Capitolo 16.

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Appena entro in classe trovo Giulia seduta al mio banco,quando la raggiungo mi dice: «Ciao Carmen,scusa se mi sono seduta qui.»
«No,tranquilla. Rimani pure»,sorrido.
Ho già commesso troppi errori con lei,non voglio che ricapiti.
«Ti va di pranzare insieme?» mi dice.
«Si certo,mi farebbe piacere.»
Quando la prof entra smettiamo di parlare e ascoltiamo la noiosa lezione di matematica. Non sono mai stata brava,infatti ho solo 6. Okay,molti sono felicissimi di riuscire a prendere la sufficienza in questa materia,nel mio caso però,rovina la mia media.
«Chi viene alla lavagna per risolvere questo esercizio?» chiede la prof.
Ovviamente nessuno si fa avanti,così lei chiama Claudia;non ho mai stretto amicizia con lei. È quel genere di ragazza che si crede un sacco,pensa di essere la più bella,io invece ritengo che sia stupida. Cioè,ritenersi addirittura la più bella,come se contasse solo l'aspetto esteriore per lei. È una bella ragazza,ma non è affatto intelligente. Se fossi un ragazzo,non vorrei stare con lei onestamente. Anche se,al giorno d'oggi,molti ragazzi si basano solo sull'aspetto fisico di una ragazza. Invece quello che conta è ciò che abbiamo dentro. Ormai sono tutti superficiali,quindi cosa possiamo aspettarci da un ragazzo...
Dopo la lezione di matematica ho educazione fisica. Vado con Giulia nello spogliatoio e metto la divisa da pallavolo. Quando entriamo nella palestra troviamo un'altra quinta,e noto Marco,quindi dovrebbe essere la sua classe.
Marco è un punto interrogativo per me,non ho ben inquadrato che tipo è.
«Allora ragazzi» ci richiama il prof, «dobbiamo formare due squadre. In una squadra il capitano sarà Marco,nell'altra sarà Alessio. Ragazzi,scegliete i componenti della vostra squadra.»
Inizia Alessio,e chiama un suo compagno di classe che non conosco,poi è il turno di Marco.
«Carmen» dice lui guardandomi.
Spero che sia bravo,non ho mai perso una partita di pallavolo e non voglio che accada oggi.
«Ciao splendore» mi dice quando lo raggiungo.
«Se perdiamo,darò tutta la colpa a te» gli dico dura.
«Non perderemo.»
«Spero che tu non faccia schifo a giocare.»
«Ti farò vedere le mie ottime doti,tranquilla splendore.»

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