VIII

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MENZOGNE


Dovevo pensare.
Dovevo stare sola e cercare di assimilare ogni informazione con calma.

Mandai via Iron, che per fortuna non fece domande, e rimasi nel più assoluto silenzio.

Adesso sono appoggiata contro la porta e il mal di testa non decide di andarsene,
Cosa pensi di fare adesso?
-Dannazione non lo so!!- Urlo tirando un pugno alla porta che si frantuma in mille pezzi,
Rimango pietrificata e osservo la porta disintegrata,
da dove é uscita tutta questa forza?
Sarà per i miei 'poteri' da demone?
In meno di un secondo le guardie sono davanti alla mia porta che controllano cosa sia successo,
-Sta bene, mia signora?- Dice una guardia
Mia signora?
Che eleganza
-Si tutto bene, ma puoi chiamarmi Lilith- dico uscendo dalla camera.
Ogni guardia ha una postura impeccabile, ma una colpisce la mia attenzione perché essa non si degna nemmeno di guardami negli occhi, sta distante, tremante, a capo chino.
Mi avvicino e busso piano con il pugno nel suo elmetto,
Alza la testa , ma senza guardami
-Si sente bene?- Domando ghignando
-Si, mia signora- dice cercando di nascondere l'agitazione
Il suo sangue circola molto veloce e il suo cuore batte molto forte, segno che sta mentendo.
-Non mi piace quando mi mentono.- Pronuncio molto lentamente avvicinandomi alla guardia,
Tutti si irrigidiscono e ogni cuore in quel corridoio batte all'impazzata,
La guardia deglutisce rumorosamente e finalmente alza lo sguardo spaventato verso i miei occhi gelidi.
- ti domando di nuovo: si sente bene?- Dico alterata
Sembra non rispondere,  ma poi sputa il rospo
-Malik vuole vederla fuori dall'inferno tra un ora- dice tutto d'un fiato
-Grazie- dico allontanandomi da lui,
Rilascia un sospiro di sollievo e ritorna nella sua posizione
-Mia signora le serve altro?- Dice una guardia
-No grazie, ma a voi servirà una guardia nuova-
mi avvicino velocemente alle spalle della guardia che mi ha comunicato la notizia di Malik, mi avvicino al suo orecchio e con un sorriso trionfante sussurro
- spero che tu ti sia divertito-
    Con un solo gesto spezzo l'osso del collo della guardia sudata per l'agitazione tranciando quel silenzio con un preciso e singolo rumore di ossa massacrate.
Il suo corpo cade a terra, i suoi occhi rimangono aperti guardando un punto indefinito in alto e lentamente la sua pelle diventa spenta senza un vero e proprio colore
Prendo per il colletto la guardia priva di vita e la trascino dietro di me lungo gli infiniti corridoi pieni di stanze,  lasciando le guardie immobili dietro di me.

Spalanco le porte della sala del trono e lancio il cadavere al centro del pavimento
-Iron!!!- Urlo adirata lasciando che la mia voce rimbomba in tutto quel silenzio,
Aspetto qualche minuto, ma  Iron non vuole uscire allo scoperto,
Prendo per il colletto una guardia che si trova alle mie spalle e la inginocchio di fronte a me,
Con uno scatto della mano faccio fuoriuscire delle unghie nere molto affilate e le punto al collo della vittima,
Essa preferisce tacere e non ribellarsi, sa che sarebbe completamente inutile.
-Iron!!-;Urlo di nuovo
-Ti do tre secondi per uscire fuori e venire qui, adesso! Altrimenti un sacco di guardie moriranno-urlo
-Eccomi- dice Iron alle mie spalle
Ma che cavolo?
-Finalmente- dico guardando di fronte a me sussurrando
-Cosa devi dirmi?- Domanda ingenuo
-Mi hai tenuto nascosto il fatto che Malik vuole vedermi!- Lo guardo in malo modo spingendo via la guardia e lasciandola scappare
-Dovevo- sospira
-Credevi che non ti avrei scoperto? É la mia vita e decido io cosa fare!- Mi avvicino bruscamente
-Hai ragione,  ma io non ti proteggerò - dice calmo
-non mi interessa so cavarmela da sola- dico mentre mi dirigo verso i tunnel per uscire dall'inferno.

Sorpasso i cancelli ed eccolo li.  Malik.
Seduto a gambe incrociate che gioca con degli stupidissimi fili d'erba, é cosi innocente,
Non sembra un essere capace di uccidere.
Non si accorge di me così imito la sua posizione di fronte a lui,
-ciao angelo che cerca di uccidermi- dico ridendo
Alza la testa e mi guarda indifferente,  ma il suo cuore batte molto forte,
Perché?
-ciao volevo parlarti- dice abbassando lo sguardo
-Lo avevo intuito- dico ovvia
-Lo dirò molto direttamente: non riesco ad ucciderti- dice frustrato
-Perché?- Dico ridacchiando per per prendermi gioco di lui
-Non lo so- dice guardandomi negli occhi
-Vuoi fare un gioco?- Domando
-Che tipo di gioco?- Dice innocente
-Io sto immobile,  estrai la tua arma benedetta e me la punti al collo- dico con calma
Sento il suo cuore aumentare il suo battito agitato
Ma che gli prende?
-Ok- risponde semplicemente con un ghigno

POV'S MALIK
Finalmente é arrivata la mia occasione, fingere a funzionato.
Dopo tutto con i pazzi come ti devi comportare? Da pazzo.
Tiro fuori il mio pugnale benedetto che può uccidere solo un demone e lo rigiro tra le mani.
Con uno scatto mi posiziono dietro di lei e punto l'arma al suo collo e ridacchio
-Finalmente ci sei cascata, ultime parole?- Dico crudele
-Ops ci sono cascata,  che peccato vorrà dire che morirò-dice ridendo, ma mentre pronuncia quelle parole una lieve aurea nera la avvolge e una risata maligna fuori esce dalla sua gola
-Hai finito con le tue nuove scenate da demone?- Domando sbuffando
-No- dice,
con uno scatto esce dalle mie braccia e per una frazione di secondo sento del vuoto dentro di me.
Prova a colpirmi ma la blocco afferrandola per le braccia
-Dilettante- pronuncio lentamente sorridendo
-Pennuto- sussura mentre del liquido rosso fuori esce dal mio braccio, facendomi digrignare i denti per il dolore
Lei ride di gusto ,
mi spinge e un altro taglio compare sulla coscia e un altro nell'addome.
Le unghie di un demone sono letali per un angelo, un solo taglio può paralizzarti per un tempo indeterminato e lei mi ha procurato più di un taglio.
Prima che possa ricolpirmi la spingo a terra perforandogli i palmi delle mani sopra la testa con pugnale benedetto,
-I tuoi poteri sono annullati- sussurro accorgendomi solo adesso di essere caduto sopra di lei.
-Lo so, infatti non riesco a muovermi,  ma anche tu dovresti essere fuori gioco, perché il mio veleno dovrebbe averti immobilizzato- dice con un ghigno ad un centimetro dal mio viso.
Nel suo volto é dipita una leggera smorfia per il dolore alle mani perforate, ma dallo sguardo che abbiamo assunto entrambi abbiamo capito che siamo bloccati a un centimetro di distanza per un tempo indefinito.

Spazio autrice

Be, Lilith sta imparando a combattere e Malik potrebbe provare qualcosa per lei.
Ma questo lo scoprirete piu avanti.
By @stregattodark

The Heir Of The DevilDove le storie prendono vita. Scoprilo ora