David Tennant(primo incontro)

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Era tanto che aspettavi questo momento; avevi comprato quei biglietti per te e il tuo ex, volevi scusarti con lui per l'ennesima litigata, perché ti sentivi in colpa. Tutto questo prima di capire che l'unico che doveva scusarsi era lui, lui che continuava a urlarti addosso per ogni cosa; lui che anche quando facevi dieci minuti di ritardo ti insultava, batteva le mani sul tavolo, urlava e ti incolpava di farlo preoccupare di avere atteggiamenti che gli facessero pensare che lo stessi tradendo e che ti costringevano a rinunciare alle maglie che ti stavano meglio. Ma un giorno, un giorno in cui splendeva caldo il sole, aveva raggiunto il limite e finalmente te n'eri andata via.

Era ormai qualche mese che ti eri trasferita a Londra dalla tua amica d'infanzia che viveva lì, caso aveva voluto che lei cercasse una coinquilina e tu una nuova casa, e la tua vita così com'era finita con lui era ricominciata lì. Come un germoglio dopo un incendio, stavi cercando di sopravvivere mentre riparavi il tuo cuore.

"Ma quei biglietti per Parigi? Che ne hai fatto? Li hai regalati?"

"No, li ho ancora, a dire il vero. Solo che non ho mai pensato di usarli dopo, beh, lo sai."

"Ma sei pazza! Apre la nuova area Marvel! Potremmo andare noi insieme, sarà un'avventura irripetibile!"

Quella proposta era arrivata all'improvviso in cucina ed era stata perfetta. Avevate fatto le valigie ed eravate partite.

"Quando arriveremo? Mi sembrano mille anni che siamo in questo stramaledetto pullman e piove pure."

"Ma sentila, Giulia! Tu vivi a Londra, piove sempre, di cosa ti lamenti?"

"Guarda che non deve per forza piovere anche in tutto il resto del mondo eh!"

"Touché."

Le risate riempirono l'autobus che di colpo si fermò davanti a un muro apparentemente di pietra con una serie di cancelli che però lasciavano intravedere la torre del castello.

"GUARDA! GIULIA! IL CASTELLO! NON POSSO CREDERCI!"

Lei ti afferrò per la mano, trascinandoti ai controlli biglietti e poi oltre le mura che al loro interno contenevano un mondo di magia. Come un incantesimo perfetto, la pioggia smise di cadere e timidi raggi si fecero strada nel cielo. L'aria, prima silenziosa e pregna dell'odore di terra bagnata, si era riempita di allegre melodie dei film e di odore di zucchero filato, di odore di felicità, di infanzia. Una carrozza laccata di rosso, trainata da due meravigliosi cavalli bianchi, attraversò la lunga strada del paese Disney e si fermò con eleganza di fronte al castello, mentre le principesse uscivano a salutare i bambini con allegria. Era tutto perfetto e scintillante.

"Hey, T/n! Svegliati! Guarda che non possiamo stare qui per sempre eh! Le code sono lunghe e le giornate corte. Sbrigati che altrimenti l'attrazione dei pirati dei caraibi non la vediamo nemmeno per stasera."

Lei era sempre così, un sorriso comparve sulle tue labbra. Almeno certe cose rimangono uguali.

La prima attrazione era stata straordinaria, era la prima, certo, ma di sicuro era la migliore, non c'era dubbio. Di sicuro era l'unica con un animatronic che riproduceva Depp in tutta la sua bellezza...

"La prossima è il Phantom manor. Io vado in bagno, non fare scherzi e aspettami qui. Non posso perdere tempo a cercarti!"

Avevi camminato per qualche metro fino al ponte dal quale era possibile vedere l'enorme nave pirata. Era bellissima, esattamente come l'avevi immaginata sin da quando eri piccola. Ti sentivi sollevata e per un attimo spensierata, immersa in un bel sogno. Alzasti il telefono per fare una foto e questo, come ricoperto d'olio, ti scivolò di mano finendo rovinosamente sul pavimento e slittando qualche metro davanti a te. Una mano affusolata e candida raccolse il tuo telefono con un gesto rapido e l'uomo, in un elegante soprabito sabbia, lo raccolse e lo guardò con attenzione.

Immagina[attori e personaggi]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora