Sensi di colpa

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Tyler.

"davvero?", chiede Dylan con un misto di stupore e scetticismo.
"davvero. Le ragazze non mi guardavano neanche per sbaglio! Ero ordinario e anche un po' nerd. Non vi piacciono queste cose. Preferiti tipi sexy, fisicati, giocatori di football..".
Finisce di masticare il maki roll che teneva tra le bacchette per poi puntarmele contro.
"vorresti farmi credere che tu non giocavi a football, non hai un fisico da paura e non sei sexy?". Lo scetticismo gronda dal suo tono. "perché gli occhi li ho anch'io..".
Mi stringo nelle spalle. "giocavo a hockey".
Scoppia a ridere. "tranquillo, non ho bisogno che alzi la maglietta".
Le sorrido caustico. "sicura?".
Continua a ridere e quel suono inizia a piacermi un po' troppo.
"comunque è vero. Fino al secondo anno sono stato uno sfigato".
"e poi cos'è successo?".
"sinceramente?", chiedo senza aspettarmi una risposta. "non lo so".
Fa una risatina. "comunque mi pare davvero assurdo, io ti avrei guardato", dice con convinzione.
"mi trovi bello?", chiedo in modo sfrontato.
Tyler! Coglione! Ci provi?! Zitto! Sei fidanzato e anche lei!
I suoi occhi azzurri come il ghiaccio si perdono nei miei e ho davvero paura di cosa ci trovi all'interno.
"sotto le luci di questo posto le tue iridi sembrano verde acqua..", mormora assorta. "sono uno spettacolo..".
Mi avvicino a lei impercettibilmente, continuando a guardarla negli occhi e capisco perfettamente di essere attratto da lei in un modo viscerale.
"non guardarmi così..", borbotta distogliendo lo sguardo.
Le mie labbra si piegano in un sorrisetto. "così come?", chiedo cercando ancora i suoi occhi, ma mi evita.
"così come se volessi uccidermi", brontola.
La mia ragazza, Danielle, dice che ho uno sguardo intenso e profondo. Credo lo pensi anche Dylan.. oppure pensa solo che sono un pazzo serial killer.. me lo meriterei..
Si guarda intorno in imbarazzo e devo ammettere che è davvero bellissimal. È da quando l'ho vista sul ciglio della strada a spingere quella cazzo di macchina che lo penso. Il genere di ragazza che mi girerei a guardare. Occhi chiarissimi in netto contrasto con i capelli scuri. L'opposto di Danielle..
Si aggiusta una ciocca di capelli dietro l'orecchio e non posso fare a meno di immaginarmi ad immergerci le dita e.. Tyler! Basta, cazzo!
"e tu? Com'eri al liceo?", chiedo, ma la voce mi tradisce uscendo più bassa e strascicata. Bevo un sorso di vino ostentando indifferenza.
Mi guarda per un secondo e le sue guancie si scaldano.
Oh, cazzo.. ti prego, no. Sembra Biancaneve.. e questa come mi è uscita? Biancaneve non diventava rossa sotto lo sguardo di un maniaco pervertito fidanzato. Almeno credo..
"ero una stronza viziata", sbotta.
La sua risposta inaspettata mi stupisce e scoppio a ridere. La sfacciataggine di questa ragazza mi fa impazzire.
Alza gli occhi al cielo con un sorrisetto. "ok, detta così, suona male.. diciamo che ce l'avevo con il mondo intero".
Cerca di nascondere qualcosa in quegli occhioni dal colore tanto chiaro.
"cosa ti aveva fatto il mondo?", chiedo piano.
Fatti i cazzi tuoi, Tyler.
Troppo tardi.
Il suo sguardo si riempie di un dolore tanto profondo da farmi quasi paura.
"non ho mai visto nessuno con degli occhi così espressivi come i tuoi", mi sento dire.
Se uscissi con lei, in un paio di giorni avrei la gamma completa dei suoi pensieri, tanto da indovinarli.
"non me l'aveva mai detto nessuno", dice pensierosa. "credo che non ti guarderò mai più negli occhi".
Ridacchio. "no, devi farlo, mi piace".
Allora lo fai apposta.
Arrossisce di nuovo. "ah.. non credo di voler far sapere cosa provo ancora prima di dirlo..".
"è affascinante".
Porca puttana. Non ho ancora finito di fare il coglione?
No.
Mi guarda inarcando un sopracciglio. "e la tua ragazza?", chiede come a volermi sfidare.
Le mie labbra si piegano in un sorriso arrogante. "cosa?".
Scuote la testa. "niente, lascia stare".
"non dirmi che sei una di quelle persone che prima lanciano il sasso e poi nascondono la mano..".
Le sue labbra carnose e rosse si piegano in un sorrisetto malizioso. "nah.. di solito dico tutto quello che mi passa per la testa.. o quasi".
"perché quasi?", chiedo incuriosito di sapere cosa passa per quella bella testolina mora.
Inarca le sopracciglia assorta. "perché non voglio risultare offensiva.. la sincerità a volte da fastidio".
"mi piacciono le persone sincere. È molto meglio una brutta verità che una bella bugia..".
"si, concordo con te".
Beve un sorso di vino per poi farmi un cenno con il calice.
"sono davvero curiosa. Dimmi di te e la tua ragazza.. come vi siete conosciuti e tutte quelle cosine carine".
Nella sua voce sento una sottile vena di.. come dire.. presa per il culo. .
"tengo molto alla mia ragazza", esordisco.
Inarca le sopracciglia stupita facendo una risatina.
"wow", commenta. "da quanto state insieme?".
"11 mesi", rispondo orgoglioso.
Ridacchia. "caspita! Contate ancora i mesi!".
Il suo tono di scherno nasconde qualcosa, una sorta di malinconia.
"a cosa pensi?".
Mi guarda dritto negli occhi, i suoi impassibili. "penso che 'e vissero per sempre felici e contenti', sia una stronzata senza pari".
E ancora una volta mi sorprende. Io credo in un finale felice? Non saprei.
"dimmi di te. Da quanto state insieme tu e il tuo ragazzo?".
Il suo sorriso vacilla. "5 anni".
"è un sacco di tempo", borbotto.
Annuisce. "lo è. Come vi siete conosciuti?".
Non vuole parlare di sé e del.. fidanzato. Decido di assecondarla.
"in una caffetteria". Mi stringo nelle spalle. "ognuno aspettava la sua ordinazione e ci siamo messi a parlare. Dopo un paio di settimane le ho chiesto di uscire. Fine"
Si morde il labbro per cercare di non sorridere. "eccitante".
"mi stai prendendo in giro", la ammonisco.
"ma no", mormora con un mezzo sorriso. "o meglio, si, ti prendevo in giro, ma non come pensi tu! Ho reagito come avresti voluto!".
Contorto come ragionamento..
Mi scappa una risata. "mi stavi prendendo in giro".
"ma non mi permetterei mai!".
"non te l'ha mai detto nessuno che è maleducazione?".
Sorride dolcemente. E quando lo fa.. be, si illumina tutta. È stupenda.
"certo che si, ma tendenzialmente non seguo le regole e poi non dirmi che te la sei presa, Tyler, perché non ci credo, hai capito benissimo ciò che volevo dire. Non sono nessuno per giudicare".
Spingo in fuori il labbro inferiore mettendo il broncio. "e invece si".
Fa una smorfia divertita. "oh, povero, piccolo Tyler, vuoi il lecca-lecca?".
Di quale lecca-lecca parli, piccola? Potrei volerlo.. anche subito..
Inarco un sopracciglio. "non posso risponderti".
Se non fossi fidanzato l'avrei.. basta. Ora basta. Non pensare a quanto è sexy! Non farlo!
I suoi occhi brillano di malizia.
"ah no? Per la fidanzatina?", chiede con un tono suadente.
Mi sporgo pericolosamente verso il suo viso e lei non si sposta.
"attenta, Dylan", la ammonisco. "certi comportamenti potrebbero avere delle conseguenze".
Gli sfugge un piccolo sospiro. Si avvicina fino ad arrivare a pochi centimetri dalla mia bocca e il suo respiro mi finisce dritto tra le labbra.
Porca puttana. Sono rovinato.
"io non ho paura", sussurra. "e tu?".
Sto morendo dalla voglia di toccarla. Il viso, le spalle, i seni pieni, i fianchi.. non ho idea di come riesco a resistere.
"non eri una che seguiva le regole, Dylan?".
Si morde il labbro inferiore per poi rilasciarlo piano.
Oh..
"ho detto tendenzialmente".
Mi sta ribollendo il sangue. La voglio. Ora. Voglio sentire quelle labbra sulle mie.
Chiude gli occhi per un secondo e quando li riapre sono increduli, ma ancora torbidi, esattamente come i miei.
Si fa indietro di scatto senza guardarmi. "io..", borbotta quasi strozzandosi.
Non avrebbe voluto farlo, oppure non avrebbe dovuto. Io di sicuro non avrei dovuto e adesso mi sento una merda.
"senti, Tyler, mi..".
"no", la interrompo. "non dire che ti dispiace, perché sarebbe una grossa cazzata.. e lo stesso vale per me".
Sono uno stronzo? Forse si..
Si alza. "sarà meglio che vada".
Devo alzarmi proprio adesso?
Con tutta calma mi infilo la giacca di pelle e mi alzo.
"visto?", le chiedo con un sorrisetto. "alla fine hai avuto paura".
Coglione! Ma non sei in grado di startene zitto?!
Inarca le sopracciglia sopresa. "di cosa?".
"delle conseguenze".
Mi guarda in modo strano e si allontana senza darmi una risposta.
Mi sta bene, me la sono cercata.
Dopo aver pagato il conto la accompagno alla macchina e provo a fare avviamento. Come previsto funziona.
Si guarda intorno nervosamente. "non so davvero come ringraziarti..".
"l'ho fatto con piacere", la rassicuro.
Mi avvicino a lei finché non tocca la fiancata della macchina con la schiena. Un classico..
Non dovevo farlo, cazzo, non dovevo proprio.
"Tyler..", mormora appoggiandomi le mani sul petto. Credo che volesse spingermi via, ma deve aver cambiato idea.
Non devo toccarla, non devo assolutamente farlo.
Stai buono, Tyler.
E secondo voi cosa faccio?
L'incoerenza mi fa ciao ciao con la manina mentre le afferro i polsi e li tengo esattamente dove sono. Avere le sue mani addosso mi piace e non voglio farne a meno. Al resto penserò dopo.
No, non farò niente di stupido come infilarle la lingua in gola. No. Assolutamente no.
Appoggio una guancia alla sua, morbida e fresca e non riesco a fare a meno di inspirare a fondo. Sciroppo d'acero, dolce e vellutato.
"ci vediamo, piccola karateka", dico piano.
Con uno sforzo disumano deposito un piccolo bacio sulla sua guancia e mi allontano.
Altro che superman..
"ci vediamo..", mormora.
E adesso, Tyler, puoi farti divorare dai sensi di colpa.
Tutti quanti, nessuno escluso! Venite, c'è posto per tutti! Il mio stomaco sarà sufficiente anche per quelli che mi verranno quando la penserò in seguito, non preoccupatevi.
"hei!", mi urla dietro. "cosa vuol dire karateka?".
Scoppio a ridere. "te lo dirò la prossima volta che ci vediamo".
Ecco, appunto..
No, voi non vi rivedrete mai più. Devi tornare sulla retta via, stronzo.
Salgo in macchina e mi sembra di avere ancora il suo profumo addosso. Appoggio la fronte al volante. Ma che cazzo ho combinato il quel ristorante?
Adesso ti sembra di esserti comportato bene?
Non ho mai tradito nessuna delle ragazze che ho avuto e a volte le tentazioni non mancavano, ma stasera avrei tradito Danielle anche subito.
Io non sono fatto così e la colpa è tutta di Dylan.
Si, diamo la colpa a Dylan. Non lo stai facendo per comodità..
Cerco di analizzare la situazione. In fin dei conti non ho fatto niente! È stato tutto.. innocente..
Un bacino sulla guancia.. che sarà mai?
Si, Tyler, continua a ripetertelo, magari alla fine ci crederai anche tu.

In amore tutto è lecito ..ma anche in guerra..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora