"Non la sento respirare, Louis! Non respira! Oh, Dio."

Prima che potesse formare un altro pensiero, sentì le sue labbra sulle proprie. Erano così fredde, ed erano tramanti, e riusciva a sentire il suo pianto sommesso contro la bocca. Bella voleva ricambiare il bacio, fare qualcosa per fargli sapere che era sveglia. Una delle sue lacrime cadde sulla sua guancia prima che lui si tirasse indietro per riprendere fiato, solo per ritornare giù di nuovo.

"Ti prego, piccola, svegliati. Svegliati!" Sussurrava tra i baci. "Non lasciarmi qui. Non mi lasciare. Ti amo, piccola."

"Harry, stanno arrivando!" Gridò Louis da lontano. Ma Harry non la smetteva. Continuava a baciarla, aspettando una risposta, una qualunque. E lei gliela voleva dare, ma non poteva muoversi.

"Harry! Dobbiamo toglierci di mezzo adesso!" Urlò Louis, e sembrava proprio che fosse nel panico.

"Io non la lascio qui! Vai, Louis!"

"Harry, io-"

"VAI!"

Questa fu l'ultima cosa che riuscì a sentire prima che i passi di Louis svanissero, ma i singhiozzi di Harry rimasero.

"Ti amo, Bella. Mi dispiace così tanto."

Sempre più lacrime cadevano sul suo viso, così lui non notò quando una di esse scivolò dai suoi occhi. Il suo povero, povero piccolo Harry.

Proprio in quel momento, sentì la porta sbattere ancora, questa volta c'era sicuramente più di una persona, e sentì anche qualcuno cercare di lottare. Improvvisamente, Harry venne strattonato via da lei, lo sentì sbattere sul pavimento non lontano da dove giaceva.

"Cosa cazzo pensi di fare?" La voce di Drake risuonò attraverso la stanza, insieme al suono dei suoi pugni che si scontravano con qualcosa. A giudicare dal suono dei lamenti di Harry affianco a lei, immaginò che fosse lui che Drake stava colpendo.

Love Save the EmptyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora