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Faceva caldo. Troppo caldo. Troppo caldo per una mattina di metà inverno, e troppo caldo per i gusti di Bella. Una volta raccolta abbastanza forza per aprire gli occhi, fu allora che realizzò che tutto il suo corpo era avvolto da quello di Harry.

Il suo viso era sepolto nel suo collo, il suo respiro caldo le percorreva tutto il corpo. Il suo corpo nudo la ricopriva e il suo braccio stringeva forte la sua vita. Una delle sue gambe in mezzo a quelle di lei, e il suo intenso calore era irradiato su di lei. Per non parlare poi che erano sotto le coperte.

Cercò di sfuggire dalla sua presa, ma lui inconsciamente la strinse più forte come se la sua vita dipendesse da questo. Si immerse di più nel suo corpo e si strinse di più al corpo. Anche se lei era rovente, non potè evitare di sentirsi felice.

Bella guardò per un po' Harry addormentato nel suo stato più vulnerabile, finchè non riuscì più a sopportare quel calore. Provò ancora una volta a divincolarsi dalla sua presa, e in qualche modo ci riuscì, la sua schiena adesso era premuta contro la parte anteriore e la pelle bollente si raffreddò subito. Ma quando provò ad uscire completamente dal letto, fu tirata di nuovo tra le sue braccia, questa volta Harry era completamente sveglio.

"Adesso, dove credi di andare?" Mormorò rocamente Harry nel suo orecchio. Le interiora di Bella si serrarono al suono della sua voce mattiniera stordita. Era probabilmente la cosa più sexy che aveva mai sentito.

"Stavo andando a prepararti la colazione," rispose infine, distratta dalla sua grave ma anche angelica voce.

Le ultime parole di Bella fecero sprofondare Harry in uno stato di trance. Era perso tra i pensieri, ricordando l'ultima volta che qualcuno gli aveva preparato la colazione, era stato molto tempo fa. Il suo cuore si strinse al pensiero, e Bella notò subito il suo rapido cambiamento.

"Harry?" Chiese piano Bella, scostando i ricci ribelli dal suo bellissimo viso. I suoi occhi erano fissi davanti a se, le sopraccigli aggrottate e le lebbra imbronciate, l'espressione tipica di un bambino quando perdeva o gli mancava la mamma.

Riuscì a sentire il suo cuore scenderle fino allo stomaco alla vista del suo ragazzo davanti a lei. Era incredibile come in una manciata di secondi riusciva a trasformarsi da un giocherellone dio del sesso ad un bambino indifeso. Lo stato in cui appariva, così ferito, era straziante. Bella non poteva sopportarlo.

"Harry," disse un po' forte, con fermezza. Prese il suo viso a coppa tra le mani e lo spostò in modo che il suo volto fosse nel campo visivo di lui. I suoi occhi si posarono subito in quelli di lei mentre lo faceva, il ragazzo vulnerabile che si rifletteva nei suoi occhi adesso era appena percepibile.

"Mi faresti un toast alla francese?"

La voce di Harry era calma e timida, una combinazione davvero rara dato che proveniva da lui. I suoi occhi erano quasi imploranti quando lo chiese. Le mani di Bella ancora avvolte a coppa intorno alle sue morbide, pallide guance.

"Vuoi un toast alla francese?"

Lui le rivolse un piccolo cenno, e riuscì a stento a vedere il sorriso da bambino che lentamente apparve sul suo volto. Ma cambiò in un sorriso pieno quando lei gli rispose.

"Allora va bene, ti farò un toast alla francese."

Bella fu improvvisamente spinta tra le sue braccia e lui iniziò a baciarla. Riuscì a sentire una sorta di nostalgia e malinconia nel bacio all'inizio, ma così come rapidamente era apparso, fu sostituito subito dalla passione e dal desiderio. Bella non voleva che il bacio si riscaldasse troppo, così si allontanò. Lui poggiò la fronte su quella di lei e fissò intensamente quei suoi pozzi verdi.

"Grazie," disse semplicemente, ma Bella sentì che questo significava molto più di quello che dava a vedere.

Lasciò un piccolo, casto bacio sulle sue labbra prima alzarsi dal letto, indossare la biancheria intimi e un paio di pantaloncini, e camminare verso la cucina mentre Harry si avvolgeva di nuovo nelle coperte.

Love Save the EmptyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora