Operazione J.E.R.I.C.H.O

𝟏. 𝐩𝐚𝐫𝐢𝐬.

Allison.

Sapete quando avete male le gambe a forza di correre ma continuate a correre grazie all'adrenalina?...Io si, ma lasciate che vi spieghi.
Il nostro mondo è stato da sempre vulnerabile ad attacchi, interni ed esterni. Noi lo abbiamo subito a New York City, quando il Dio delle Malefatte Loki portò il suo esercito di Chitauri per conquistare il nostro mondo, e anche interno quando Ultron, un robot intelligente, decise di sterminare gli esseri umani ma, in entrambi i casi, sono stati fermati dal gruppo di supereroi chiamato Avengers, che combattevano battaglie per altri insostenibili. Io li conosco di fama al contrario di mia sorella che li conosce da vicino.
Dopo Sokovia, però, le cose cambiarono.
I Governi stabilirono che agli Avengers serviva un freno, ma non tutti erano d'accordo su questa decisione: Capitan America non firmò gli Accordi di Sokovia mentre Iron Man si, e da li si scatenò la Civil War che non finì proprio bene.
Il gruppo si sciolse e Steve Rogers sparì senza lasciare traccia, insieme ai suoi sostenitori.
Proprio una bella situazione, eh?
Io e mia sorella eravamo agenti dello S.H.I.E.L.D ed eravamo molto brave nel nostro lavoro, finché non abbiamo deciso di lasciarci la nostra vita spionistica alle spalle e, devo essere sincera, per fortuna che c'è ne siamo andate, perché l'organizzazione è caduta dopo che si era scoperto che in realtà era l'HYDRA.
HYDRA.
Questo nome è una maledizione per noi, è il nostro tormento. Ci hanno usate come cavie ed ora abbiamo dei superpoteri, e non li volevamo. Torture e anni di prigionia ci hanno cambiate, ma non tanto da non restare noi stesse...per fortuna l'organizzazione criminale è morta con il Barone Von Strucker e di questo ne sono immensamente felice.
Io ed Iris adesso lavoriamo in proprio, siamo una specie di contractor, e lo so che sembra brutto... ma diamo la caccia alle persone cattive e veniamo assoldate da persone e famiglie a cui è stato fatto un torto, quindi mi ritengo fortunata, anche perché ci aiuta un ragazzo che è un mago del computer di nome: Owen Jordan, noi tre combattiamo il crimine.
E questo mi riporta alla domanda iniziale, una corsa sfrenata grazie all'adrenalina.

01 - 07 - 2018.
Parigi, Francia.
11:30 a.m.

Seduta in una bar parigino a bere una bottiglietta d'acqua, tenevo d'occhio molto attentamente l'hotel a cinque stelle in cui c'era un grande andirivieni di persone ricche, che si potevano permettere di pagare quel posto costoso trattando i facchini come schiavi al loro comando.

Con disgusto dissi «Ricchi bastardi, se fosse per me vi prenderei a calci sul vostro bel culetto fatto di oro zecchino».
Ad un certo punto davanti a me si sedette mia sorella, con in mano una bustina di carta e disse «Cos'hai da lamentarti, stavolta, Ally?»