2 - Il bacio

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Ciel's Pov
-La cena è servita- l'invito a mangiare le nostre pietanze di Claude fa in modo che sul mio viso appaia una piccola smorfia infastidita, so che mi sta stroppo addosso, vuole possedere la mia anima e questo non posso accettarlo, con la coda dell'occhio vedo il mio maggiordomo avvicinarsi a noi -Faustus, la prossima portata gradirei portarla io in tavola- anche se irritato lui annuisce, si fa più indietro lanciandomi comunque un'occhiata, il mio sguardo ricade sull'antipasto -Bon appétit, Ciel- alza il calice di vino bianco e io faccio lo stesso; l'atmosfera si riempie dei nostri sorrisi cordiali, delle piccole bollicine nell'alcolico il cui brindisi è solo che silenzioso, sento però che sussurra qualcosa -Prego?- arrossisce un poco -Non ho detto niente- -Certo- iniziamo a mangiare lentamente, studiandoci a vicenda dai rispettivi posti, ai due estremi della lunga tavola.

(Skip time)

-È stata una bella cena- mi pulisco leggermente le labbra con il tovagliolo immacolato -Ne sono contento- aspetta..... Perché mai io, Ciel Phantomhive, questa sera sto sembrando così "sdolcinato"? A quella parola che ha appena preso forma nella mia mente rabbrividisco, quale dovrebbe essere la causa di questo sentimento? Probabilmente sarò solo stanco -Sebastian, il dessert- si inchina lentamente per tornare poi, poco dopo, con un vassoio -Anche a te piace il cioccolato, Alois?- scuote la testa divertito dalla mia espressione in "contemplazione" -No, preferisco altri tipi di dolce, ma l'ospite sei tu oggi, ho progettato tutto in modo da farti sentire completamente a tuo agio- -Grazie, suppongo- mi stupisco da solo di essere così gentile, di solito tutto quello che fa parte del galateo tra nobili è palesemente finto, ma adesso non riesco proprio a inscenare qualcosa di simile. Lo vedo sorridere molto entusiasta e prendere una fetta di Torta Sacher, mi domando cosa passi nella testa di quel ragazzo, ma forse è meglio lasciare perdere, sicuramente sarebbe troppo complicato da capire.

Alois's Pov
È stupendo averlo di fronte a me, anche se separati da alcuni metri di tovaglia pregiata, finalmente posso ammirarlo in tutta la sua interezza: quei capelli così setosi che adorerei tanto sentire scorrere tra le mie dita, i suoi occhi blu e misteriosi, uno dei quali è celato da una benda nera, le sue labbra di poco più sottili delle mie ma carnose, in perfetta sintonia con il suo incarnato pallido.....
Sospiro, non mi stancherò mai di lui.
-Qualcosa non va, padroncino?- è Claude a farmi ritornare al presente, mi volto assumendo un'espressione da innocente -Stavo solo pensando ad una persona- non guardo Ciel, sarebbe troppo evidente, altrimenti -Capisco- stringo i denti, dopo gli dirò di spiegarmi il perché di questa domanda, non dovrebbero essere affari suoi -Ora che il nostro pasto è terminato, direi che c'è ancora una cosa da fare- annuisce alzandosi e posando il tovagliolo un poco sporco sopra il tavolo -Seguimi- percorriamo un'intera ala del secondo piano del palazzo fino a giungere di fronte a una grande porta che però nasconde una stanza tutt'altro che enorme quanto la sua entrata -Cosa ci facciamo qui?- si mette sull'attenti, forse pensa che io voglia fargli del male -Il mio ordine è di restare qui, dentro questo ripostiglio, con me, da bendato, per almeno quindici minuti -Non voglio sapere la motivazione- ridacchio -Non potrai parlare- -E perché mai?- -Perchè lo decido io, ovvio- -Tsk- apre la porta -Come mai hai scelto questo sgabuzzino?- -Era quello più vicino a camera mia- evito di fargli un sorriso malizioso altrimenti verrei colto con le mani nel sacco -La fascia per coprirti gli occhi è sulla tua destra, te la metterò io- -Sono capace di mettermi una cosa del genere- -Conoscendoti potresti barare- mi guarda male -No-
Il vero motivo non è quello, ma facciamoglielo credere pure.

Ciel's Pov
Sento i suoi polpastrelli sul viso mentre mi benda con una fascia nera -Guarda che bastava coprire l'altro- le sue mani passano alla mia testa legando il tutto con un fiocco -Non ci ho pensato- vorrei alzare gli occhi al cielo, ma non posso -Fatto- il suo fiato caldo mi fa rabbrividire, schiudo le labbra involontariamente -Da ora non potrai più proferire parola per il prossimo quarto d'ora- annuisco mordendomi un labbro: questa situazione sembra così proibita, sento il bisogno di uscire, ma se lo facessi perderei ancora e non posso permettere che accada. Avverto i suoi passi, percorre il piccolo stanzino lentamente, sicuramente mi sta fissando e ciò mi mette a disagio, cosa ci faccio qui, con quello che dovrebbe essere il mio nemico? Dopo svariati minuti, forse cinque o sei in cui l'aria si è impregnata dei nostri profumi, parla a voce bassa, tanto che quasi fatico a udirlo -Ciel- alzo la testa -Questa fa parte delle mie volontà- mi circonda il viso con le mani, il suo respiro si mischia al mio, le nostre vesti si sfiorano, così come le nostre labbra; so bene che non mi è concesso allontanarlo, dopotutto ho perso quella dannata scommessa e mi tocca pagarne le conseguenze. Arrossisco quando le nostre bocche si incontrano e la sua lingua cerca di farsi spazio tra le mie labbra socchiuse, la lascio entrare.
Cosa sta succedendo? Perché Alois sta facendo questo?
Le mie sono solo domande a cui non riesco a trovare risposta.
Eppure lui è qui, che mi sta baciando e io lo sto ricambiando. Il mio inconscio sa perfettamente che potrei scostarlo in qualsiasi momento, anche se preferisco non farlo.
Il motivo?
Lo devo ammettere a me stesso, questi attimi mi piacciono: sto adorando far danzare le nostre lingue in un valzer diabolico in cui anche le nostre anime si cercano senza però toccarsi, manca qualcosa.....

Alois' Pov
Fortunatamente ciò in cui avevo sperato si è realizzato -Mmh- lo sento mugugnare dal piacere che quel bacio dolce ma appassionato gli sta dando, le mie mani si posano sui suoi fianchi e lui, sorprendendomi, raggiunge con le sue il mio collo, si alza di poco sulle punte nonostante gli stivaletti col tacco che indossa lo rendano di poco più alto, ma sempre non abbastanza per me -Ciel- ci stacchiamo, ha il respiro affannoso, si sporge ancora verso di me -Puoi b-baciarmi un'altra volta?- ridacchio malizioso -Un Phantomhive che prega qualcuno, che rara visione- non aspetto che lui replichi perché lo coinvolgo in un altro scontro di labbra e lingue, lo avvicino a me dal bacino facendolo strusciare contro il mio, un brivido percorre la sua spina dorsale facendolo fremere, mugola -Cosa c'è?- il mio tono seducente lo colpisce -Ho perso ancora....- -Giusto, hai parlato- sussurro al suo orecchio facendo aderire la sua schiena al muro -Cosa vuoi che faccia, quindi?- d'istinto si appiccica con il corpo ancora di più al mio, prendo la sua gamba dalla coscia portandola attorno alla mia vita -Sei tu che lo dovresti sapere- ansima, adoro vederlo così indifeso sotto il mio tocco, è come se fosse diventato un'altra persona -Come sei sensibile-
Lecco il lobo del suo orecchio, con una scia di baci che parte da lì raggiungo il suo collo, lo mordicchio per poi lasciarci un segno violaceo non troppo evidentemente, facile da nascondere sotto il colletto di una giacca o di una camicia -Aah- cerca di trattenere un gemito, sorrido compiaciuto -Ma guarda, è passato anche un più di un quarto d'ora- lentamente gli sfilo il tessuto che copre anche l'altro suo occhio, che subito cerca i miei -Alois- i nostri volti sono a pochi millimetri di distanza -Baciami di nuovo, ora che siamo davvero uno di fronte all'altro- sono felicissimo -Ma certo- e così il nostro terzo bacio alla francese prende vita, regalandoci altre sensazioni piacevoli. Quando solo un ultimo rivolo di saliva unisce le nostre labbra noto che è molto imbarazzato, si scioglie da quella posizione e si sistema i vestiti un po' spiegazzati -Sono presentabile?- le sue gote sono più rosee, sorrido dolce -Tu lo sei sempre, anzi, di più- evita di guardarmi, borbotta qualcosa per poi uscire dallo sgabuzzino angusto, lo seguo pochi secondi dopo, stringe leggermente i pugni e ogni tanto scuote la testa -Sei così carino- sibila non girandosi -Se ci sentono sarai morto, Trancy!- lo abbraccio da dietro facendolo fermare -E dai, Ciel, non essere così scontroso con me- mi schiaffeggia, accelera il passo -Quando dici certe cose posso esserlo benissimo- rido tra me e me, non si è accorto di aver assunto un tono di voce più acuto?

(Skip time)

Ciel's Pov
Sebastian si inchina al mio fianco verso il padrone di casa -Siamo grati delle vostra ospitalità- annuisco -Spero che ci rivedremo presto- cerco di rimanere impassibile e non rivolgere uno sguardo ad Alois, sarebbe la mia rovina -Oh Ciel, torna ancora da me!- mi mordo l'interno della guancia -Sarà un piacere- mi volto per raggiungere la mia carrozza, seguito dal mio maggiordomo. Quando quest'ultimo sta per chiudere la porticina dietro di sé per poi dare l'ordine al cocchiere di partire sento la voce di Alois -Aspettate!- si presenta di fronte a me, mi guarda speranzoso -Volevo darti questo personalmente- mi porge un bigliettino, non posso che prenderlo -Lo leggerò- sorride -Grazie- si volta e poi corre nuovamente accanto a Claude, ci saluta da lontano -Vieni Sebastian, sbrighiamoci-
-È stata una bella serata, non trova?- annuisco -A parte te e Faustus che litigavate con gli occhi....- arrossisco al pensiero, mi nascondo di più dentro il mio cappotto -Ad un certo punto siete sparito per un po'- sbotto -Si, problemi?- ridacchia saccente -Voi umani siete interessanti- -Mh-
Durante il viaggio apro il piccolo foglio che Alois mi ha dato, vi sono annotate poche parole, ma quello che mi stupisce di più è il segno di un bacio, probabilmente sono le labbra del mittente, accompagnate dalla firma del biondo, sussurro -Maledetto Trancy- -Avete detto qualcosa, My Lord?- scuoto la testa -Sebastian, non parlare- accavalla le gambe -Come volete voi-

"Ogni silenzio è melodia, se sei vicino a me"


*Angolo autrice*
1641 parole togliendo questa parte... Sorry

[Cielois] 666Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora