primo incontro(Travis Fimmel)

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Le distese incontaminate nella zona rurale di Melbourne si mostrano nella loro immensità davanti ai tuoi occhi, facendoti sentire più sola del solito. La zona in cui risiedi è isolata durante l'anno, tuttavia è durante la stagione calda che risenti maggiormente del calore del centro urbano. Ti senti sola, eppure questa tranquillità ti aggrada, se non fosse che hai riscontrato un problema con il trattore che tuo padre ti ha, generosamente, affidato. Ma in tutta quella gentilezza c'era un problema di fondo, non lavora a suo dovere e per questo motivo ha portato via il tuo in modo da utilizzare un valido strumento sui campi che possiede dalla parte opposta della città, al limitare dei campi di cui ti occupi. A quanto pare tuo padre ha dimenticato di specificare l'entità del problema e adesso cerchi invano di riconoscerla. L'officina più vicina dista ben 15 km e di certo non puoi abbandonare la fattoria, inoltre la sola abitazione nelle tue vicinanze è pressoché inabitata nell'ultimo periodo. Pare che i proprietari siano lontani da Melbourne, proprio adesso che necessiti del loro aiuto!

Imprechi, spazientita, tentando per l'ennesima volta di mettere in moto. Il rombare del motore ti fa diventare presto vigile, facendoti pensare che qualche magia è avvenuta al suo interno, tra i vari fili e la ferraglia. Eppure immediatamente la tua speranza svanisce, perché il motore si spegne.
«Dannazzione, stupido trattore!»
Riprendi l'operazione, ottenendo lo stesso risultato. Infastidita scendi dal mezzo e tocchi la terra con i piedi, prendi le chiavi e ti giri verso la tua destra per avvicinarti al carrello appendice collegato ad esso sul quale hai posizionato della casse di legno con alimenti che avresti voluto portare a casa, che da lontano osservi come un miraggio. Rossa e bianca, la guardi e dentro di te scaturisce una sensazione di sconforto. Alla tua distanza la dimora appare grande poco più del trattore e alta come due di questi messi uno sopra all'altro. Dovresti farcela in mezza giornata a portare tutte le casse, no? Così cercando di darti false illusioni ti appresti a prendere due cassette e poggiarle cautamente sulle spalle.

«Posso aiutarti?» qualcuno alla tue spalle sembra richiamarti.

Ti volti e trovi dinanzi a te il ragazzo che sapevi vivesse nella fattoria accanto alla tua proprietà terriera

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Ti volti e trovi dinanzi a te il ragazzo che sapevi vivesse nella fattoria accanto alla tua proprietà terriera. Indossa un berretto ceruleo, una maglietta a giro maniche nel medesimo colore e ha stampata in viso un'espressione mista tra lo stupore e la derisione. Tende le braccia verso di te in un gesto naturale, come a voler ricevere una risposta.

«Un aiuto sarebbe gradito, probabilmente.» rispondi, involontariamente, con un tono sgradevole.

Due sottili occhi azzurri ti vengono incontro svelti e le sue mani esperte si apprestano ad aprire il vano del motore con un giravite.

Da dove sono usciti?, ti chiedi.

Dopo qualche minuto in cui sei rimasta completamente imbambolata ad osservarlo ti risvegli, il vano è di nuovo chiuso come solito.
In men che non si dica ritrovi lo stesso ragazzo a prenderti le chiavi che tenevi strette un momento prima tra le mani. «Cosa stai facendo?» asserisci tra te e te.

Non ricevi una risposta, benché è impegnato a mettere in moto il trattore che riparte come se funzionasse regolarmente. «Tutto risolto.» finalmente ti rivolge la parola, porgendoti le chiavi che afferri al volo.

«Tutto risolto? Sembra così semplice, vorrei saper riparare anch'io questo mezzo del demonio.» borbotti.

Al ché lui inclina la testa leggermente indietro mostrandoti una smorfia di finta sorpresa. Le labbra si tendono verso il basso, formando una sorta di arco.

«Grazie...» fai per dire quando lo scorgi ridere silenzioso.

«Il mio nome è Travis, in caso possa servirti aiuto, e a quanto pare ne avrai bisogno!», ridacchia mettendo in mostra gli zigomi arrossati  dal caldo sole australiano, «Sono alla porta accanto...» pronuncia ammiccando nella direzione di quest'ultima e facendosi beffe di te, «e il trattore adesso funziona perfettamente, era un banale allentamento di alcuni bulloni. Credo tu sappia di cosa sto parlando.» e così inarca le sopracciglia, facendoti maledire per la tua ignoranza al riguardo.

» e così inarca le sopracciglia, facendoti maledire per la tua ignoranza al riguardo

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«Certo...» rispondi a braccia conserte.

Travis, il contadino, dagli occhi celesti ti fissa tentennante, prima di girarsi per raggiungere a piedi nudi casa sua.

«Naturalmente ho compreso l'origine del problema!» esclami, strappandogli una risata che senti a distanza.

Siamo già qui di nuovo!Questo capitolo é dedicato a Travis e lo ha scritto Mikaelson-Stark, se vi fa piacere lasciate un commento qui sotto!

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