《13》

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Mi dà fastidio.
Mi dà altamente fastidio.
E nemmeno capisco perché.

Continuo a guardare male la stronza bionda che civetta con mezzo villaggio, compreso Luke, davanti i miei occhi.

La signorina è arrivata ieri sera e, essendo la nipote di John, quest'ultimo aveva pensato bene di darle un caloroso benvenuto con una piccola festa nel villaggio.
Aveva subito puntato gli occhi su Luke.

Tutta la sera era stata lì a provarci con lui, senza nemmeno nasconderlo!
E lui ci stava anche!
Che cosa avrebbe di bello, poi?
Solo perché è bionda! E magra! E bella! E divertente!
Insomma fa schifo!

«Cosa guardi, Mikey?»
Jenny si siede sulle mie ginocchia, seguendo il mio sguardo.
«Non ti p-piace Scarlett?»
Scarlett. Che nome di merda.
Scuoto la testa, distogliendo finalmente lo sguardo da quei due, che parlano amorevolmente seduti sul telo, sulla spiaggia.
Che scena da film, bravi.

«Ha le tette rifatte» borbotto sottovoce, dimenticandomi di avere una bambina di sei anni sulle ginocchia.
Lei alza lo sguardo verso di me, confusa.
«V-vuol dire che è brutta e quindi usa tanto trucco»
Seriamente, dovrei smetterla di insegnarle certe parole.

«Nemmeno a Jenny piace!» annuisce convinta, facendomi scappare un sorriso.
Lei è l'unico essere umano, dopo mia madre e mia zia, che è capace di mettermi subito di buon umore.
«Come mai?»
«Vuole rubare L-Lukey a Mikey!»
Il mio sorriso si trasforma in un'espressione quasi schifata.

«Luke non è un oggetto, Jen. E poi è grande, può passare il tempo con chi vuole»
Però mi dà fastidio.
Eccome se mi dà fastidio.
Ma non dovrà mai saperlo nessuno.
Anche perché non ne ho motivo.
Ma allora perchè mi sento così arrabbiato?

«Ma Lukey sorride sempre quando è con Mikey»
Agrotto la fronte, spostando di nuovo lo sguardo sui due biondi.
A me sembra che stia sorridendo anche con lei, veramente.
Prima che possa dire altro, i nostri sguardi si incontrano.

«Con Mikey sorride davvero»
Ed eccolo lì.
Quel sorriso che mi fa saltare tutti i nervi.
Perché mi fa pensare che sia adorabile.
Il sorriso che non è mai comparso da quando parla con lei.

☀️☀️☀️

Non mi va di vedere Luke, oggi.
Cioè, oggi più del solito.

Non so perché, ma dopo ciò che è successo in spiaggia stamattina, ho quasi paura a parlare con lui.
Per questo ho mangiato il pranzo da solo, sopra una scogliera.
Il rumore del mare riesce sempre a rilassarmi.

Prendo il telefono dalla tasca, componendo il numero di mia madre.
Mi manca particolarmente.
Vorrei che fosse qui per darmi una mano... Per aiutarmi a capire cosa sta succedendo.

«Michael, tesoro! Pensavo fossi morto, dato che non ti fai sentire da un po' di sere»
Sorrido, sentendo la sua voce.
È vero, ogni sera prima di andare a dormire la chiamo, anche solo per darle la buonanotte, ma in questi giorni non ho potuto a causa... Di quelle circostanze.

«Scusa, non ho proprio avuto tempo... C'è davvero un sacco da fare»
«L'importante è che tu stia bene»
Mi mordo il labbro inferiore, perdendo improvvisamente il coraggio di raccontarle cosa sta succedendo.
Perché mi sento in imbarazzo?! Non è niente di cui vergognarsi.

«In realtà... Hai presente Luke? Il ragazzo con cui lavoro?»
«Sì, certo. C'è qualche problema tra di voi?»
Oh sì, tantissimi problemi.
Il primo è che lui mi confonde le idee con i suoi comportamenti strani.

«È solo che... A volte andiamo meravigliosamente d'accordo, come se fossimo i migliori amici di questo mondo. E l'attimo dopo invece... Finiamo per litigare e ferirci a vicenda»
Osservo il mare, ringraziando che non ci sia nessuno oltre a me, dato che sto arrossendo come un cavolo di pomodoro.
Odio Luke ancora di più per questo!

«Magari c'è qualcosa... Un motivo sottostante, che non vi permette di andare realmente d'accordo. C'è qualcosa che ti tieni dentro, Mikey?»

Sgrano gli occhi, come se qualcosa mi avesse colpito in pieno viso.
C'è qualcosa che sto nascondendo a Luke...?

«Io...»
Non lo so.
Non ne ho idea.
Ultimamente tutte le mie certezze sono volate via e tutto per quello stronzo di Luke!

«Lui mi manca...»
Mormoro così a bassa voce che perfino io non sono certo di averlo detto davvero.

Sono solo quattro ore che non ci vediamo e sento un vuoto all'altezza dello stomaco che mi fa stare male.
Il non vederlo, mi fa stare male.
Mi manca perfino litigare con lui.

Ora sarà impegnato con quella biondina rifatta, a ridere e scherzare se non anche a fare altro.
E il pensiero mi fa incazzare.
E piangere.

«Mi sta incasinando le emozioni, mamma. Non riesco nemmeno più ad esprimere cosa provo»
«Perché non ne parli con lui? Prova a dirgli tutte le cose che hai detto ora a me»

Faccio un sorriso amaro.
Non posso farlo.
Non posso farlo perché lui si prenderebbe gioco di me.
Non posso farlo perché trasformerebbe tutto in uno scherzo.

«Ora devo andare, ti voglio bene»
«Anche io, tesoro!»

Tiro le ginocchia al petto, frustrato.
Lo odio così tanto.

Il vibrare del mio telefono mi fa salire la voglia di lanciarlo in acqua, ma cerco di mantenere la calma, sbloccandolo nuovamente per leggere il messaggio che mi è arrivato.
E per poco non cado io in acqua.

Da il rompicoglioni:
Dove sei? Solo ora sono riuscito a liberarmi di quella tizia e vorrei stare un po' con te.

Scusate se non aggiorno da giorni, ma SONO VIVA GIURO!
E VE L'AVEVO DETTO CHE LE COSE SI SAREBBERO MOVIMENTATE
Il piccolo Mikey è geloso e Luke sta facendo dei passi avanti
Chissà come finirà...
MISTERO

𝐒𝐮𝐦𝐦𝐞𝐫𝐭𝐢𝐦𝐞 || 𝑴𝒖𝒌𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora