Capitolo 26.

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La cena è andata bene,mamma ha fatto un sacco di domande a Filippo per conoscerlo meglio,e lui ha risposto sempre in modo educato.
Quando parlava di qualche anno fa lo vedevo abbastanza turbato,quindi ho prontamente cambiato il discorso.
Ora io e Fil siamo in giardino,mentre mia madre sparecchia la tavola e lava i piatti.
«Tua mamma è un'ottima cuoca,sai?» dice.
«Si,ecco perché ho qualche chilo in più»,rido.
«Ma non è vero,stai bene così.»
«Grazie Fil» dico sorridendo.
«È stata davvero una bella serata» dice poi.
«Si,grazie per essere venuto» dico, «mamma,per qualche ragione,ci teneva a conoscerti.»
«Vi assomigliate.»
«Non è vero,siamo molto diverse» ribatto.
«Ti sbagli» dice, «avete lo stesso taglio degli occhi e lo stesso sorriso.»
Rimango un po' perplessa,tutti dicono che io e mia madre siamo diverse e sinceramente lo credevo anche io.
«Non impressionarti,sono un ottimo osservatore»,ride.
«Lo sei sempre?»
«Cosa?» risponde.
«Un ottimo osservatore.»
«Dipende.»
«Da cosa?» domando.
«Da tante cose.»
Guardo il cielo,le stelle sono numerose questa sera...che spettacolo.
«Quando ero piccolo mia madre mi faceva vedere ogni sera il cielo stellato prima di andare a dormire» dice con la testa rivolta al cielo.
«Io lo faccio spesso da ormai due anni. Mi rilassa.»
«A me invece fa riflettere.»
Passiamo un'altra mezz'ora a chiacchierare e ad osservare le stelle,poi Filippo dice di doversene andare e lo accompagno fino alla macchina parcheggiata qui vicino.
«Grazie ancora per stasera» mi dice.
«Figurati»,sorrido.
«Ogni tanto dovremmo uscire.» dice.
«Si certo» sorrido, «mi farebbe piacere.»
«Buonanotte Carmen»,mi bacia la guancia.
«Notte Fil.»

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