𝟑. 𝐛𝐮𝐜𝐤𝐲 𝐛𝐚𝐫𝐧𝐞𝐬.

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Ally.

Eravamo arrivati in Wakanda da poco e già avevo tante domande che mi giravano in testa, come una trottola impazzita che non dava segni di fermarsi... perché Nick Fury voleva proprio il nostro aiuto? E perché proprio nello stato africano di cui ho solo sentito parlare quando lavoravo per lo S.H.I.E.L.D.?
Lo so, sono sospettosa, ma quando si tratta di Nick tutto è imprevedibile... l'ho imparato a mie spese; però era una delle poche persone di cui mi fidavo oltre a Iris e Owen così, ignorando la mia natura sospettosa, decisi di fidarmi.
Appena varcai la porta del palazzo, vidi venire verso di noi una delegazione fatta di donne calve e tatuate, vestite con delle strane vesti rosse e dorate e con in mano delle lance di ferro, che si fermarono davanti all'uomo con abiti tradizionali, battendo i pugni a croce sul petto in segno di rispetto. Quella in testa disse «Mio Re, la sala briefing è pronta».
Lui annuì e stava per parlare ma fu interrotto da Owen, che chiese con fare agitato «Re?».
Noi tutti lo guardammo, specialmente io ed Iris, che avevamo uno sguardo mortificato, ma il cosiddetto re sorrise bonariamente e disse «Pensavo che i miei abiti avrebbero tolto ogni dubbio».
Io sospirando dissi «Mi scusi maestà, il mio amico certe volte parla a vanvera. Quando non dovrebbe».
Lui alzò le mani «Non è successo niente di grave, infatti credo sia doveroso fare le presentazioni» mise le mani dietro la schiena e continuò «Io sono T'Challa e lei è Okoye, il capo delle Dora Milaje.»
Iris chiese «Dora Milaje?»
Fu Okoye a rispondere «Siamo le guardie reali del Re, lo proteggiamo da coloro che attentano alla sua vita.»
«Siete tutte femmine?»
«Si ed è così da secoli.»
Io incrociando le mani davanti a me dissi «Io sono Allison e lei è mia sorella Iris, invece lui è Owen Jordan...il nostro informatico.»
T'Challa sorrise «Molto piacere» poi guardò la donna al suo fianco «Okoye, prima di dare inizio alla riunione voglio portarli da una persona».
Lei lo guardò impassibile «Quella persona?»
«Si, quella. È ancora lì?»
Lei annuì, così lui ci fece segno di seguirlo e noi lo seguimmo, confusi sulla persona di cui parlano... sono curiosa.
Dopo cinque minuti di lunghi corridoi e di ascensori, arrivammo in una stanza illuminata piena di ogni tecnologia possibile, che mi fece strabuzzare gli occhi, e T'Challa disse «Questo è il nostro laboratorio, qui tutto quello che volete inventare è possibile.»
Iris curiosa «E com'è possibile?»
Ci fermammo davanti a una grande vetrata che dava in una grotta, con dei treni che andavano avanti e indietro, e rispose «Grazie al minerale che popola questa grotta: il Vibranio».
Io dissi, incrociando le braccia al petto, «Il minerale più forte al mondo, a quanto so.»
Lui mi guardò «Esatto.»
Ad un certo punto si sentirono delle risate e una voce femminile disse «Non così genio! Così mi distruggi il laboratorio con quel braccio.»
L'altra voce maschile disse «Scusami tanto io...io...sono impedito, sono più bravo a zappare la terra.»
«Serve solo un po' di pratica, zuccone.»
«Bé, sono rimasto congelato per un bel po' ed avevo un braccio solo, zuccona.»
T'Challa e Steve sospirarono e il Re mormorò «Non posso lasciarla sola un attimo che ne combina di tutte i colori» poi ci fece cenno di seguirlo e ci portò in una stanza adiacente con dei tavoli di metallo, con degli oggetti sopra, il che dava proprio il senso di un laboratorio. In mezzo alla stanza c'erano una ragazza di colore vestita con una camicetta arancione, jeans e ballerine nere e un ragazzo con lunghi capelli castano scuro vestito con una canottiera nera, pantaloni sportivi e scarpe da ginnastica. La cosa che mi colpì di quel ragazzo sorridente fu il braccio sinistro di metallo lasciato in bella vista e cominciai a capire chi era anche senza la stella rossa che lo caratterizzava.
La voce di Steve mi riportò alla realtà «Pensavo fossi in palestra con Sam.»
Il ragazzo lo guardò «Il piccione aveva delle cose da fare.»
«Del tipo?»
«Non lo so, non mi rende partecipe delle cose che fa.»
«Sa almeno che teniamo una riunione fra poco?»
«Si.»
Nick a quel punto si schiarì la voce «Signori, non voglio fare il guastafeste e il padrone di casa ma dovremmo discutere su certi eventi che mi lasciano perplesso.»
T'Challa, mettendosi le mani dietro la schiena, disse «Suvvia Fury, abbiamo tutto il tempo. Dovremmo presentare i nuovi arrivati a chi ancora non li conosce, non crede?»
Nick annuì ma vedevo che non era convinto, il che mi fece sorridere. Così il Re continuò «Lei è mia sorella Shuri e si occupa del laboratorio, tutto quello che vedete qui è uscito dalla mente di mia sorella.»
Owen al mio fianco mormorò «È un genio!»
La principessa deve averlo sentito perché sorridente disse «Grazie, finalmente qualcuno che apprezza il mio genio!»
L'uomo al suo fianco disse «Io apprezzo molto il tuo genio Shuri.»
Lei lo guardò «Ruffiano!»
T'Challa ridacchiò e poi continuò «Lui è James Buchanan Barnes.»
Il diretto interessato, sorridente, disse «Chiamatemi Bucky.»
Shuri gli dette una gomitata amichevole «È più incisivo e poi mio fratello è troppo perfettino.»
T'Challa esclamò «Shuri!»
Lei alzò le mani «Scusa.»
Il fratello sospirò e poi continuò «Loro sono le nuove persone che faranno parte di questa squadra: Owen Jordan, Iris e sua sorella Allison.»
In quel momento mi accorsi di avere lo sguardo di Bucky Barnes addosso e lo guardai anche io: aveva gli occhi di un color ghiaccio che penetrò fino alla mia anima e per la prima volta nella mia vita credo di essere arrossita sotto uno sguardo di un uomo, anche perché lo trovavo attraente con quella barba e i capelli lunghi.
Mi ripresi in fretta perché sapevo chi era.
T'Challa mi riportò completamente alla realtà «Ora che tutti sanno chi farà parte della squadra possiamo...».
Fu interrotto da una voce maschile «Eccomi! Scusate il ritardo.»
Natasha incrociò le braccia sotto il seno «Finalmente sei qui, pensavamo che ti fossi perso.»
«Non potrei mai Nat, che mi sono perso?»
«Non vedi che ci sono tre persone che non hai mai visto?»
Lui ci guardò «Sono Sam Wilson...»
Bucky lo interruppe «Chiamato piccione.»
Steve ridacchiò «Dai Buck, lascia in pace il povero Sam.»
Nick, con un mezzo sorriso, disse «Bene. Ora, dopo questo siparietto, discutiamo di quello che è successo.»
T'Challa annuì «Seguitemi signori» e il gruppo, con l'aggiunta di Bucky, Sam e Shuri, tornò a percorrere il corridoio da dove eravamo entrati prima.
La sala briefing era ampia, con una grande vetrata che dava su un bellissimo paesaggio Wakandiano e, in mezzo alla stanza, c'era un grande tavolo rotondo con delle cartelle davanti a ogni sedia. Owen, vedendo la stanza, fischiò e disse «Se avessi questa stanza farei il mio lavoro con più classe.»
Ridacchiai e dissi «Ti immagino seduto a capo tavola con le cuffie vestito di Armani.»
«Voglio il meglio.»
Bucky, che era dietro di noi, chiese «Che lavoro fai?»
Owen si voltò e rispose «Sono un hacker.»
«Hacker? E cos'è?»
Owen lo guardò con occhi fuori dalle orbite «Stai scherzando vero?»
«No.»
Il mio amico si mise a ridere e vedendo lo sguardo triste di Bucky risposi «Un hacker è un esperto di computer, può violare qualunque cosa facendoci arrivare dove non è permesso andare.»
Lui mi guardò «Scusa, è che no sono esperto di queste cose tecnologiche.»
«Non preoccuparti, uomo senza tempo, capisco che negli anni 40 queste tecnologie non c'erano.»
Lui mi guardò «Sai chi sono?»
Annuii «Sergente Barnes del 107° reggimento dell'esercito degli Stati Uniti d'America e migliore amico del Capitano Rogers. Prima che me lo chiedi, ho fatto i compiti.» lui mi sorrise e ammiccando continuai «Lascia perdere il mio amico, ha manie di protagonismo.»
Bucky ridacchiò e disse «Farò come dici.»
Sorridendo mi sedetti tra mia sorella e Bucky, aspettando che qualcuno decidesse di iniziare la riunione e non tardò ad arrivare. Con l'autorizzazione del re, Nick si mise davanti alla vetrata e, mettendosi le mani dietro la schiena, disse «Alcuni di voi si chiederanno perché vi ho riuniti, e con molta segretezza. Tra i presenti ci sono molti ricercati e non ho il diritto di costringerli ad accettare quel che dirò, ma la sorte del mondo è ancora in bilico e siete gli unici che potete fermare chi vuole distruggere il mondo.»
Sam commentò «Perché dovremmo intervenire, infondo c'è Stark che può intervenire.»
Nick lo fulminò con lo sguardo e disse «Wilson, prima di sputare sentenze sei pregato di farmi finire.»
Lui alzò le mani e Fury continuò «Le parole di Wilson hanno un fondo di verità, potrebbe occuparsene Stark, ma al moento non può.»
Steve chiese «Perché?»
«Gli hanno fatto un attentato con i contro fiocchi ed è messo molto male... è sorvegliato ventiquattro ore su ventiquattro, per paura che chi ha fatto l'attentato tenti di finire il lavoro.»
Steve e Natasha si guardarono allarmati e il primo chiese «Cosa? Ma com'è possibile?»
«Era a un evento di beneficenza insieme alla signorina Potts da solo, ha preferito lasciare liberi Rhodes e Visione.»
La russa chiese «È lì che è stato aggredito?»
«Si, durante un suo discorso.»
Io chiesi «Con cosa è stato colpito?»
«Con un colpo a distanza che lo ha colpito in pieno petto e a una spalla, per fortuna non vicino al cuore, ma è all'ospedale.»
Io con fare pensieroso dissi «Sicuramente un colpo da cecchino da lunga gittata, azzarderei un Berrett M82.»
Iris annuì «Concordo.»
Nick annuì «Sono riuscito a entrare in possesso di un bossolo ed hai ragione, chi gli ha sparato era addestrato nei tiri a lunga gittata.»
Iris chiese «Un militare?»
«Molto probabile, serve un addestramento militare per sapere usare quel fucile.»
Io aggiunsi «O faceva parte di un organizzazione spionistica straniera o americana.»
Bucky chiese «E chi mai lo vorrebbe morto?»
Nick rispose «Più di quello che lui vuole ammettere, specialmente adesso che gli Avengers non ci sono più.»
Steve chiese «Vuoi dirci che questi qui hanno aspettato che gli Avengers si sciogliessero per colpire Stark?»
«Non lo escludo, molti hanno provato a distruggervi e tutti hanno fallito, quindi non mi meraviglia che hanno colpito Tony proprio ora.»
Con fare ovvio dissi «Avranno pianificato questo attacco da anni e non solo quello, avranno altri piani e dobbiamo impedirli.»
Il mio padrino mise le mani sul tavolo e disse «Non è solo Stark che hanno colpito.»
Natasha confusa chiese «E chi è stato preso di mira?»
«Da quanto non sentite Wanda Maximoff?» tipo di lui, fare una domanda dopo un'altra domanda.
Fu Steve a rispondere «Da due settimane, ma domani torna.»
«Bé, non verrà.»
Sam chiese allarmato «Perché?»
«E stata rapita e, molto probabilmente, dagli stessi uomini che hanno colpito Stark.»
Steve si alzò andando avanti e indietro nella stanza sotto gli occhi attenti di Bucky, che lo guardava «Steve, non è colpa tua.»
«Si invece, gli abbiamo dato troppe libertà.»
Nat lo guardò «Che volevi fare? Rinchiuderla qui come un animale in gabbia?»
«Sarebbe qui, almeno.»
«Non puoi impedire a due innamorati di non vedersi!»
Nick, vedendo che stava per scatenarsi una lite, gridò «ORA BASTA!» quando vide di avere l'attenzione di tutti continuò «Non fate come se fosse già morta, perché non lo è!»
T'Challa chiese con calma «Come la troviamo?»
Nick frugò nella tasca interna del suo giubbotto di pelle nera ed estrasse un cellulare «Con questo» e lo posò sul tavolo.
Steve, sedendosi, chiese «Come ne sei entrato in possesso?»
«Fortunatamente per noi dopo poche ore sono riusciti a catturare chi ha sparato a Stark.»
«E ha parlato?»
«Non l'hanno interrogato.»
Shuri chiese «Perché?»
«Per ordine del Segretario Ross, dice che ci vuole pensare lui, ma vuole aspettare.»
Sam sbuffò «Politici del...»
Steve lo interruppe «Sam!»
Io chiesi «Come lo hai avuto?»
Nick mi guardò «Io e Hill ce ne siamo appropriati in segreto prima che lo spedissero da Ross.»
Iris chiese «Possiamo usarlo vero? Insomma, potrebbe portarci da Wanda.»
Lui annuì «E se scopriamo dov'è la Maximoff scopriamo chi ha organizzato l'attentato a Stark, chi c'è dietro.»
Bucky chiese «Sa già dove si trova?»
Scosse la testa «È criptato e non sono un esperto di computer, ma ora l'abbiamo» e guardò Owen, che lo fissò chiedendo «Chi? Io?»
Bucky chiese «Non eri un esperto di computer?»
«Si.»
Nick, con occhio indagatore, disse «Allora, signor Jordan, sbloccherà questo cellulare, lo può fare?»
«Si, ma ci vorrà tempo.»
T'Challa aggiunse «Se può esserle utile, signor Jordan, mia sorella può aiutarla.»
Prima che Owen potesse replicare Shuri, tutta contenta, disse «Grande! Mi piace aiutare gli uomini bianchi.»
Owen la guardò «Uomini bianchi! Guarda che non siamo nel Far West con cowboy e indiani.»
«Bé, per me sei un uomo bianco.»
T'Challa esclamò «Shuri!»
«Scusa! Scusa!»
Nick ridacchiò «Bé, signori, finché il cellulare non sarà sbloccato non possiamo scoprire altro quindi direi di concludere questa riunione e di riprenderla quando il signor Jordan avrà finito.»
Loro annuirono e poi Nick continuò «So che molti di voi si chiedono perché ho portato qui Allison ed Iris non conoscendole pienamente, ma questa decisione è ben valutata. Erano agenti dello S.H.I.E.L.D. di cui mi fido ciecamente tutt'ora e saranno un aggiunta proficua per questa squadra.»
Steve, fissando Iris, rispose «Il loro aiuto è ben accetto, in questa missione ci vuole tutto l'aiuto possibile.»
«Ne sono contento, spero che le integriate nella squadra...»
«Certamente.»
T'Challa si alzò e disse «Essendo la riunione conclusa, per il momento devo tornare alle questioni che richiedono la mia attenzione. Shuri conduci il signor Jordan al tuo laboratorio e iniziate il lavoro...» fissando me e mia sorella continuò «Vi farò potare i bagagli nelle vostre stanze.»
Io feci un lieve inchino «Grazie maestà, io ed Iris le siamo grati per la sua gentilezza.»
Mi sorrise «Di nulla, siete miei ospiti e voglio rendere questo soggiorno gradevole» poi con Okoye e Fury se ne andò seguito poi da Shuri e Owen.
Dopo qualche secondo di silenzio Iris disse «Dovremmo metterci in cerchio e confidarci dei segreti oscuri?»
Ridacchiammo e Steve disse «Mi mancava la tua simpatia Iris.»
A quelle parole lei arrossì e Natasha aggiunse «Sai, dopo il tuo declino Rogers era un po' abbattuto.»
A quelle parole Steve arrossì ed esclamò «Nat!»
«È la verità! Io e Sam non sapevamo più che fare!» il quartetto si mise a ridere tranne io e Bucky, che era in disparte a guardare la scena con un lieve sorriso a incorniciare il suo bel viso.

Operazione J.E.R.I.C.H.ODove le storie prendono vita. Scoprilo ora