~Capitolo 11

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E invece sì, di nuovo. La stessa macchina, lo stesso silenzio, lo stesso terrore. Zayn guidava calmo, e io ero sui sedili di dietro, ma questa volta senza coperta in testa. Gli occhi mi si riempirono di lacrime provai a ricacciarle dentro, sperando di non sembrare più idiota di quanto già non apparissi. Deglutii e decisi di parlare.

<<Perché?>>, domandai in un bisbiglio, e pensai che lui non l’avesse sentito ma pochi secondi dopo arrivò la sua risposta.

<<L’ha voluto lui>>, mi disse fermo. Sospirai e rividi nella mia mente Brad che entrava in casa a prendere i soldi. E adesso?

<<Credi che mi farà del male?>>, chiesi, accorgendomi solo dopo qualche istante di essere sembrata una bambina di pochi anni.

<<Può essere>>, rispose lui.

<<E puoi fare qualcosa per impedirlo?>>, insistei.

<<Può essere.>>

Arrivammo davanti a un complesso residenziale in stato di abbandono quasi totale. Zayn fermò la macchina dietro una casa nella quale entrammo da una porta posteriore arrugginita. Mi tenne la mano finché non fummo dentro, in piedi in un piccolo soggiorno con un soffitto bassissimo -per poco lui non sbatteva la testa-, un divano con le molle a vista e vari barattoli e boccette sparsi ovunque sul linoleum unto. Mi disse di fare respiri profondi, che stava per chiamare Harry per avvisarlo che eravamo arrivati, e a quelle parole mi salì il groppo alla gola ma lui mi disse di nuovo di stare tranquilla.

<<Calma, Scarlett.. ehi, ehi, niente lacrime>>, bisbigliò asciugandomene una che era scesa lentamente giù per la mia guancia.

<<Io sarò qui fuori, okay? Se sento qualcosa che non va, entro e trovo una scusa per portarti via. Va bene?>>, disse, e io annuii subito. Mi posò una mano sulla spalla, e poi estrasse il telefono dalla tasca. Premendo il numero due gli apparve un numero che supposi essere di Harry, e accostò il telefono all'orecchio. Parlò velocemente mentre lo fissavo.

<<È qui.. sì, sì certo. No, alla fine non hanno scoperto nulla, ha mentito alla grande>>, disse giocando con un piede con un barattolino di plastica bianco per terra.

<<Sì, okay, ti aspetto>>, concluse rimettendosi il cellulare in tasca. Allora mi guardò dritto negli occhi, non distolse lo sguardo nemmeno per mezzo secondo, e il tempo si fermò. Aveva degli occhi davvero bellissimi, dorati. Desiderai di poter rimanere così per sempre, ma ecco il rombo di un motore.

<<È lui>>, sussurrò Zayn.

<<Fatti forza, Scarlett, provaci.>>

La porta si aprì.

Lui entrò, sembrava arrabbiato. Le sopracciglia aggrottate, le labbra leggermente arricciate e gli occhi più luminosi e, allo stesso tempo, buii della sera precedente. Alla luce del sole era ancora più bello di quanto già non mi fosse sembrato. I capelli ricci erano tenuti fermi sulla testa da una bandana, esattamente come faceva Brad, ma i suoi capelli erano più lunghi, arrivavano quasi alle spalle. Il busto muscoloso era fasciato in una t-shirt nera, con una camicia rossa e nera, e le gambe dritte in un paio di jeans neri stretti. Poi spostò lo sguardo su di me: aprì bene gli occhi.

<<Oh, eccoti>>, disse allora, mettendo su un mezzo sorriso che fece apparire delle fossette sulle sue guance. Non potevo fare a meno di fissarlo terrorizzata, leggevo nei suoi occhi la cattiveria. Il non sapere, da parte mia, cosa stava per accadere e la consapevolezza che lui sapesse giá tutto, non facevano altro che far salire in me un senso d'ansia incredibile. Harry liquidò Zayn, che uscì fissandomi negli occhi mentre mormorava un "mi raccomando" fra le labbra. Quando la porta si richiuse, lui si avvicinò pericolosamente a me e senza aspettare un minuto di più mi baciò come la notte prima, o forse più forte, in modo più passionale. La sua lingua nella mia bocca, mentre io rimanevo ferma pervasa da quelle sensazioni ancora nuove. E volevo staccarmi, stronfinarmi la bocca con la manica, e scappare via; ma dovevo restare lì, ferma e sottomessa. Poi si fermò e si allontanò facendomi tirare un sospiro di sollievo. Prese una borsa che aveva lasciato sulla poltrona e la svuotò, riversandone sotto i miei occhi il contenuto composto da dozzine di bustine trasparenti con una polverina bianca al loro interno, e qualche barattolino qua e là. Spalancai gli occhi, ma cercai di tornare alla mia solita espressione quando lui si voltò verso di me. Rideva.

DANGEROUS ||Bradley Will Simpson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora