21

464 57 40
                                    

Mi staccai lentamente dalle braccia di Michele, per fargli un enorme sorriso.

Il ragazzo sorridente mi spettinò i capelli.

"Sei sempre più bella" mi disse poi.

Arrossisco alla sua ultima frase.

Si diresse poi verso Eleonora e la strinse forte a se.

"Grazie Eleonora per questa sorpresa e per essermi stata vicina in queste settimane nonostante sia insopportabile" disse poi.

"Figurati, preferisco vedervi felice entrambi" disse lei sorridendo sia a me che a lui.

Michele ci fece accomodare in cucina a tavola per poi iniziare a mangiare.

13:53.

"Beh ragazzi, io vi devo lasciare" disse la ragazza dai capelli mossi alzandosi dalla sedia.

"A proposito, Michele, tieni" disse lasciando un foglio piegato in quattro parti sul tavolo, per poi uscire dalla casa.

Michele prese il foglio e lo aprì, mi accorsi di cosa si trattava appena vidi che al centro del foglio c'era scritto

"Per Michele"

E riconobbi la scrittura, era la mia.

Il mio cuore iniziò a battere più forte di prima, iniziando a mandarmi in paranoia dal fatto che Michele sta leggendo la mia lettera.

Mi alzai velocemente facendo cadere la sedia.

"Sc-scusa, va-vado in bagno" sussultai andandomene senza guardare come avesse reagito Michele.

Dopo aver sbattuto la porta del bagno mi accasciai iniziando a piangere, facendomi male il viso e le mani che continuavano ad asciugare le lacrime.

Michele bussò alla porta.

"Diana? Tutto bene?" mi chiese.

Non risposi, non feci altro che smettere di piangere.

"Posso entrare?" chiese poi.

Ci pensai un po', ma arrivai a sussurrare un si.

Michele piano piano aprì la porta per poi chiuderla, si sedette e appoggiò la schiena su di essa, tenendo le gambe incrociate.

"Come mai hai reagito in quel modo?" mi chiese guardandomi preoccupato.

"Non sapevo l'avesse lei quella lettera, poi è scritta malissimo ed io non riesco a scrivere, faccio cagare" dissi ansiosa.

Il ragazzo mi guardò, per poi tirare fuori la mia lettera e sorridere.

"Per me invece è stato un pensiero stupendo" mi sussurrò

"Non immagini quanto tenga a questa lettera" disse piegandola e mettendola in tasca.

Tirai fuori la sua lettera.

"Vogliamo parlarne di quanto ho pianto leggendo questa" dissi formulando una piccola risata.

Il ragazzo sorrise a sguardo basso.

Mi avvicinai lentamente a Michele, per poi sedermi sulle sue gambe e appoggiare la testa sul suo petto.

"Stavo aspettando questa tua azione, sai?" Mi disse guardandomi per poi scoppiare a ridere.

"Davvero" chiesi ridendo.

Mi prese la mano e me la strinse forte, mentre l'altra mi accarezzava i capelli, facendomi tremare.

"Hai freddo?" mi chiese lui notando l'azione che avevo compiuto qualche secondo fa.

"Nono, tranquillo" dissi diventando rossa.

L'ANGELO CUSTODE | Michele BraviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora