Anthony Bridgerton (primo bacio)

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La famiglia di Anthony Bridgerton era di nobile stirpe, perlomeno dal lato di suo padre, poiché lui scelse di sposare una donna meravigliosa, italiana, tale Margherita, la quale, studiando a Cambridge per un master in letteratura, aveva incontrato il Visconte Edmund Bridgerton, erede della casata e impegnato a diventare professore di letteratura inglese. La famiglia di lei, sebbene non nobile, era comunque facoltosa, possedeva un'azienda vinicola in Italia e da sempre lei aveva vissuto negli agi e nella comodità non meno del giovane, oltre che in splendidi paesaggi di campagna. Era una donna dai modi gentili e per nulla faziosi, affabile e sincera aveva conquistato subito il visconte e, in men che non si dica, i due si sposarono, servirono poco più di un paio di mesi per farli giungere alla decisione e chiunque intorno a loro approvava il matrimonio, non faceva eccezione la regina in persona la quale incontrò ben volentieri la coppia essendo la famiglia di Edmund da sempre sostenitrice della corona.

Il giovane Edmund riuscì ben presto ad insegnare presso l'università come professore di letteratura e, grazie ai commerci della famiglia molto fiorenti, fu permesso a Margherita di restare a casa a curarsi dei suoi figlioli, se lo avesse desiderato, dapprima uno e, prima che potessero rendersene conto, ben sette, quattro maschi e quattro femmine, tutti estremamente somiglianti a loro padre, tutti gentili ed intelligenti e di buon carattere. I bambini avevano ereditato i nomi dei loro antenati e, va detto, sicuramente tutti i loro geni, perchè i Bridgerton erano tutti particolarmente somiglianti tra di loro e la povera Margherita, che sperava in uno sprazzo del suo sangue nella sua prole venne ben presto disillusa.

Anthony era il maggiore dei fratelli, sin da quando era bambino si era dimostrato sì gentile e gioioso esattamente come gli altri, ma anche competitivo e, in certi casi, ostinato e orgoglioso, tratto che sembrava crescere insieme a lui negli anni e che gli aveva provocato, in certi casi, solitudine. Anthony aveva diciassette anni quando T/n varcò la soglia della loro abitazione in campagna, Aubrey Hall. Margherita era entusiasta di quello scambio, era felice che finalmente i suoi figli potessero avere una vera amica italiana e approfondire le loro radici, non che non fossero mai stati in Italia, sia ben chiaro, le estati le passavano lì, ma spesso rimanevano nella tenuta dei nonni oppure stringevano amicizie temporanee.

Margherita correva su e giù per la casa e, nonostante i numerosi aiuti che aveva assunto per ripulire bene la dimora, era convinta che dovesse essere lei, la padrona di casa, a rifinire il tutto.
"Mamma, per favore, stai tranquilla, è una ragazza esattamente come noi" sottolineò Benedict, il quale aveva già conversato con la giovane tramite scambi epistolari per un'iniziativa scolastica e che, in seguito, l'aveva invitata a richiedere uno scambio culturale.

La donna alzò gli occhi al cielo e, sospirando, tornò ad affaccendarsi per mettere in tavola i piatti migliori e addobbare l'ingresso per la ragazza.

Mentre la donna si occupava di addobbare la casa con l'aiuto dei figli e delle governanti, Benedict corse per la casa facendo udire il suo scalpiccio frenetico in ogni dove, "mamma! Sono qui!", Margherita portò una mano alla gonna dell'abito e l'altra alla bocca in segno di sgomento, la ragazza sarebbe dovuta arrivare appena qualche ora più tardi ma quell'anticipo inaspettato aveva lanciato tutti in emozioni contrastanti, il panico della signora Bridgerton e la gioia di tutti gli altri ragazzi, in particolar modo del giovane Benedict, allora quindicenne, che attendeva di poter finalmente vedere dal vivo la sua amica. L'auto frenò sul vialetto di ghiaia proprio davanti alla grande villa. Edmund scese dall'auto e con grande grazia e garbo aprì la portiera posteriore del grande veicolo nero e un volto stupito e ammaliato fece capolino all'esterno, T/n era a dir poco sopresa da ciò che si trovò davanti, i suoi bisnonni erano conti, era vero, ma in Italia spesso le dimore erano più piccole e contenute di quelle inglesi che invece, in molti casi, erano almeno il doppio più grandi.

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