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Tutto quello che si sentì durante l'intero viaggio fu il rombo del motore e la debole melodia che fuoriusciva dalle casse. Gli occhi di Harry rimasero fissi sulla strada, temendo che se avesse fatto un solo movimento sbagliato, allora lei sarebbe uscita dalla sua vita. Proprio così. E lui non poteva permettere che questo accadesse.

Il cuore e la testa di Bella battevano con un misto di tormento e nervosismo. Non aveva idea di dove fossero diretti, e a stento riusciva a focalizzare gli eventi che erano già accaduti in giornata.

Il momento in cui aveva trovato il sacchetto della droga sul pavimento, aveva subito capito che Harry non ne aveva nulla a che fare. C'era così tanto che non sapeva di lui; così tanto mistero nel ragazzo a cui lei in qualche modo aveva affidato la sua vita. Capiva che era difficile ammettere alcune cose e lasciar scivolare tutto fuori, semplicemente per esperienza. Ma da quando lei gli aveva confidato i suoi segreti, la loro relazione era diventata più forte, si erano avvicinati entrambi. Allora perché Harry non aveva fatto lo stesso passo compiuto da Bella?

Certo, lei sapeva piccole cose di lui di cui solo la fidanzata avrebbe dovuto accorgersene. Sapeva che il suo colore preferito era il rosso, ma indossava sempre il nero. Sapeva che quando le sue sopracciglia si alzavano insieme e le lebbra si imbronciavano significava che stava pensando intensamente, e che odiava la vena che gli fuoriusciva dal collo quando si scaldava. Sapeva che non gli piaceva mostrare emozioni in mezzo alle altre persone. Emozione significava debolezza, e lui la debolezza non se la poteva permettere. Aveva bisogno di essere forte, di essere temuto. Questo è ciò che lo teneva in alto, che lo differenziava dagli altri. Perché aveva bisogno di essere così? Bella non ne aveva idea.

Sapeva che aveva due sorrisi diversi, entrambi estremamente rari. Ne aveva uno per quando era con gli amici o quando vedeva qualcosa di divertente, e uno riservato esclusivamente per Bella. Il sorriso dove le sue fossette veniva fuori completamente e lui aveva quel luccichio speciale negli occhi che lei amava così tanto.

Sentiva come se sapesse quasi tutto di Harry, ma allo stesso tempo come se non lo conoscesse affatto.

Fu in quel momento che giurò a se stessa che avrebbe ottenuto le risposte. Il loro rapporto non avrebbe mai funzionato basato su segreti e bugie, e Bella non poteva sopportare di pensare a cosa sarebbe successo se fosse continuato così, semplicemente perché non riusciva a sopportare di pensare alla sua vita senza il suo ragazzo. Tanto quanto Harry che non poteva sopportare di pensare alla sua vita senza la sua piccola. Bella desiderava sapere tutto su Harry tanto quanto bramava il tuo tocco. Le voleva, no, lei aveva bisogno di risposte, e Bella non si sarebbe fermata finchè non le avrebbe ottenute.

Tutti i pensieri che le ronzavano in testa la rendevano sempre più irritabile, e Harry guardava con la coda dell'occhio mentre lei si agitava sul sedile.

'Solo un altro po' pensò tra se mentre ansiosamente accelerava fino a raggiungeva la velocità di soli cinque migli all'ora.

Ma un altro po' non era sufficiente per Bella. La sua testa era pronta ad esplodere, e poteva sentire la rabbia mista ad una valanga di parole pendere forma dentro di se. Una delle sue mani si chiuse a pugno tra i capelli mentre l'altra rimase sul suo grembo con le unghie conficcate nelle cosce rivestite dai jeans. Ecco qui. Bella aveva raggiunto il punto di rottura.

Harry saltò leggermente al suono del pugno di Bella che colpiva ripetutamente il bracciolo, l'unica barriera tra i loro due sedili. Lui sembrava che ancora non l'avesse guardata, però. I suoi occhi rimasero fissi sulla strada, ma il suo cuore batteva un po' più veloce di prima.

"Ne ho abbastanza, Harry." Sibilò Bella, il suo sguardo bruciava sul lato della testa di Harry. "Dove mi stai portando?"

Harry strinse il volante un po' più forte, incapace di controllare la rabbia che stava nascendo dentro di lui, un istinto naturale verso chiunque gli urlasse contro. Quando percepiva una minaccia, il suo corpo in qualche modo si vendicava, e lui non riusciva a controllarlo. "Piccola, tieni duro ancora un po'." Disse con tono affannoso.

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