Capitolo 29.

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Dopo aver messo i costumi abbiamo raggiunto la spiaggia,per fortuna non c'è nessuno.
Ci sediamo a terra ed osserviamo il mare,con il sottofondo delle onde.
«Amo il mare» dice lui.
«Anche io...rifletto molto.»
«Non sempre fa bene riflettere» ribatte.
«Dipende da cosa stai pensando.»
A me riflettere fa bene la maggior parte delle volte.
«Se rifletti o chiarisci le idee,o te le incasini ancora di più» dice dopo un po'.
«Si,hai ragione.»
«Ti va di fare un bagno?» domanda.
«Certo» rispondo.
Togliamo i vestiti e andiamo in acqua,appena siamo vicini alla riva Filippo mi spinge e cado in acqua.
«Cretino!» lo rimprovero.
Scoppia a ridere e mi schizza,così prendo il suo braccio e lo spingo in acqua.
Ci schizziamo a vicenda e ci rincorriamo.
Sto proprio bene con lui...mi rende allegra,spensierata.
Passiamo un'altra oretta così e poi decidiamo di uscire dall'acqua.
«Che freddo!» esclamo.
«Vieni qui» mi dice,aprendo le braccia.
Lo abbraccio e mi stringe forte per tenermi al caldo,anche se sa benissimo che non funzionerà dato che anche lui è bagnato. Faccio finta di nulla e ricambio la stretta.
In questo momento ci siamo solo io e lui,con il rumore delle onde.
«Grazie» dico.
«Per cosa?» mi chiede.
«Per queste ore passate insieme. Grazie mille.»
«Mi trovo bene con te,sai?» dice.
«Anche io,all'inizio non me lo aspettavo.»
«Neanche io»,ride.
Ci stacchiamo dall'abbraccio e saliamo in macchina.
«Come va il lavoro?» domanda.
«Bene bene,adoro Sofia.»
«Si,è una bambina davvero dolce. La scuola invece?»
«Devo impegnarmi molto e non sempre ho abbastanza tempo per studiare,ma cerco di fare il possibile» dico.
Chiacchieriamo un altro po' e poi arriva davanti casa mia.
«Grazie ancora Fil.»
«Grazie a te» risponde.
«Buonanotte.»
«Notte» dice baciandomi la guancia.
Scendo dalla macchina ed entro dentro casa.
Mentre faccio la doccia ripenso al pomeriggio passato con lui.
Non credevo di potermi trovare così bene con lui,e la cosa mi spaventa un po',ma staremo a vedere come andrà avanti la situazione.

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