Immagina[attori e personaggi]

viaggio (Travis Fimmel)

La serata é silenziosa, e l'oscurità entra dalla finestra del vostro albergo illuminandovi distesi, uno accanto all'altra, madidi di sudore sul vostro letto, la vostra relazione era salda e l'uno per l'altra non eravate amanti, ma pezzi dello stesso puzzle.
Travis ti stringe a sé, appoggiata al suo petto, con il suo mento sulla tua testa e il suo caldo respiro in movimento simbiotico con il tuo, ti posa un dolce bacio sui capelli scompigliati e tu alzi fugacemente lo sguardo verso il suo volto rilassato eppure pensieroso prima di rinsaldare il vostro contatto attaccando ancora di più i vostri petti l'uno all'altra,
«ti amo» sussurri, lui ti sorride ricambiando così ciò che hai detto, dal vostro primo bacio sono passati mesi ormai e ora siete in viaggio nella magica quanto antica Norvegia.
«Su, vestiti, tra poco andremo a caccia di aurore boreali, non vedo l'ora di godermi questo spettacolo con te» la sua compagnia é sempre meravigliosa e Travis, hai scoperto, é più intelligente di altri uomini che hai incontrato e per questo lo ami,.nonostante lui ancora non si sia aperto con te, da quando vi conoscete sai che comprende del.mondo più di quanto potrai mai capire tu della tua vita e oltre al burlone che conosci non vedi l'ora di incontrare anche questo suo aspetto.
Vai in bagno, ti spogli e ti guardi allo specchio, quante cose sono cambiate dalla.prima volta che hai messo piede in quella fattoria, entri nell'abitacolo e giri la manopola fin quando il liquido caldo non ti invade la pelle e il sapone non le fa assumere un gradevole profumo, indossi l'accappatoio ed entri nella stanza dove Travis si é già preparato,
«sei stato veloce» lo guardi un po' sospettosa,
«forse sei tu che sei lenta» incrocia le braccia e sorride come suo solito fare per poi lanciarsi a peso morto sul materasso.
Lo osservi con attenzione, la.sua pelle abbronzata, i suoi occhi oltremare scintillanti, é così diverso pieno di cappotti e strati di vestiti ma soprattutto con quella lunga barba e i capelli cortissimi aderenti al capo e dire che fino a poco tempo fa era il tuo surfista dai lunghi capelli biondi in canotta e cappello da cowboy.

Vi alzate e scendete nella hall dell'albergo, un'ampia stanza completamente in legno, dove il vostro gruppo con la guida vi sta aspettando, vi guardate complici e attendete che parli
«bene, quest'oggi andremo a caccia di aurore boreali, divertitevi» dice atono e senza alcun tipo di espressione,
«spero che non finiremo annoiati come quel tipo» dice indicandolo e ridendo, gli dai un colpetto ma come al solito Travis non smette di ridere e tu lo segui a ruota.
Uscite dal piccolo albergo e l'aria fredda vi investe gelandovi le ossa e irrigidendo persino i vostri vestiti, davanti a voi l'enorme bus bianco vi attende e una volta saliti vi accomodate vicini.
Il paesaggio al di fuori é incantevole, la neve cade lenta in piccoli gruppi agitati e si posa sul manto bianco e sui sempreverdi della foresta che tra una fronda e l'altra ti lasciano intravedere una falce di luna in parte coperta da frammenti di nuvole scure, appoggi le mani accanto al vetro e intravedi Travis dal riflesso, ormai si è addormentato.
«Travis, Travis» lo svegli con gentilezza e un po' di rimorso per aver interrotto il suo sonno beato.
Scendete dall'autobus in fila indiana e iniziate a muovervi sulla neve il cui riflesso grigiastro riflette il buio che vi circonda, camminate sul manto scricchiolante e passo dopo passo raggiungete una zona della foresta in cui le.fronde degli alberi non vi impediscano la visuale, vi separate dal resto del gruppo e vi sedete nell'enorme spazio circolare separato dalla foresta, il vento ulula e fischia muovendo le fronde come se reclamasse un potere sul piccolo territorio che avete preso in prestito quella sera, lo abbracci e lui fa lo stesso con te dopodiché vi sedete uno accanto all'altra per poi stendervi e alzare lo sguardo alla volta celeste.

«Non ti facevo così silenzioso» giri la testa verso di lui,
«é un altro aspetto del mio fascino» ti risponde sorridendo, e mentre siete intenti a contemplarvi le luci artiche si accendono su di voi in un immenso strisciare di verdi e blu, le osservate esterrefatti, i vostri corpi sono le appendici della terra e i vostri cuori appartengono a qualcosa di più grande di un uomo e una donna distesi sul suolo puro e canuto. Sono fiamme di altezza diversa l'uno dall'altro che dardeggiano nell'immenso cielo che vi sovrasta e sembrano emettere scintille come quelle di un martello sull'incudine.
« sembra tutto così irreale...quelle scintille sembrano opera di un fabbro e non so cosa mi sembri questo posto ghiacciato»,
« a me sembriamo tanto due umani distesi sul suolo di Jötuneim intenti ad osservare il dio Thor» non sapevi di questo suo aspetto così saggio,
«Thor? Chi é Thor?»
«Beh, il dio del tuono, dei contadini...» ti rivolge la parola come se già dovessi saperlo, odi quando fa così
«beh sapientino, visto che lo sai dimmelo però» inarca leggermente le labbra compiaciuto di quella tua voglia di conoscere, stacca lo sguardo dallo spettacolo che ha davanti e inizia a raccontare
«vedi, un tempo i vichinghi e i sami abitavano queste terre, fra loro erano differenti ma la mitologia norrena mi ha sempre affascinato, Jötuneim é il mondo dei giganti di ghiaccio mentre Thor é il dio del tuono» i suoi racconti sono incantevoli, rimani ad ascoltarlo per ore e ti sembra di rivivere il vostro primo appuntamento ma questo é speciale, diverso.
«Tutto chiaro?» ti dice soddisfatto e tu annuisci, guardi l'orologio e noti che tra 5 minuti il tempo dell'escursione terminerà,
« non sapevo che fossi così informato» gli dici,
«mancano cinque minuti Travis, dobbiamo andare» ti alzi con un po' di fatica ma Travis non fa lo stesso, lo guardi un attimo, é immerso nei suoi pensieri più profondi e persino il suo sguardo si é scurito,
«l'essere umano é imperfetto t/n, i dubbi e i sensi di colpa del mio passato mi attanagliano e il terrore di commettere ancora lo stesso errore é forte. Gli dèi, o il destino o qualsiasi cosa ci sia mi mette sempre davanti delle prove ma questa la accetto.» lo guardi confusa, ti stringi nelle spalle per il freddo
«che significa?» lui si alza, si avvicina a passi lenti a te e afferra il tuo mento tra le sue grandi e ruvide dita da contadino,
«significa che ti amo, vorrei che tu mi sposassi» la sua voce é seria e il tuo stupore immenso, ti lanci contro le sue labbra e inizi a baciarlo afferrandogli il collo del giubbino e facendo combaciare i vostri nasi,
«sì, sì» continuate a baciarvi in quel luogo incantato casa della vostra nuova vita.
Il suo bacio é caldo e intenso, così passionale da non permetterti di respirare, continuate a unire le vostre anime finché in lontananza non sentite dei passi e la voce di un vostro compagno di viaggi
«Travis! T/n!» vi girate nella sua direzione, vi guardate e vi avviate verso di lui con il fiato caldo che si congela nella notte regnante.

Buongiorno, purtroppo ieri sembra.che il capitolo su Travis non vi sia piaciuto molto, ci dispiace tanto di avervi delusi, spero vivamente che questo sia migliore.😢
Fateci sapere cosa ne pensate nel bene e nel male e speriamo di ridarvi presto tante emozioni