TENTAZIONI
LILITH POV'S
-La tua presenza sta iniziando a darmi molto fastidio- dico alzando gli occhi al cielo: l'unica parte di me, insieme alla bocca, che riesco ancora a muovere.-Se ti do fastidio vattene- ribatte Malik ridacchiando
-Ah, no aspetta, non puoi- aggiunge assumendo un espressione seria, ricordandomi che siamo immobilizzati uno sopra l'altro con i nostri nasi ad un centimetro di distanza,
-Come sei simpatico pennuto..- dico con una nota di sarcasmo,
-É tutta colpa tua, se solo tu ti fossi lasciata uccidere senza provocare danni adesso io sarei in paradiso a ridere e scherzare con i miei fratelli, sarei a svolgere i miei compiti in quanto custode dell'inferno , invece sono immobilizzato sopra uno stupido demone che dovrebbe essere già morto.-
Mi aspettavo queste parole da lui, ma sentirle dire con tanto odio provoca in me una reazione strana,
sento un dolore all'altezza dello stomaco che vorrei mandare via, ma non ne sono capace.
-Perché devi uccidermi? Ci sono mille demoni dentro l'inferno perché proprio io?- Dico inespressiva
-Perché tu sei il peggiore, il più pericoloso e devo eliminarti- dice determinato,
Il mio volto si illumina alla frase "sei il più pericoloso" e improvvisamente mi sento parte di qualcosa, qualcosa di Grande.
-E perché sono quello più pericoloso? Cosa ho di diverso?- Chiedo approfittando della situazione per acquistare più informazioni possibili.-Non te lo dirò perché non sta me dirlo- dice guardandomi diritto negli occhi.
Dopo minuti di silenzio io decido di parlare,
- E...hai detto che tu sei il custode dell'inferno ed é strano che un angelo come te si occupi della tutela dell'inferno , pensavo lo facessero i demoni, di cosa ti occupi esattamente?- Dico non insistendo sull'argomento precedente,
-Il mio compito é quello di tenere lontano gli umani dai cancelli dell'inferno altrimenti, se li vedranno moriranno e la loro anima non conoscerà ne paradiso ne inferno, ma saranno solo anime destinate a vagare nel vuoto- dice fiero del suo ruolo,
ma una domanda mi balena per la testa...
Se lui si occupa di tenere lontano gli umani dall'inferno perché hanno mandato proprio lui ad uccidermi e non qualcun altro?-come sei vanitoso pennuto- dico alzando gli occhi al cielo sbuffando
-Non sono vanitoso! Mi piace il ruolo che faccio nulla di più- dice offeso
-Be, buon per te! Adesso sta zitto- dico sperando di farlo tacere
-Come ti permetti?-dice guardando le mie iridi nere e rosse con odio,
Lo guardo negli occhi sfidandolo, ma senza dire una sola parola.
Tutto questo solo per farlo innervosire.
-ripeto...come ti permetti?!- ribadisce alterato.
Prevedibile.
-Sei prevedibile-dico apatica
-Se lo dici tu demone- dice pronunciando l'ultima parola con disprezzo.Le mie mani perforate dal pugnale benedetto iniziano a colorarsi di violaceo e il dolore si fa sempre più intenso, cerco di non far notare il mio dolore rimanendo gelida, ma a lui sembra non sfuggire nulla e nemmeno a me poiché la sua faccia è contratta dal dolore all'addome squarciato dalle mie unghie.
In rigoroso silenzio mi accorgo che Malik mi guarda e sembra incuriosito da me,
mi prendo qualche attimo per osservarlo meglio anche io,
I capelli sono completamente neri tranne per qualche ciocca che presenta riflessi argentei,
La pelle chiara, labbra leggermente rosse e in fine gli occhi di colore blu come il cielo notturno, ma guardando meglio si notano dei riflessi di Bianco nell'iride.
Ci guardiamo negli occhi, ci osserviamo e ci studiamo, ma nessuno dei due vuole accennare a distogliere lo sguardo dall'altro, siamo incatenati e distratti, troppo presi dalle emozioni.
