IV

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VERITÀ

-Pretendo delle risposte-dico fredda seduta sul bordo del letto.

-Vogliamo tutti delle risposte- dice Malik sorridendo beffardo
-Sei antipatico- sbuffo incrociando le braccia al petto,
-Solo con te- dice lui ghignando
Alzo gli occhi al cielo e sbuffo.
Mi trovo qui da due giorni, in questa stanza dove regna il silenzio e l'unica persona che ho visto é stato Malik, mi ha portato del cibo e un Martini perché secondo il suo parere essere ubriaca avrebbe fatto passare il tempo piu velocemente.
Idiota.
-Mi serve delle risposte- dico ripetendo di nuovo
-Va bene, va bene, ti concedo 5 domande non di più- dice apatico lasciandosi andare disteso sul letto
-Ok, perché mi odi?-Dico divertita
-Io non ti odio, cerco solo di non stabilire contatto con te, perché sei un mostro- dice fissando davanti a se.
Sentire queste parole mi provoca uno strano stato d'animo,
lo stomaco mi si é leggermente annodato e un senso di angoscia mi ha leggermente colpito.
Perché?
Lascio perdere quel sentimento e continuo.
-Chi sei?-Chiedo curiosa di svelare tutto quel mistero
-Sei sicura di volerlo sapere? Annienterò tutto quello in cui credi- dice mettendosi seduto nella mia stessa posizione
-Si sicura- dico tranquilla.
-Ok... sono un angelo- dice guardandomi negli occhi
Scoppio a ridere davanti a lui, rido talmente tanto che credo che un polmone si sia appena suicidato,
-Dai, non scherzare, chi sei?- Dico sorridendo
-Te l' ho detto, sono un angelo- ripete serio Malik
-Se come no, hai una prova che lo sei?- Domando incredula
Si alza dal letto e si dirige verso le finestre dalla quale esce solo qualche spiraglio di luce,
Si sfila la maglietta e la lancia sul letto.
Il suo corpo sembra sia stato scolpito da Dio in persona e la carnagione chiara fa risaltare i suoi capelli corvini.
Nella schiena intravedo qualcosa al livello delle scapole, ma la luce soffusa non mi permette di vedere bene,
Si gira verso di me fa un sorriso impercettibile e mi guarda negli occhi, poi chiude gli occhi e fa un respiro profondo.
Improvvisamente una luce abbagliante illumina la stanza constringendomi a socchiudere gli occhi e girare la testa dall'altro lato,
lentamente il bagliore diminuisce fino a essere solo un leggero alone di luce bianca.
Mi giro lentamente, ma quello che vedo mi fa tremare le gambe.
Schiudo la bocca stupita e strizzo gli occhi più volte per realizzare che quello che vedo è reale.
É reale.

Mi avvicino lentamente a Malik e osservo le sue grandi, pure e bianche ali che sono contornate da un leggero bagliore chiaro.
Intorno a me sembra tutto calmo; e per un attimo mi è sembrato che tutto quel peso che mi porto a presso fosse sparito.

Lui osserva ogni mio movimento e ogni mia espressione con attenzione.
Gli giro intorno e osservo la schiena,
Guardo i muscoli tesi,
le radici delle ali,
Osservo alcune cicatrici che ha sulla schiena.
Come può esistere tanta bellezza?
É un angelo...
Mi avvicino di più al suo corpo troppo perfetto e allungo una mano,
Gli sfioro un'ala che al mio tocco vibra leggermente, scendo giù lentamente fino alle scapole e scendo ancora lungo la schiena sfiorando con le dita la sua pelle ormai diventata piena di brividi.

Si gira improvvisamente e fa sparire le ali facendo tornare quel peso nel mio petto,
-Non toccarmi mai più- urla adirato e
va via sbattendo la porta, lasciandomi sola in mezzo alla stanza; e Una sensazione strana mi comprime lo stomaco.
Sono di nuovo sola.
Ecco cosa succede se abbassi la guardia.
Vieni ferito.
Sono stanca di stare qui.
Sento la rabbia passare per ogni nervo del mio corpo.
Afferro la lampada e la lancio contro il muro che si frantuma in mille pezzi, mi avvicino alla porta e inizio a tirare pugni urlando,
mi fermo solo quando vedo la porta macchiarsi di un rosso intenso.
Osservo il vuoto di fronte a me,
le gambe mi cedono e cado in ginocchio sul pavimento.
Ma Lilith perché reagisci cosi?
Esci da quì.

Perdo il controllo tiro un calcio alla porta che si spalanca provocando un rumore forte, non so nemmeno dove sto andando o cosa ci sia intorno a me voglio solo uscire da quì,
Vedo la porta di ingresso la spalanco e esco fuori correndo.
Corro veloce con la rabbia in circolo,
mi fermo non appena sento che i polmoni mi stanno abbandonando.
Prendo un grande respiro di aria fresca e chiudo gli occhi.
Tiro fuori una sigaretta provo ad accenderla ma l'accendino ha deciso di non funzionare.
Digrigno i denti e sfuffo.
Ottimo.
In una frazione di secondo qualcuno mi accende la sigaretta,
Mi giro e un volto familiare mi sorride.
-Ciao Lilith- dice il ragazzo dai capelli quasi bianchi e gli occhi rossi..
Ok... questo è davvero strano.
-scusa ci conosciamo?- dico acida
-non sei cambiata per nulla- dice lui girandomi intorno e sorridendo
Ha un sguardo glaciale ed é inquietante.
-senti tu.. tipo strano stammi lontano ok? Ho passato dei giorni da incubo, non voglio altri problemi tra i piedi- dico avvicinandomi sempre di più a lui turbata.
-sei ancora meglio di quanto ricordavo, sei più crudele e mi piace da morire e sei eccitante- dice divertito mordendosi il labbro.
-ok, ora mi hai stancato- dico prendendolo per il collo e sollevandolo da terra.
E tutta questa forza da dove ti viene?
-mi piace, ma guardami bene non ti ricordo nessuno?- dice ridendo con voce soffocata
Lo osservo, studio ogni suo aspetto, ma quei capelli così innaturali li ho gia visti.
Improvvisamente ricordo.
Iron.
Lascio la presa e sorrido.
Tossisce e poi di rimando sorride anche lui.
-Iron- dico sorridendo
Fa un inchino e una giravolta su se stesso -in persona-

Spazio autrice
Un angelo?
Iron?
Perché é stata rapita?
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stregattodark

The Heir Of The DevilDove le storie prendono vita. Scoprilo ora