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Una settimana dopo.

7:54.

La notte scorsa è stata terribile, non riuscivo a dormire per quanta ansia avessi in corpo.

Oggi finalmente rivedrò Michele.

Adesso sono insieme ad Eleonora, Esmeralda e purtroppo anche Alex in mensa a fare colazione.

"Non hai fame?" mi chiese Esmeralda guardando il piatto davanti a me contenente una brioche vuota ed a lato una tazza di cappuccino caldo.

"Sono in ansia, ho lo stomaco vuoto" dissi mandando in avanti il piatto pieno.

"Dai andrà tutto bene" disse Eleonora mettendomi una mano sulla spalla e facendo un lieve sorriso.

"Per il mio telefono invece?" chiesi alzando lo sguardo.

Finimmo tutti per guardare Alex, che intanto aveva iniziato a passarsi una mano fra i capelli.

"Dopo lo vado a prendere e te lo consegno" disse poi abbastanza insicuro.

Mi limitai ad annuire.

10:43.

"Come sto?" Dissi provando il quinto capo d'abito della giornata.

"Devi smetterla di cambiarti, stai benissimo così" mi rimprovera Esmeralda mentre Eleonora annuì.

"Quindi vado così?" chiesi imbarazzata.

Le due ragazze annuirono.

Mi truccai poco, presi uno zainetto e misi dentro anche la lettera di Michele, la porta sempre con me.

Appena uscita dalla stanza trovai Alex, avevo preferito lui non entrasse in stanza mentre mi decidevo il capo d'abbigliamento per la giornata.

"Stai.. stai benissimo" mi disse abbastanza imbarazzato.

Feci un lieve sorriso per poi ringraziarlo

"Comunque" sussurrò poi tirando fuori dalla tasca il mio cellulare per poi darmelo.

"Grazie Alex" sussurrai

"Figurati" disse sorridendomi

"Possiamo andare?" Chiese Esmeralda uscendo dalla mia stanza chiudendo la porta a chiave.

"Si... ma io voglio che venga con me solo Ele" confessai a sguardo basso.

"Va, va bene" disse Esmeralda quasi offesa dalla mia decisione.

La feci andare in un angolino

"Ti sei offesa perché ho detto Eleonora invece che te?" Chiesi

"Ci sono rimasta male, vedi io e te eravamo così unite qualche settimana fa, non so perché abbiamo perso i rapporti, infondo io a te ci tengo e ti voglio tanto bene, non voglio perderti per delle cavolate" mi disse a sguardo basso.

L'abbracciai.

"Tranquilla andrà tutto bene" dissi sorridendole.

Ritornammo dagli altri.

"Che ne dite prima che io e Diana andiamo a casa di Michele andiamo tutti a fare un giro in centro?" chiese Eleonora, tutti annuirono.

"Vi da fastidio se vengo anche io?" chiese timidamente Alex.

Tutti annuirono, fino a quando lui non si girò verso di me.

L'ANGELO CUSTODE | Michele BraviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora