~Capitolo 7

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Arrivammo a destinazione dopo un paio di minuti, quando l'auto si fermò. Il ragazzo aprì lo sportello e l'aria fredda all'esterno mi sferzò il corpo accaldato. Delle mani grandi mi aiutarono a tirarmi su per poi spostarmi su una spalla e richiudere lo sportello dietro di me. Ancora tutto nero: la coperta che mi aveva gettato sulla testa iniziava a soffocarmi. Capii che stavamo scendendo giù per più rampe di scale perché sobbalzai facendomi male su quelle spalle appuntite. Poi si fermò. Fui poggiata sul pavimento che mi sembrò immediatamente sporchissimo. E finalmente il ragazzo mi tolse la benda. Il passaggio troppo rapido da buio più totale a luce, seppure debole, mi fece bruciare gli occhi che stropicciai con le maniche. Spostai subito il mio sguardo su di lui. Alto, magro, con delle spalle larghe e un bel viso; era abbronzato e aveva dei tratti leggermente orientali, occhi grandi a mandorla, scuri e luminosi, mascella ben definita e labbra carnose. Sulla testa aveva un cappello nero di maglia dal quale usciva un voluminoso ciuffo scuro, quasi nero. La sua bocca si aprì e ne uscii una serie di informazioni in parole frettolose, sussurrate. <<Ora sta' attenta, va bene? Lui ti ha scelta. Fa' solo quello che ti dice, non protestare, mai. Adesso lo vedrai: è forte, molto forte, e anche per questo devi obbedire. Non avere paura, tanto se ne accorge. Starai accanto a me, così non ti perderai. Andiamo.>>

Il ragazzo mi prese per un polso trascinandomi dietro di sé.

<<Aspetta>>, lo fermai, frastornata.

<<Come ti chiami?>>

<<Io.. non..>>, esitò per qualche istante.

<<Sono Zayn.>>

Una volta oltrepassate un paio di stanzette ci ritrovammo in un seminterrato poco illuminato in cui un'immensa folla era stretta attorno a due persone. Con lo sguardo fisso a terra per il panico che prendeva ogni centimetro del mio corpo, vidi tante boccette di vetro calpestate. Ci avvicinammo al centro di quello strano cerchio e riuscii a scorgere le due persone in mezzo. Due ragazzi, alti e muscolosi, uno dei due di più, erano uno di fronte all'altro, a torso nudo. Li osservai. Quello più muscoloso aveva i capelli biondi cortissimi, e questo li faceva apparire quasi inesistenti, una mascella squadrata, tantissimi tatuaggi e dei piccoli occhi neri che fissavano l'avversario. Soffermai il mio sguardo su quest'ultimo: era davvero alto, sulla testa i capelli riccissimi erano tirati indietro in un codino che risaltava la bellezza del suo viso. Gli occhi chiari erano socchiusi e la mascella serrata: quella posizione mi ricordò Brad. Chissà dov'era, cosa stava facendo. La mia famiglia, loro si stavano preoccupando? Scossi la testa, tornando a guardare quel ragazzo, con le spalle chinate leggermente in avanti e i muscoli delle braccia tesi. Le labbra rosa acceso erano strette e ogni tanto si schiudevano pronunciando qualche parola a bassa voce, chissà a chi. Zayn mi prese la mano tirandomi ancora più vicina ai due, ma mi opposi con i piedi puntati per terra. Lui, in tutta risposta, mi strinse la mano con troppa forza sibilando un "sbrigati". Lo seguii stringendo le labbra per la voglia di piangere. In che guaio mi stavo cacciando?

DANGEROUS ||Bradley Will Simpson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora