《23》

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Il sole splende, gli uccellini cinguettano, l'aria di mare filtra dalla finestra... E LUKE FOTTUTO HEMMINGS HA UN BRACCIO SULLA MIA FACCIA.

Per tutta la notte ho cercato di spostarlo, per lasciarmi respirare almeno un minimo... Ma è peggio di una cozza!
Sto iniziando ad odiare questo letto matrimoniale.

Okay che ci siamo dichiarati, ma voglio dormire santo cielo!
E invece no! Il signorino deve prendersi tutto lo spazio disponibile. Ha perfino tolto la barriera di cuscini!

«Svegliati Lucas! Togliti di dosso» piagnucolo, all'estremo della sopportazione.
Tutto quello che chiedo è di dormire, perché deve essere così egoista questo ragazzo.

Lo sento mugugnare nel sonno, girandosi finalmente nella sua parte del letto.
Grazie a Dio.

Sospiro sollevato, chiudendo di nuovo gli occhi, per riuscire a riaddormentarmi-
Un "driiin" disturba la mia quiete.
Ovviamente, la sveglia doveva iniziare a suonare!

«Zitta sveglia»
Borbottando, Luke inizia a colpirmi a ripetizione la faccia con la mano, pensando che sia la sveglia.
Mi viene da piangere.
Ma una giornata normale mai?

☀️☀️☀️

Dire che sono di cattivo umore è poco.
Ho dormito pochissimo e male, e tutto per colpa del ragazzo seduto al tavolo, di fronte a me.

«Oh andiamo, non guardarmi così! Ti ho detto che mi dispiace»
«NON ME NE FACCIO NIENTE DELLE TUE SCUSE, VOGLIO DORMIRE»

Gli lancio un'occhiataccia, prima di tirargli una manciata di cereali in faccia.
Ridacchio sottovoce, vedendo come rimane impassibile, cercando di non arrabbiarsi.

«Sei un bambino che fa i dispetti?»

Mi fermo, mettendo il broncio e riprendendo a mangiare la mia colazione.

«Fottiti» borbotto, non riuscendo però ad arrabbiarmi davvero.

Le cose sono nettamente cambiate da prima.
Se questo fosse successo due settimane fa, probabilmente avrei dato di matto e lo avrei ignorato per ore.

E invece, dato che ora siamo...
Aspetta...

«Luke?»
«Cosa?»
«Esatto, cosa. Cosa siamo noi?»

Per poco non soffoca con il latte che stava bevendo, tossendo ripetutamente.
Non avrei dovuto dirlo...?

Si riprende da quel quasi-soffocamento, pulendosi la bocca con un fazzolettino e guardandosi intorno.

Sì, sono belle le pareti, ma ora vorrei che mi rispondessi che mi sta per venire un infarto a causa dell'ansia.

«Beh... Direi che...»
«Sei il mio ragazzo...?»

E, per la seconda volta, vedo le sue guance tingersi di un rosa acceso.
Quanto mi piace metterlo in imbarazzo e distruggere la sua aria da duro.

Sorrido leggermente, cercando si camuffare l'ansia, aspettando una sua risposta. Se mi rifiuta mi lancio da un ponte, non potrei sopportare l'umiliazione... Non da questo soggetto!

«Tu vuoi vero...?» riprovo, titubante.
«SÌ, DIO SÌ, CERTO»
Sobbalzo per il suo improvviso tono di voce, particolarmente alto e acuto.

Mi trattengo dal ridere, mordendomi il labbro inferiore. È tremendamente buffo questo ragazzo.

«Volevo dire... Sì, p-per me va bene»
«Quindi... Ora stiamo insieme? Del tipo... Insieme insieme? Del tipo Jack e Rose? O Peter Pan e Trilli?»
«Perchè non Wendy?»

Faccio una smorfia di disgusto, alzandomi dal tavolo, dopo aver sparecchiato.
«Senti ci ho ripensato, non posso stare con qualcuno che preferisce Wendy a Trilli»
«Oh e va bene! Ma io sarò Peter»
«Sì, come vuoi...»

Mi avvicino alla porta di casa e, prima di uscire, sussurro con un sorriso divertito un "Trilli"

«GUARDA CHE TI HO SENTITO!»

☀️☀️☀️

È strano.
Fino a qualche giorno fa sarei stato terrorizzato dall'idea di chiedere a Luke cosa fossimo, ma ora mi è venuto totalmente naturale.
Forse perché ho ancora paura.

Potrebbe diventare semplicemente un'avventura estiva la nostra e io ci rimarrei davvero male.
Anche perché... L'estate sta finendo.

Tra quattro giorni torneremo a casa.

È inutile negare che Luke abbia una marea di pretendenti a scuola e, in generale, nel vicinato.
Perfino mia cugina di dodici anni voleva provarci con lui!

Non sarebbe difficile cercarsi e trovare qualcun altro con cui sostituirmi...
E se si accorgesse che esistono persone migliori di me?

Siamo stati a contatto quasi 24 ore su 24 per tutta la durata della "vacanza" e magari ha sviluppato un attaccamento a me che non è davvero amore.

D'altra parte... Ha ammesso pubblicamente di essere innamorato, quindi non dovrei dubitarne.

«Vedo le rotelle del tuo cervello che girano»
Sorrido, voltandomi verso John.

Ero andato a fare un po' di spesa, stavolta senza il biondo, per riuscire a pensare un po' e all'entrata del villaggio mi sono ritrovato il mio capo.

«Stavo pensando che è quasi finita...»
«Tu e Luke siete sincronizzati anche su questo, cavolo!»
Aggrotto la fronte, confuso.
Prima che possa domandargli qualcosa mi dice di andare a controllare il parco giochi.

Senza nemmeno pensare la spesa, la lascio nelle mani di John e corro al suddetto posto, incuriosito.

Da lontano, vedo Luke seduto su un'altalena accanto a Jenny.
È così gigante ma sembra proprio un bambino in questo momento.

Un albero mi copre abbastanza da non farmi vedere, ma riesco a sentire le loro voci, o almeno quella del biondo.

«Capisci? Se, tornando a casa, si accorgesse che non sono questo granché? Come farò? Non voglio che mi pianti in asso...»
E il cuore mi si scioglie.

Ero così preoccupato dalle mie stesse paure che non avevo minimamente pensato che anche Luke avesse potuto sentirsi in quel modo.
Con la paura di perdermi.

Ora so cosa devo fare.

Mi dispiace se questo capitolo sembra inutile ma mi serve per avvicinarmi alla fine, perchè sì, mancano al massimo due capitoli alla fine.
Ho davvero bisogno di terminare questa fanfiction perché, sono certa, che se diventasse troppo lunga mi passerebbe la voglia di scriverla
E POI HO UN'IDEA CARINA PER UNA NUOVA MUKE CHE VOGLIO TROPPO SCRIVERE
Spoiler: si chiamerà "Allergic"
Vi dico solo questo
E DOPO ALLERGIC HO ALTRE TRE NUOVE IDEE
QUINDI COME VEDETE
NON RESTERETE MAI A CORTO DI MUKE

𝐒𝐮𝐦𝐦𝐞𝐫𝐭𝐢𝐦𝐞 || 𝑴𝒖𝒌𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora