The Heir Of The Devil

XIV

Rimango sbigottita dalle parole di Lucifero.
Io sarò Regina degli inferi?
Nonostante questo mi renda enormemente felice ho anche paura di non essere all'altezza dell'incarico.
- Lucifero, ma perché io?- domando dopo un tempo interminabile di silenzio
- Ho sempre disprezzato il genere umano, ma non avevo altra scelta, al momento della mia morte pezzi della mia anima si insidiarono dentro l'anima di alcuni umani,
uno di questi frammenti ha colpito te ,ma al tempo eri solo una neonata,
i tuoi capelli cambiarono e anche il colore dei tuoi occhi.- rispose
- ...e gli altri umani dove sono?- domando.
Rimane in silenzio.
-Dimmelo!- esigo irata
- no- dice freddo mentre incrocia le braccia al petto
Sto per replicare ma un odore forte mi distrae, annuso meglio l'aria.
Sangue.
- lo senti anche tu?- domando a Lucifero
- si - mi dice con un ghigno
- tu lo sai cosa sta succedendo?- domando anche se so la sua risposta,
- si- replica fiero
- Non è odore di sangue umano, quello umano è più amaro...
Sangue di angelo.- dico con voce roca provocata dal desiderio di bere quel sangue.
Prendo un bel respiro per sentirlo meglio.
I miei occhi si tingono di nero, le piccole corna spuntano dalla mia testa e i canini escono allo scoperto.
- ma questo odore è il sangue di Malik- dico

Non farò del male a Malik.

Mi ritiro nell'angolo della stanza e trattengo il desiderio che lentamente accresce in me,
- Cosa stai facendo?!!- si innervosisce Lucifero
- non voglio fare del male a Malik- rispondo digrignando i denti
- per quale motivo? Se bevi quel sangue inizierai la tua trasformazione completa e potrai diventare sovrana. - dice alterato
- se lo bevo riuscirò a fermarmi? Non voglio ucciderlo- domando cercando di apparire fredda
- perché per caso ti importa di un insulso angelo come lui?- domanda
Rimango in silenzio nel mio angolo.

-... Ti potrai fermare ma solo se avrai molta forza di volontà-

POV'S MALIK
Il mio corpo è immobile, riesco solamente a spostare lo sguardo da una parte all'altra.
io e Lilith ci troviamo proprio uno accanto a all'altro, ma noto solo dopo pochi minuti che il sangue il quale  fuori esce dal mio collo a sporcato la guancia e gran parte dei capelli di Lilith.
Non deve bere il mio sangue.
Sposto lo sguardo, osservo insistentemente mio fratello Gabriele e Iron.
Iron è ridotto male: è lento e zoppicante, sanguina della testa e dal petto,
mentre mio fratello sanguina solamente dalla spalla destra.
-Iron, tu non molli mai? - dice mio fratello
- Perché dovrei? Ci avete cacciato dal paradiso, pensavate di averci distrutto, ma noi ci siamo fatti forza e ci avete fortificati- urla Iron consapevole che la sua morte è vicina,
-fortificati?...guardarti intorno sono tutti feriti mortalmente...- replica Gabriele calmo,
Iron rimane in silenzio e scaglia stanco e arrabbiato il suo ultimo attacco che mio fratello para buttandolo a terra e puntando la spada benedetta alla sua gola
- Ultime parole fratello?- domanda Gabriele versando una lacrima addolorato dallo assassinare il proprio Fratello.

POV'S LILITH
- svegliati adesso! Devi bere quel sangue o sarà troppo tardi...- urla irato Lucifero

Spalanco gli occhi ritrovandomi di nuovo all'inferno,
giro la testa sulla scena raccapricciante che si trova nella sala del mio trono e guardo Malik che si trova immobile accanto a me, si accorge che sono sveglia e vedo il terrore che persiste nel suo sguardo.
Gli accarezzo la guancia dispiaciuta, ma la mia natura prevale facendo diventare la mia espressione  sadica e gelida,
spuntano le corna,  gli occhi si inneriscono e finalmente addento il collo di quel'angelo, i miei canini perforano la sua carne e il suo sangue scivola veloce nella mia gola,
Il sapore è dolce e afrodisiaco, semplicemente divino.
Mi stacco dal suo collo, ma è privo di sensi. Immobile.
Sono sporca di sangue e i miei occhi da neri sono diventati di un rosso scuro.
Mi alzo in piedi molto lentamente: mi guardo le mani gocciolanti di sangue alle quali sono spuntate delle unghie nere e lunghe che potrebbero tranciare qualsiasi cosa,
i miei capelli rosso mogano si sono allungati, ma apparte questo non trovo altre differenze    rispetto a prima.
Gabriele e Iron sembrano come bloccati, mi fissano.
Iron è steso a terra con la spada di Gabriele puntata alla gola e intorno a me la mia gente è stesa a terra ferita,
Mi guardano tutti, anche coloro che hanno la minima forza per farlo, aspettando un qualche segno,
Io riguardo tutti uno a uno, poi mi pulisco le mani sporche di sangue al vestito bianco come se niente fosse e inizio a camminare lentamente al centro della sala del trono,
Ma una sensazione strana inizia a farsi strada dentro il mio corpo, mi fermo di colpo in mezzo alla navata centrale e sento un potere accrescere in me,
Gabriele mi guarda allontanando la spada da Iron, mi fissa come se attendesse un momento preciso,
Iron mi guarda e inizia a sorridere malignamente
-Lilith...-  dice sussurrando, ma nel suo sguardo noto anche un punta di paura o tristezza
Perché?

- ragazzina i tuoi amici non ti hanno detto che c'è una probabilitt di morte bevendo il sangue di angelo? ...Vero Iron?- dice Gabriele
Iron si blocca,
Rimane in silenzio.

-Iron è vero?- domando
-...si- risponde
Mi tocco il petto sentendo un peso dentro esso, proprio all'altezza del cuore: delusione.

-Lilith... calma- dice Iron sottovoce guardando quello che sta accadendo intorno a me: un aurea nera come il petrolio mi circonda e la sala del trono ha iniziato a tremare
-stai zitto Iron! Per te è più importante la Corona che la tua amica...alla fine allora non sei tanto diverso da Dio e da questi stupidi angeli- rispondo calma e gelida anche se dentro sto marcendo
-ragazzina, come ti permetti? Siamo superiori a te!- risponde Gabriele fiero del suo rango.
Allungo la mano verso la sua direzione e da essa fuori esce un' onda d'urto che  lo scaraventa contro una colonna, rimane li a fissarmi non terrorizzato ma curioso.
Iron rimane in silenzio da una parte, sto per andare verso di lui, ma un dolore atroce mi colpisce le scapole,
urlo,
mi dimeno
E litri di sangue fuori escono dalla mia schiena,
Mi tocco la parte lacerata grattando la pelle con le unghie.
Urlo, tutta la sala trema.
Malik spalanca gli occhi.