Non sarai mai sola nel buio

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"E quindi te e Mirko state insieme?"

Domando ad Alessia, fuori dal backstage in cui ci troviamo, mente fumiamo assieme.
Lei sospira:

"Già"

Mi sorride dolcemente, davvero contenta di questo fatto, le vedo gli occhi brillare mentre lo dice. Dal canto mio sono enormemente felice per loro, però allo stesso tempo mi chiedo: davvero un soggetto come Mirko è riuscito a trovarsi una ragazza? Tra l'altro una ragazza normale, non al limite della disperazione o altro, non pazza, normale, davvero.

Boh, l'amore è strano a volte.

Mario ci si avvicina da dietro, facendomi spaventare a morte:

"Tra un po' Gion sale, venite?"

La ragazza al mio fianco annuisce, spegnendo la sigaretta e alzandosi subito, mentre io resto ferma:

"Arrivo tra un attimo Marietto"

Lui annuisce, ma mi si siede a fianco, circondandomi le spalle con un braccio:

"Tutto bene Giuly? Ormai è un po' che non passiamo tempo insieme. Successo qualcosa?"

Ha ragione effettivamente, con l'arrivo di Elia mi sono staccata molto da Mario e ora non voglio che lui pensi di esserne la causa o altro, sono io nel torto, non lui:

"Sono un po' stanca e basta, dormo poco in queste notti"

"Hey, sono qua, se vuoi parlarne fallo, sfogati, lo sai, no? Non sarai mai sola nel buio finché ci sarò io"

"Non mi abbandonerai quando il buio diventerà ancora più oscuro?"

"Non lo potrei mai fare"

Lo abbraccio, legandogli le braccia attorno al collo e lui mi stringe forte a sé, facendomi sedere sulle sue gambe, per farmi stare più comoda. Restiamo così per un po', fino a quando, alzando lo sguardo, non mi scontro con gli occhi di Elia che mi guarda con tono da altezzoso e le braccia conserte:

"Gion sta per iniziare, non avrai intenzione di perderlo per Mario, vero?"

Indica con un cenno, abbastanza schifato, il mio migliore amico e io gli riservò un'occhiata cattiva e fredda. Non deve rivolgersi così ad una delle persone più care che ho:

"Caro? Quanto ti è costato?"

Mi sfotte con sarcasmo, ma noto comunque molta serietà. Che palle questa storia che sente ciò che penso:

"Ti sbagli, è divertentissimo sentire i tuoi insulti verso di me, apprezzo la sincerità nascosta di voi umani, mi ha sempre attratto, anche quando ero vivo e ora che posso sfruttarlo mi diverto da morire"

Stronzo.

"Ti voglio bene anche io, principessina"

Mi sto alzando dopo essermi staccata da Mario e mi blocco: Principessina, perché questo soprannome mi suona strano? Guardo Elia, che mi guarda senza emozioni:

"Che succede Giuly?"

Non hai sentito il blocco che ho avuto?
Cerco di trasmettergli con il pensiero e lui scuote la testa:

"Non ho sentito nulla"

Strano. Dovrebbe sentire tutto di me, perché questo fatto non l'ha captato?

"Giulia, tutto ok?"

Mi domanda Mario girandosi verso di me, con una mano sulla porta del back. Annuisco subito, superandolo ed entrando, osservando i ragazzi che sono venuti a supportare Sfera. Tra questi riconosco anche Ghali, che non avevo mai visto dal vivo, nonostante l'amicizia con Mirko, Diego e Mario. Alza la mano nella mia direzione e io ricambio con un sorriso e un cenno.
Alle sue spalle vedo Luca, concentrato sul telefono, che si sistema gli occhiali con una mano.
Stringo i pugni e mi dirigo verso di lui sentendo lo sguardo dubbioso di Elia sulla mia pelle.

Appena sono davanti a lui, Luca alza lo sguardo dal telefono, confuso, sorridendomi quando mi riconosce:

"Hey"

Mi saluta dolcemente, sistemando il telefono in tasca e alzandosi, avvicinandosi e dandomi un bacio sulla guancia, per poi rimettersi al suo posto, attendendo che io parli:

"Senti Luca...per la storia dell'uscita..."

"Oh, lascia stare, non ci stavo neanche più pensando"

Agita la mano per aria, ma io lo fermo:

"No? Perché se eri ancora disponibile avrei accettato"

"Davvero?"

Mi guarda, spaesato, non si aspettava una frase del genere:

"Sei seria?"

Mi sgrida Elia alle spalle del ragazzo, scuotendo la testa e sbuffando:

"No, cioè, sì, va bene. Il mio invito è sempre disponibile, cioè, se hai voglia di uscire. A me va bene insomma"

Mi fa ridere il suo imbarazzo del momento, effettivamente anche io me ne sono uscita un po' dal nulla, ma fa niente:

"Domani va bene?"

Gli propongo e lui annuisce, gli lascio anche il mio numero in modo che possa scrivermi orario e luogo e lo saluto, andando a sentire, finalmente, Gionata:

"Ma che cosa ti è preso? Perché questa scelta? Perché Luca?"

"Perché non è Gionata il ragazzo adatto a me e mi sembra giusto dare una possibilità a Luca di dimostrarsi per la persona che effettivamente è"

"Come fai a dire che Gionata non è il ragazzo adatto a te? Su che base lo dici?"

"Il fatto che io non riesca a ricordarmi cosa fosse per me, mi fa bloccare e non poco, non voglio ferirlo ulteriormente, non so cosa sia successo tra noi"

"Giuly...non hai riflettuto?"

Lo guardò, interrogativa e curiosa, su cosa avrei dovuto riflettere?

"Chi ti dice che anche Luca non si sia dimenticato di te o che tu l'abbia dimenticato?"

Guardian angel | Sfera EbbastaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora