Capitolo 23.

270 12 0
                                    

Entro nella sua stanza e lo vedo disteso sul letto con gli occhi chiusi.
Ha dei graffi in faccia,il braccio è ingessato e ha una flebo.
Vederlo così mi fa star male. Vedere le persone a cui tengo in queste condizioni mi ha soffrire. Sta male fisicamente,si vede.
Mi siedo sulla sedia accanto al letto e lo osservo. La luce che entra dalla finestra illumina il suo volto. Questa volta non vedo i suoi occhi tanto chiari quanto belli.
Questa volta lo vedo star male,ed è orribile.
Inizia ad aprire leggermente gli occhi e subito mi guarda.
All'inizio è stranito,ovviamente non si aspettava di trovarmi qui.
«Che ci fai qui?» dice a fatica.
«Non sforzarti troppo.»
«Rispondimi.»
«Ho accompagnato Giulia e il fratello mi ha detto che eri insieme a lui durante l'incidente» rispondo.
«Lui come sta?»
«Per fortuna bene,a differenza tua. Come stai?»
«Bene...»
«Come stai veramente?» chiedo.
«Non lo so. Fisicamente sto male,puoi notarlo anche tu. È successo tutto così all'improvviso...assurdo» dice.
«Vuoi che chiami un dottore?»
«No,rimani qui» mi risponde.
Fa una smorfia di dolore e lo guardo interrogativa.
«La flebo» dice, «fa un male cane. Eppure dovrei essere abituato.»
«Perché?»
«Da piccolo stavo spesso male e in ospedale mi facevano le flebo.»
Mi guardo intorno,e Fil commenta: «fa schifo questa camera!»

La Nostra Complicità || IrarmenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora