"Il vero amore è la tua anima che riconosce il suo contrappunto in un'altra."
Due single a nozze.
Finalmente la cerimonia è finita e tutti si affrettano ad uscire per andare verso la location in cui pranzare. E bere, soprattutto.
Perché quando sei ad un matrimonio, single, e con una sfiga in fatto di uomini che può essere quasi palpabile, devi bere.
«Signorina, lei è entrata in chiesa con tutti quei tatuaggi sul braccio?», mi chiede una vecchia suoretta, storcendo il naso.
«Oh suor Clavel, se solo sapesse dove nascondo uno dei miei tanti tatuaggi».
Quando noto la suora quasi cadere all'indietro, mi tappo la bocca, maledicendomi mentalmente e cercando di non ridere al contempo.
«Suor Clavel?», mi chiede mio fratello Simone.
«Sì, sai la suora del film Madeline, il diavoletto della scuola?»
«Per fortuna no».
«Allora ti sei degnata di venire al mio matrimonio!», arriva l'altro mio fratello Tommaso, splendido nel suo abito nero e con accanto la sua bellissima sposa Beatrice, avvolta in un abito lungo, bianco e con il corpetto brillantinato.
I suoi capelli biondi sono acconciati in una pettinatura elegante, gli occhi truccati leggermente ma con colori che fanno risaltare ancora di più i suoi occhioni dolci e azzurri.
Il suo viso angelico è in netto contrasto con i lineamenti duri e squadrati di mio fratello.
Penso formino una coppia meravigliosa.
«Dovevo, no? Sennò ti saresti messo a frignare», lo prendo in giro, facendolo ridacchiare.
«Fammi vedere questa cagnolina», mi dice, prendendomi dalle mani Queen.
«Si chiama Queen, è un cucciolo di labrador, le piace la vita notturna».
«Ma è bellissima», dice Beatrice, mentre la accarezza con un enorme sorriso.
«Bella la scusa che hai dato ai giornalisti», ironizza Tommi, «Il padrone era uno stronzo e, poi, comunque, ho sempre desiderato un cane», mi imita, ricordandomi che potevo trovare parole più adatte.
Dopo altre prese in giro tra fratelli, ci ritroviamo tutti in location.
Un posto molto elegante, con piscina e mini bar per noi ragazzi alla sera.
Devo dire che mia madre è un asso con i matrimoni.
«Un giorno lo organizzi anche a me, vero, mia amorevole wedding planner?»
«Sì, sempre che ci sia qualcuno con il coraggio di sposarti», s'intromette mio padre, prima che mia madre possa rispondere.
«Tanto fai le stesse battute da dieci anni, ormai non fai più ridere».
«E invece un sorriso te lo strappo sempre», mi dice, mentre mi mordo le labbra per non cedere, «Guarda!», mi punta il dito contro ed io mi abbandono ad una risatina.
«Oggi potrebbe essere il tuo grande giorno! Guardati intorno, sportivi in ogni angolo», mi strizza l'occhiolino mia madre.
«Sai che non mi piacciono gli sportivi. Sono ottusi e pensano sempre al calcio, al basket o quel che è», faccio svolazzare le braccia per aria per far cadere l'argomento, ma senza un concreto successo.
«Sono intelligenti quei nerd che porti sempre a casa, invece», mi fa notare sarcastico mio padre.
«Dicevate sempre che vi piacevano i ragazzi che portavo a casa!», sbotto infastidita.
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Due cuori e un prosecco
RomanceDiletta Cabello si è sempre sentita diversa: l'amica bruttina, la pecora nera della famiglia e la ragazza dai sogni impossibili. Ma i tempi grigi dell'adolescenza passano, lasciando il posto ad una venticinquenne che è riuscita ad ottenere tutto ciò...