Il cuore mi batte e sembra voglia uscirmi dal petto,
cosa è questa sensazione?
Perché provo tutto ciò?
Tutto questo non mi porterà a nulla di buono...Non so quanto tempo sia trascorso,
ma un colpo molto forte mi risveglia dal mio stato di trans accorgendomi che gli occhi blu di Malik non sono più incrociati hai miei e il suo corpo non è più aderente al mio.
Per un attimo mi sento vuota.
Con la coda dell'occhio provo a cercarlo, poi il mio sguardo si blocca vedendolo a terra svenuto.
-stai bene?- giro la testa verso la provenienza della voce e osservo l'uomo che tende una mano verso di me per aiutarmi ad alzarmi.
L'uomo dimostra non più di 30 anni,
I lunghi capelli neri sono tirati indietro e
I suoi occhi gialli privi di emozione scrutano il mio corpo immobile,
il suo corpo, fasciato da uno smoking nero perfettamente stirato, è in una postura impeccabile.Non rispondo alla sua domanda, ma muovo gli occhi verso l'alto facendogli notare che le mie mani sono trafitte da un'arma benedetta,
- capisco... Tu devi essere Lilith- dice per esserne certo
- Si. È esatto- pronuncio sicura
-bene! ti chiedi sicuramente chi sono, ma adesso ci sono cose più importanti a cui pensare come ad esempio la tua ferita-
Si accovaccia accanto a me, impugna con due mani l'arma che mi sta perforando le mani e con uno scatto lo estrae,
il dolore è forte , ma sopportabile.
Improvvisamente una scarica elettrica mi percorre la spina dorsale e sento le mie energie aumentare smisuratamente,
mi sento invincibile e leggera.
Sento un leggero formicolio alle mani, che finalmente riesco a muovere, le porto davanti al volto e noto che le ferite si stanno rimarginando velocemente,
rigiro le mani più volte per realizzare quello che ho appena visto,
le metto in contro luce per accertarmi che le mie mani non siano più perforate.
Come è possibile? Cosa mi sta succedendo?
Mi metto seduta e mi volto verso l'uomo con lo sguardo di una ragazza che ha appena visto l'impossibile realizzarsi,
-come hai fatto?-
- mia cara, io non ho fatto un bel niente ho soltanto estratto l'arma- dice facendo spallucce.
Mi alzo lentamente in piedi sentendo le gambe intorpidite, ma mi riprendo velocemente.
Malik è ancora privo di sensi e non si decide a svegliarsi, mi avvicino a lui sentendomi un po' agitata...
Mi accovaccio accanto a lui e porto l'orecchio al suo petto per ascoltare il suo cuore...
Batte ancora.Rilascio un sospiro di sollievo non capendo perché io mi senta sollevata, solitamente se qualcuno muore io sono divertita invece adesso non lo desidero affatto.
Sposto lo sguardo verso la ferita all'addome e noto che sta diventando davvero brutta,
scorga sangue ovunque e il taglio sta diventando viola e giallo, ma la cosa che mi colpisce di più è l'odore del suo sangue Divino:
È pungente,
ti entra nelle vene,
ti entra in testa e ti fa impazzire.
Lo fisso mentre scorga lento dalle ferite, mi avvicino lentamente e prendo un profondo respiro che mi inebria le narici di quel succo rosso fuoco.
È questione di un attimo e i miei occhi si tingono di nero,
le piccole corna spuntano dalla mia testa e i canini si allungano...
Avanti che aspetti?
È il sangue di un angelo.Spazio autrice
So che aggiorno molto meno, ma con la scuola e impegni vari è molto difficile, mi scuso se il capitolo non è gran che, cercherò di fare del mio meglio nel prossimo.
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The Heir Of The Devil
ParanormalSiamo veramente quello che siamo? Siamo davvero le persone che crediamo di essere? Lilith se lo chiede spesso, non si sente in sintonia con la società, si sente diversa da tutto. Lei ha 17 anni e frequenta la Stuyvesant high school di New York, c...