Capitolo 22.

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Sento una macchina bussare allora saluto i miei genitori ed esco di casa.
Vedo la macchina di Giulia ed entro dentro salutandola.
«Ciao Carmen»,sorride.
Dopo due ore di ripasso con Marco sono tornata a casa per prepararmi ed andare in ospedale con Giulia.
Spero che il fratello stia bene.
Dopo 10 minuti arriviamo e chiediamo dov'è la stanza numero 56. Giulia mi ha detto che il fratello le ha scritto il numero della camera,ma ha dimenticato di dirle il piano,quindi non sappiamo dove andare.
L'odore dell'ospedale mi infastidisce e riporta a galla momenti che vorrei dimenticare. Anni fa venivo qui ogni pomeriggio,mia nonna era molto malata e l'hanno ricoverata qui.
Dopo la dimissione è passato qualche mese ma poi è morta. È una persona fondamentale per me,avevamo un bellissimo legame. Mi manca un sacco.
La signora ci dice che la camera è al secondo piano,così prendiamo l'ascensore.
«Ehi Giu,stai tranquilla» dico vedendola agitata.
«È difficile...»
«Lo so,ma so anche che tuo fratello sta bene.»
Mi sorride.
Quando arriviamo al secondo piano cerchiamo la camera e dopo qualche minuto la troviamo. Per fortuna è orario di visite,sennò avremmo dovuto aspettare nella sala d'attesa.
Entriamo e Luca si gira verso la nostra direzione.
«Ciao ragazze» dice.
«Fratellone!» esclama Giulia andando ad abbracciarlo.
«Ciao Luca» sorrido, «come stai?»
«Io per fortuna sto bene,non ho nulla di che ma vogliono tenermi sotto controllo» risponde.
«Ma come è successo l'incidente?»
«Eravamo in macchina e un camion...»
«Cosa?Eravate?» lo interrompe Giulia.
«Si,non ero da solo. Non siete andate a trovare anche Filippo? Sta nella stanza accanto» ci dice.
Appena sento il suo nome spalanco gli occhi e inizia a girarmi leggermente la testa.
«Filippo?!» domando.

La Nostra Complicità || IrarmenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora