Immagina[attori e personaggi]

debolezze (Rdj)

L'estate é calda e avvolgente, ti avvicini al balcone della tua camera, le tende candide ti avvolgono mentre sei intenta a fissare il paesaggio dinnanzi a te. Los Angeles é sempre un posto meraviglioso, appoggi il tuo peso sullo stipite della porta-finestra e sospiri profondamente, in lontananza il sole infuocato sta cedendo il posto ad una vellutata notte buia striando il cielo di mille sfumature dall'arancio all'indaco e al nero oscuro e profondo.
Prendi il cellulare, digiti la password e accedi alla galleria dove hai salvato alcune delle sue immagini, é un attore, un uomo di successo, lo hai scoperto da poco, ma non ti interessa perché il ricordo di voi veloci come una stella cadente che lasciate un velo argentato lacerando l'oscurità che vi circonda, tutti si sentono così prima o poi, lo chiamano amore...il cuore ti batte al suo pensiero e le membra tremano di felicità, le tue mani sono ferme su quel cellulare, sospesa nell'indecisione, quell'uomo può avere di meglio, dopotutto é un attore ma vorresti rivederlo, sono settimane che non lo vedi.
Indossi una camicetta bianca su un paio di shorts chiari e fissi il tuo riflesso cercando compulsivamente qualcosa da poter migliorare, un colletto fuori posto o una piega di troppo, esci dalla porta e la chiudi lentamente dietro di te con l'unico pensiero di quella  voce così profonda e sarcastica, forse non ritornerà più da te ma sai che non lo dimenticherai mai.
Drin drin! Il telefono inizia a squillare insistentemente e il nome sul piccolo display ti lascia a bocca aperta, le piccole lettere compongono il nome dell'uomo che stavi aspettando
«t/n? Ho bisogno del suo aiuto, la prego» la sua voce balbettante e piena di singhiozzi ti preoccupa
« Robert? Sta bene?»
«Sì, ma venga subito qui» annuisci preoccupata, afferri immediatamente le chiavi dell'auto e ti catapulti verso la sua casa con un'espressione terrorizzata in volto e il cuore in fibrillazione impaziente per un nuovo incontro con quell'uomo. Parcheggi la tua auto accanto alla sua audi, apri velocemente la porta e attraversi a grandi passi l'enorme parcheggio selciato fino a raggiungere l'immenso portone in legno davanti a te, esiti un attimo dubbiosa di quella chiamata ma bussi ugualmente, tre.colpi e qualcuno ti raggiunge

«buongiorno t/n» Robert é piegato su sé stesso, abbandonato al suo peso, il suo viso stanco e con gli occhi avvolti da enormi occhiaie violacee, nella sua mano sinistra una bottiglia di Jack Daniel's vuota, porti la mano alla bocca e lo fissi sbigottita
«Robert! Ma lei é ubriaco! Cosa sta facendo? Andiamo, la accompagno»
«grazie» vi guardate seri, metti il suo braccio sulla tua spalla e camminate sul parquet puntellato di pozze argentee di luce lunare, lo adagi con delicatezza sul pavimento e ti abbassi sulle ginocchia per poi guardare severamente nei suoi occhi
«cosa sta facendo Robert? Si può sapere? » gli togli la bottiglia da mano ma sembra.non avere nessuna reazione
« mi dispiace, é che io...ho perso un ingaggio e ho bevuto un po' troppo» scoppia in una risata incontrollata ricadendo poi in un' immediata

malinconia indicando poi un cumolo di bottiglie vuote brillanti come delle pietre con le ultime gocce dei liquidi ambrati che fuoriescono ticchettando lentamente e riversandosi sul pavimento. Ti fermi ad osservare la sua figura così debole affiancandola, il suo viso si volta a guardare il tuo, la barba incolta e lo sguardo spento e serio, l'opposto di ciò che ricordi, non é corretto che tu sia lì con lui, lo sai, dovrebbe esserci qualcuno in grado di aiutarlo ma ha pensato a te e questo non può che rallegrarti e farti sapere che in fondo sei sua
«mi scusi se l'ho chiamata ma a quanto pare ho solo lei» dice tra un singhiozzo e un altro facendo spallucce,
« ma no Robert, stia tranquillo, vedrà, risolveremo tutto» gli pulisci l'angolo della bocca ancora umido di alcool e lo fissi compiaciuta, i suoi occhi scuri e dolci si appesantiscono sempre di più
«su, andiamo Robert» lo prendi di nuovo per sorreggerlo e lo accompagni lungo gli scalini mogano che fiancheggiano l'enorme vetrata dalla quale le luci della città splendono sfavillanti e soffuse,

confuse e silenziose distogli lo sguardo e continui a salire a fatica fino ad una piccola porta in legno scuro dietro la quale si trova una piccola camera con un letto al centro e un armadio di umili dimensioni per una casa come quella, trascini ancora un po' Robert e poi lo adagi sul morbido materasso, ti alzi e vai verso la porta con l'intenzione di lasciare la casa ma non prima di averlo salutato con lo sguardo
«hey! T/n! Non vada via, resti con me...lo sa che so essere davvero molto bravo in questi casi?» indica il letto ridendo e contorcendosi
« buonanotte Robert»
«no, aspetti, dico davvero, faccio un sacco di cose stupide e lei é anche corsa fino a qui per me, grazie t/n, ti.sono grato, vuoi ancora restare con me? Dopo tutto il disastro che ha visto?» apre le braccia mentre un po' di luce ti permette di intravedere delle lacrime solcare la sua guancia
« e va bene» ti.accomodi accanto a lui, sai che non é ancora il momento e magari non é giusto ma in realtà senti che lo é perché ora sei lì, accanto a lui ed é la persona per cui correresti in un attimo, che sbattendo contro la tua auto ti ha cambiata, stringi la sua mano e osservi i suoi tratti delicati prima di assopirti in un sogno tiepido e dolce.

Questo capitolo è diverso, vuole mettere in mostra anche le debolezze che rafforzano un amore e i gesti puri e semplici che aiutano una persona e il suo cuore a guarire con la forza dell'amore, so che volevate qualcosa di più ma arriverà presto, promesso! Però mi.sembrava giusto essere puramente romantici.
Fatemi sapere se vi piace!