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E' strano il modo in cui ti trasformi accanto alla persona che ami, è come se tutto intorno a te non avesse più importanza, siete solo voi due e nessuno può toccarvi.

Mentre Harry e Bella erano distesi nel letto, Harry ammirava la sua bellezza nelle prime ore del mattino, finalmente sentiva un po' di pace dopo così tanti giorni di agonia e tormento. Solo guardando Bella riusciva a sentirsi in un posto di tranquillità e serenità, un posto che non aveva mai visto prima che lei arrivasse.

Le sue dita tracciarono il suo profilo , partendo dalla punta del naso, il contorno delle labbra, le clavicole, il petto, ma poi si gelò quando avvertì il sussulto che ebbe nel sonno. Si era quasi dimenticato della notte precedente; le urla, il pianto, il sangue. Chiuse gli occhi con forza e scosse la testa, cercando di liberare la mente dal ricordo del suo bellissimo volto contratto in una smorfia di puro dolore, e il suo corpo marchiato dal diavolo.

Il suo dito continuò il viaggio verso l'orlo della camicia di Bella, sollevando leggermente il tessuto appena sotto il seno. Sussultò quando i suoi occhi catturarono lo spettacolo che si prospettava sul suo stomaco, avvertendo la solita sensazione di bile che gli risaliva la gola.

Le cinque lettere apparivano come se fossero in 3D sul suo corpo, gonfie e arrossate. Intorno alle lettere c'erano nuovi graffi crudi affiancati da profonde sfumature di nero e bluastro, dove le sue stesse unghie avevano solcato nella pelle, nel tentativo di liberarsi del dolore. Harry tracciò con delicatezza i contorni dei graffi, evitando la pelle tenera.

Nel sonno, Bella sussultò al contatto, e iniziò a muovere le mani sul suo stomaco e a graffiare. Harry le prese immediatamente le mani tra le proprie e le allontanò dalla carne infetta portandosele alle labbra, e le tenne strette al suo petto. Il calore del suo corpo attrasse Bella, così si avvicinò a lui, dimenticandosi del resto del mondo mentre Harry con dolcezza e cautela avvolgeva le braccia intorno al suo piccolo corpo.

La baciò sulla testa e la sentì sospirare sul suo petto. "Ti amo, Bella."

Harry osservò il sorgere del sole per un po' prima di permettere finalmente a se stesso di chiudere gli occhi e dormire.

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Sentì freddo quando si svegliò. Il suo corpo era indolenzito e stanco, e si sentiva ancora un po' assonnato. Ma Harry sapeva che si era concesso sufficiente riposo, doveva prendersi cura della sua ragazza.

Ma quando si allungò per cercarla, la sua mano toccò solo le lenzuola bianche, ancora calde per quando era stata lì.

Si alzò immediatamente cercando di liberarsi dalle lenzuola, ma si innervosì quando divennero ancora più strette attorno a lui. Ansia e rabbia ebbero presto la meglio su di lui, strappò le lenzuola e le scaraventò di lato prima di cadere dal letto e precipitarsi fuori la porta, sbattendo l'anca sulla fiancata del letto e picchiando il dito del piede nel processo.

Harry volò fuori la porta e giù per il corridoio, respirando in modo pesante ed irregolare come un toro in un'arena. Avrebbe dovuto prevedere che il suo piede sarebbe incappato nella sedia della sala da pranzo, spedendolo per terra con un tonfo sonoro. Non passò molto prima che Niall e Louis arrivassero nella stanza, puntando le loro pistole contro il ragazzo steso al suolo. I loro sguardi erano carichi di confusione e riposero le pistole.

"Cosa cavolo stai facendo?" Chiese Niall.

Harry ignorò la domanda. "Dov'è Bella?" Chiese esausto.

Louis indicò la porta dietro di loro. "E' in salotto con Liam e Zayn...Harry va tutto bene?"

Ancora una volta, Harry ignorò la domanda e si fiondò nel salotto. Non sapeva se essere sollevato o estremamente arrabbiato che lei fosse sdraiata sul divano, al sicuro, giocando a Mario Kart con Zayn mentre Liam esaminava alcuni files.

Love Save the EmptyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora