Comunque la storia doveva concludersi tra due capitoli circa, ma ho notato che mi sono sfuggite alcune cose nel racconto quindi per la vostra felicità (o meno dipende ahah) vi dovrete sorbire ancora un po' di capitoletti :)
Buona lettura 💕
Per un attimo non ricambia il contatto, quasi spaventato, ma poi, realizzato il tutto, mi appoggia le mani sui fianchi e mi stringe a sé, accarezzandomi la schiena. Apro poco gli occhi, il necessario per vedere Elia battere le mani, felicissimo per quel bacio.
Realizzo.
Realizzo che è Gionata il mio grande amore, l'amore della mia vita per il quale Elia è stato mandato. Nessun altro. Solo lui.
Appena ci stacchiamo il rosso mi guarda, fiero, entusiasta, che io mi sia ricordata di lui, appoggia la sua fronte alla mia:
"Ho sognato questo momento da un anno a questa parte. Ogni notte. L'ho desiderato ad ogni stella cadente, ad ogni 22:22, ad ogni moneta lanciata in una fontana. Ho voluto riaverti tra le mie braccia e vederti consapevole di cosa stavamo facendo, non spaventata. Ho sperato di farti ricordare di me con quel bacio nel ristorante, ma ho compreso dal tuo sguardo confuso che la tua mente l'ha considerato come il nostro primo bacio, quando invece era compreso in un'infinità di altri che ci siamo scambiati.
E quello sguardo, senza emozioni forti, mi ha fatto abbandonare per un attimo il mio obiettivo, quello di farti ricordare di me, ma io non potevo ignorarlo e ho desiderato fino allo stremo di fartelo sapere, di riavere quello sguardo che ora sto ricevendo da te, di vederti baciarmi te per prima e non io.
Dio, Giulia, mi sei mancata come l'aria. Sei la mia felicità. Per sempre. Mi sei mancata. Ti amo, ti amo con tutto il cuore, ti ho amata e ti amerò per sempre."
Dice con gli occhi lucidi e sono convinta che anche io potrei piangere, ma decido di affondare queste emozioni in un altro bacio:
"Ti amo anche io Gionata..."
Sussurro, distrutta e stanca da tutto e lui mi abbraccia forte, le sue mani sono sotto la mia maglietta e lo sento. Sento i suoi anelli d'oro e diamanti sulla mia schiena, ma soprattutto uno di questi. Uno argentato, forse quello meno prezioso a livello di valore in soldi che ha, ma quello più costoso a livello di affetto. Gliel'ho regalato io.
Mi stacco da quell'abbraccio e lui mi guarda un po' interrogativo, forse temendo io mi sia dimenticata. Invece sto ricordando, sto ricordando a pezzi. Ma sto ricordando.
Guardo negli occhi Gionata, mi ricordo perfettamente. Mi ricordo le giornate in studio a registrare XDVR, prima quando in lui non ci credeva nessuno, e Sfera Ebbasta poi, video compresi, ricordo Bang Bang, Visiera a Becco e il suo commuoversi registrando Notti. Mi ricordo le nostre serate assieme e in mezzo c'è lui.
C'è Luca. Mi ricordo anche di lui, mi ricordo la prima volta che ascoltai Nisida e quanto non mi piacesse, quanto risi quando scoprì che aveva diciannove anni (anche se lo conobbi a diciotto). Mi ricordo quando ci frequentammo e quando mi chiese di metterci insieme.Il mio accettarlo e la sua felicità contro il volere di Gionata che non era convinto per niente della nostra relazione, ma io non volevo capirlo, ignoravo il suo amore per me e lo ferivo senza saperlo.
Ho, a pezzi, ricordi di me e Luca insieme, ma non mi soffermo tanto, stavamo bene insieme.
E poi c'è un salto enorme, io e Gionata stiamo insieme, niente prima niente dopo, solo momenti in cui lui lavora, la realizzazione di Rockstar, le litigate più frequenti di prima, il mio non volerlo lasciare andare in tour all'estero perché mi sarebbe mancato, i suoi feat stranieri.
E infine vedo Elia, che mi sorride e mi dice di stare tranquilla che anche in tour Gionata continuerà ad amarmi, e poi mi abbraccia. Per poi entrare per registrare un pezzo con Gionata, ma non mi è consentito sentire il suono e ricollegarlo a qualcosa.
C'è l'ultima scena e non mi è chiara, è tutto così confuso, sono in macchina, di quello ne sono convinta. C'è un ragazzo a fianco a me, che ride e mi prende in giro ironicamente, perché rido anche io. Le luci sono soffuse, confuse, non capisco da dove arrivino, siamo in autostrada penso e ho tra le mani un quadrato che riconosco essere un disco, eppure non riesco a vederlo bene, non riesco. Non comprendo, per quanto mi impegni, chi sia l'artista, che album è, se è italiano o straniero. Sento un rumore e poi il buio.
Sbarro gli occhi di colpo, lasciando definitivamente Gionata:
"Che succede?"
Mi domanda, estremamente preoccupato e, guardando oltre lui, non vedo più Elia:
"Gion...mi ricordo quasi tutto. Mi sto ricordando poco a poco"
Tremo e lui è commosso, non credendoci:
"Gionata...chi è e cos'ha fatto con te Elia?"
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Guardian angel | Sfera Ebbasta
Romance"Sono il tuo angelo custode" Socchiudo gli occhi, come per mettere a fuoco questo cretino: "Sei cosa?" "Il tuo angelo custode" Ripete sorridendo a trentadue denti e l'unica cosa a confermare che sia una creatura sovrannaturale è il fatto che lieviti...