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3 mesi dopo.

Dopo la vicenda accaduta sulla terra non ero più la Diana di una volta, quella sorridente, quella che incoraggiava gli altri nelle proprie azioni, quella che cercava in tutti i modi di passare dal negativo al positivo.

Ormai mi ero chiusa in me stessa, continuando a pensare al momento in cui ho visto il mio presunto padre e quella visione:
il cigno di carta sulla mensola.

Cosa voleva dire?
Qualcuno mi vuole spiegare cosa è successo?
Cos'ero prima del mio attuale lavoro?

È da ormai mesi che sto tentando di ricordare, di scavare nella mente anche quei minimi ricordi, ma tutto inutile, non ricordo niente.

Ma io voglio una volta per tutte sapere cosa mi è capitato, cosa mi sta succedendo ora.

toc toc

Qualcuno ha bussato alla porta della mia camera, la 229.

"Avanti" dissi ad alta voce.

Gaia, Eleonora, Esmeralda e Alex.
Le persone a me più care entrarono nella stanza.

"Perché anche oggi non sei andata a lavorare Diana?" mi chiese con dispiacere Eleonora.

"Non me la sento di andare" risposi.

Era da ormai due settimane che non mi presentavo al lavoro, non ne avevo le forze.

Chissà se Alessandra sta bene.

"Devi superare quella scena" mi disse Alex.

Sbuffai, per poi guardarlo dalla testa ai piedi.

Per quanto sia affezionata a quel ragazzo quando lo guardo mi viene una fitta al cuore, come se mi avesse fatto qualcosa di male.

"Ritornerò a lavorare solo quando saprò tutto.
Cosa è successo prima del mio lavoro, la vicenda con mio padre...."

"Non è tuo padre, quell'uomo stava delirando" mi bloccò Gaia.

"So riconoscere i miei famigliari" dissi acida, sedendomi di scatto sul letto.

Gaia venne davanti a me e appoggiò le mani sulle mie spalle.

"Non è successo niente Diana" mi disse cercando di calmarmi.

Ormai una cosa l'avevo capita, da loro non avrei saputo niente di niente, dovevo sbrigarmela da sola.

"Ti lasciamo sola" disse Eleonora aprendo la porta della stanza, seguita da tutti gli altri.

Appena la porta si chiuse iniziai a cercare fra i libri, nei cassetti, sulle mensole.

Dovevo trovare qualcosa per ricordare cosa sta succedendo, dovevo ricordare.

Non trovai niente, se non libri da leggere, il manuale per l'angelo custode, la guida per la vita di angelo ed alcuni disegni....

Aspetta.

Il manuale dell'angelo custode?
Ma io non ho mai fatto l'angelo custode.

Decisi di aprirlo, fino ad arrivare a pagina 6.

LE 10 REGOLE DI UN ANGELO CUSTODE.

1- mai dire ad un umano di essere un angelo custode.

2- mai portare oggetti o abiti che appartengono ad un essere umano nel mondo degli angeli.

3- bisogna sempre vestirsi con vestiti con colori chiari e mai scuri.

4- il lavoro di un angelo dura 24 ore su 24, mai andare via dalla Terra se non perché si è chiamati dalla Centrale degli angeli.

5- in tasca bisogna sempre avere un piccolo manuale con scritte tutte le risposte alle tue esigenze. Prenderai fra le mani questo manuale, farai una domanda, ed esso ti risponderà.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 30, 2018 ⏰

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L'ANGELO CUSTODE | Michele BraviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora