21. Troppo buona

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Jerome POV
Malia era scappata via, senza dire nulla. Era stata zitta per tutta la cena, rivolgendo ogni tanto un'occhiatina di disprezzo a Barbara.
'Donne...' pensavo.
Una volta finito il dessert - la torta di mele più buona che abbia mai mangiato - Galavan si avvicinò a me, chiedendomi se sapevo qualcosa riguardo a Malia. Feci di no con la testa.
«Perchè non vai a cercarla... Così capiremo cos'è successo» propose con la sua solita voce impostata.
Sbuffai.
«Perché non manda Greenwood?» dissi squadrando quello stupido con un ghigno.
«Sono sicuro che riuscirebbe a tranquillizzarla».
Con un movimento impercettibile, Galavan mi afferrò il colletto della camicia, tirandomi vicino a sè. Devo ammettere che non me lo aspettavo da una persona così composta.
«Senti giovanotto: che ti piaccia o no quella ragazza è la figlia di Jim Gordon, e quindi un'arma preziosa. Un solo passo falso e potremmo ritrovarcela contro accompagnata dall'intera GCPD. È questo che vuoi?!»
«Perché non l'ha uccisa subito allora? Avere tra i MANIAX una ragazza come lei... Potrebbe essere rischioso» risposi con voce ferma, nonostante Galavan mi stesse tenendo per il colletto. Subito mi lasciò andare e si ricompose, sistemandosi la cravatta.
«Come ho detto: quella ragazza è un'arma preziosa. Ha potenziale, deve solo imparare a sfruttarlo» sussurrò compiaciuto.
Lo guardai con un ghigno malefico. Dovevo trovare quella ragazza. Ma dove poteva essersi cacciata una ragazzina in preda alle crisi adolescenziali? Provai in camera, aspettandomi di trovarla piegata sul letto, con le mani che le coprivano la faccia: nulla. Vagai per i corridoi fino a raggiungere la terrazza. Finalmente l'avevo trovata. Non mi feci vedere subito: stava parlando con un'altra ragazza. Rimasi nascosto per un po', cercando di origliare. Ma erano troppo distanti. Non appena l'altra ragazza scomparve decisi di farmi avanti.
«Chi era quella?!» domandai freddo.
Malia si girò con un balzo, spaventata.
«J... J... Jerome. Che ci fai...» balbettò. Aveva tutto il mascara colato per le lacrime.
«Non mi hai sentito per caso?! Chi era quella ragazza?!» gridai facendola singhiozzare ancora più forte.
«Nessuno... solo un'amica» rispose. La fissai serio. Feci qualche passo e intanto provai a sistemarmi il ciuffo che mi cadeva sulla fronte.
«Se Galavan lo scoprisse... Ti ucciderebbe! Le hai detto dei MANIAX per caso?»
«No! Non le ho detto niente» disse seccata, sedendosi vicino al bordo del tetto. Feci lo stesso.
«E comunque che importanza ha? Tanto i MANIAX sono già una cosa pubblica» continuò.
La interruppi bruscamente:
«Dei MANIAX è pubblico ciò che i MANIAX vogliono che sia reso pubblico, chiaro?»
«Vuoi dire ciò che Galavan vuole...» rispose in modo provocante. Sorrisi e scossi il capo. Mi soffermai sull'orizzonte illuminato dai grattacieli, ben diverso dall'ambiente in cui ero nato io.
«Perché non sei scappata?» domandai rilassando il tono della voce.
Non rispose subito: stava scrutando anche lei l'orizzonte.
«Galavan ci avrebbe trovate. Avrebbe ucciso me, lei... e mio padre» disse rassegnata.
«E poi...» riprese voltandosi a guardarmi, «Abbiamo fatto un patto».
Mi sfuggì un risolino. Era ancora troppo buona. I cattivi non mantengono mai le promesse. Mi alzai in piedi.
«Per tuo padre puoi stare tranquilla, e anche per la tua amica».
Sorrise.
«Grazie».
Si alzò anche lei. Fissai un attimo i suoi occhi: erano verde giada. Inaspettatamente mi avvolse in un abbraccio sincero. Era una strana sensazione. Nessuno mi dava un abbraccio da molto tempo. Con un leggero imbarazzo le diedi una carezza sulla spalla. Malia si allontanò poco dopo. Aveva ancora gli occhi lucidi.
«Dai... torniamo in camera» dissi un po' confuso da quello che era successo.

Malia POV
Avevo appena abbracciato Jerome Valeska. Non riuscivo a crederci. Era stato un gesto spontaneo, voluto, sincero.
Lui era venuto a cercarmi. Mi aveva consolata (a modo suo) in un momento difficile. Forse, in fondo in fondo in fondo, non era poi così cattivo. Decisi che gli avrei dato una possibilità. Tornammo in camera, esausti. Mi sciolsi i capelli e li accarezzai con le dita.
«Ti sta bene sai? Il vestito» disse Jerome buttandosi sul letto. Sorrisi. Quasi non lo riconoscevo.
«Non sei così cattivo come dici» sussurrai.
Subito Jerome si tirò su con la schiena, inorridito.
«Sei gentile e sensibile» aggiunsi.
«Sciocchezze!» sbraitò lui come se lo avessi offeso. La sua reazione mi fece sussultare.
«Lo so cosa stai pensando, Malia. Tu credi che dentro di me si nasconda un animo buono e gentile, ma ti sbagli. Io so chi sono»
«Allora perché sei venuto a cercarmi?» gridai furiosa.
Il rosso si mise a ridere di gusto.
«Oh... tu davvero credevi che fossi venuto a cercarti perché ero in pena per te?».
Provai a colpirlo ma lui riuscì a scansarsi in tempo. Le guance mi bruciavano, le unghie stavano torturando i palmi delle mie mani. Tentai di colpirlo ancora ma fallii. Jerome si alzò dal letto e si mise in guardia.
«Forza, vediamo che sai fare!» mi incitò maliziosamente.
Sferrai un pugno ma lui lo parò, poi un altro e un altro ancora. Finalmente con un calcio riuscii a farlo cadere per poi afferrarlo, pronta a dargli un pugno in faccia. Improvvisamente, qualcosa dentro di me, bloccò la mia mano.
«Avanti... Colpiscimi» sussurrava intanto Jerome.
Lo lasciai andare, dandogli uno spintone.
«Lo sapevo, sei ancora troppo buona».
Mi tolsi a fatica le sneakers. Ero madida di sudore. Abbassai la cerniera del vestito fin dove riuscivo. Jerome fece il resto. Lo allontanai con il fianco.
«Non ne vale la pena di battersi con uno come te» risposi fredda. Svelta infilai dei vestiti per dormire e mi sedetti sul letto, dandogli le spalle.
Silenziosamente, Jerome si avvicinò al mio orecchio.
«Sei dei MANIAX, dovrai farci l'abitudine».
Un brivido mi percorse la schiena. Dovevo stare al gioco. Era l'unico modo per sopravvivere a quell'inferno. Mi stesi sul letto, senza guardarlo negli occhi.
«Buonanotte» sussurrai.

Hello peeps! Volevo postare ieri ma ero al mare, ops! Comunque ho scoperto oggi di questo bug di Wattpad e non capisco più niente. Volevo solo chiedere di non spammare, grazie💓 E poi volevo ringraziarvi per i 2K. Sono molto felice che questa storia vi stia piacendo, un bacio grande e noi ci vediamo la settimana prossima con il capitolo 22. Stay active💖

Cute But Psycho|| Jerome ValeskaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora