XI

16 3 0
                                    

UN ANGELO ALL'INFERNO


Buio.
Non vedo niente.
Non sento niente, solo silenzio.

POV'S MALIK
Ho perso le forze.
Non mi aspettavo che Lilith mi aiutasse, la credevo una creatura senza cuore, invece forse un cuore cel'ha.
Vorrei credere che almeno in una parte di lei ci sia del buono o dell'amore e avere la speranza che tiri fuori quel lato di se stessa un giorno,
ma se cosi fosse perché dovrei ucciderla?...
Ma potrei sbagliarmi e così potrei ucciderla una volta per tutte.
L'unico modo per scoprirlo è conoscerla meglio.
C'è qualcosa in lei che mi attrae,
qualcosa mi dice di soffermarmi di più sul suo modo di pensare e sul suo carattere.
Lei è spietata,
misteriosa,
non si sa mai quello che gli ronza per la testa e il suo umore è continuamente messo alla prova,
ma nonostante il mio corpo mi dica di correre il più lontano possibile una parte di me mi dice di restare e di scoprire chi sia davvero Lilith.

Un urlo mi riscuote dai miei pensieri.
Lilith sta urlando a perdifiato nel bagno e dalla camera sento molti oggetti cadere a terra e frantumarsi.
Il panico mi assale, non deve accadergli nulla altrimenti non avrò mai le mie risposte.
Improvvisamente tutto tace. Niente urla niente oggetti che si frantumano.
Utilizzo le poche forze che ho riacquistato per ascoltare il suo respiro al di là della porta, ma sento solo un respiro lento e soffocato.
Mi dirigo zoppicando verso la porta e tremando abbasso la maniglia aprendo la porta molto lentamente, ma mi blocco non appena scorgo la pallida figura di Lilith.
Davanti hai miei occhi si rivela una scena raccapricciante.
Lilith è stesa a terra inerme, nuda e rannicchiata su se stessa,
è ricoperta di sangue e la vasca è stracolma di quel liquido rosso denso.
Dalle sue scapole si intravedono due profonde ferite verticali dalle quali esce litri e litri di sangue,
Mi avvicino a lei per ascoltare meglio il battito lento del suo cuore, dopodiché prendo un asciugamano e premo sopra le ferite per arrestare l'emorragia.
- Lilith svegliati- sussurro scuotendola, ma Lilith tace e non muove un muscolo.
Devo chiamare qualcuno devo salvarla.

-Iron!!!- urlo per farmi sentire lungo quei corridoi tetri del palazzo reale dell'inferno,
Iron spalanca velocemente la porta e si ferma sulla soglia della camera non appena mi vede.
-Malik? Cosa ci fai qui? - domanda calmo a braccia conserte,
- Iron , so che sono l'ultima persona che vorresti vedere, ma Lilith respira a malapena! È stesa a terra in bagno...- dico preoccupato
Iron mi fissa negli occhi,
il tempo sembra rallentare e i suoi occhi non rilasciano nessuna emozione,
ma dopo quegli interminabili secondi mi spinge per correre verso Lilith.
Lo seguo zoppicante mentre ascolto i passi pensati di Iron.

POV'S IRON
Sta succedendo ciò che temevo di più.
Lei sarà in grado di reggere ciò a cui sta per andare in contro?
Spalanco la porta del bagno e mi precipito sul il corpo inerme di Lilith.
Osservo il suo viso più pallido del solito e cerco con un asciugamano di coprire il suo corpo ricoperto di sangue.
La prendo in braccio e adagio il suo corpo sul letto cercando di non toccare le scapole,
Malik rimane dietro di me,in silenzio, a guardare la scena.
- Sei felice adesso?- dico amareggiato dando ancora le spalle a Malik,
- Cosa?...di cosa dovrei essere felice?- ribatte stranito dalla mia reazione,
Mi giro velocemente nella sua direzione:
- Tu...tu la volevi morta! O mi sbaglio?! State giocando con il fuoco Tu e i tuoi stupidi Angeli!!- ringhio prendendolo per il
collo...
- Sparisci prima che la tua carotide venga esportata dal tuo perfetto e delicato collo da pennuto- sibilo al suo orecchio
- No- sento dire con tono freddo e distaccato
- Cosa hai detto?- ripeto irritato
-Ho detto No- dice Malik con un filo di voce
Lascio la presa dal suo collo e lo guardo esterrefatto,
- Sappiamo entrambi che io ti servo, perché senza il mio sangue la trasformazione non si completerà , di conseguenza l'inferno resterà per l'eternità senza Sovrano- continua serio guardandomi negli occhi
- Lilith rischierà di morire se beve il mio sangue, ma se non lo fa lei rimarrà in questo coma per tutta la sua esistenza, quindi mio caro Iron chi è il pazzo che vorrebbe un sovrano in coma?- dice a braccia conserte davanti alla luce pallida del camino
- tuttavia..- continua Malik - io non gli darò il mio sangue, altrimenti tutti gli sforzi che abbiamo fatto per uccidere Lucifero andrebbero persi...non credi? L'inferno rimarrà senza Sovrano! Rimarrà per sempre senza una guida!- conclude Malik prima di uscire dalla stanza.
Immediatamente mi accorgo del piccolo errore che ha commesso,
Lo fisso negli occhi non nascondendo il sadismo che sprigiono
- i tuoi poteri all'inferno sono deboli, devi stare più attento la prossima volta... Guardie!!- sorrido soddisfatto mentre osservo Malik immobilizzato dalle guardie,
- se non mi darai tu il tuo sangue vorrà dire che me lo prenderò con la forza- sussurro davanti al suo viso contratto dall'odio verso di me.
- Rinchiudetelo nelle prigioni- dico voltandogli le spalle per tornare da Lilith.

Spazio autrice

Capitolo un po' corto,
ma il prossimo capitolo segnerà un punto di svolta.
Spero vi sia piaciuto!
stregattodark

The Heir Of The DevilDove le storie prendono vita. Scoprilo ora