Prologo (Revisionato)

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Una leggenda narra di una strega molto giovane e bella, che viveva con un lupo grigio; annoiata dalla vita del regno degli stregoni troppo calmo e tranquillo, si trasferì in quello degli esseri umani in cui regnava il caos.

Passava il suo tempo a risolvere i problemi degli esseri umani senza chiedere alcun compenso, e per questa ragione fu condannata all'esilio insieme a tutti i suoi discendenti, non potè mai fare ritorno al suo regno, tuttavia non sembrava poi averne alcun interesse effettivo, passati molti anni...la strega morì.

Nell'odierno Giappone, si aggirava una bizzarra ragazza che attirava l'attenzione di tutti gli uomini giapponesi con uno solo sguardo, era una lontana discendente di quella strega.

L'unico modo per porre fine all'esilio, era quello di sposare uno stregone che non fosse stato esiliato dal regno dei stregoni, ma la strega in questione non conosceva dei buoni partiti e sembrava che il matrimonio fosse l'ultimo dei suoi pensieri o semplicemente non le importava molto tornare nel suo regno.

In fondo, lei si trovava bene in mezzo agli umani, si confondeva con essi senza troppe difficoltà, nonostante avesse una pelle molto chiara e dei tratti fisici troppo differenti da quelli di un comune essere umano: aveva gli occhi di due colori differenti, uno verde e uno azzurro, con quello verde poteva guardare il futuro degli esseri umani con cui entrava in contatto, non ha caso si usa dire "verde speranza" e il futuro cosa rappresenta se non la speranza di un domani migliore?

Mentre, con quello azzurro poteva conoscere il loro passato, lo stesso colore del ghiaccio è il passato, cos'era se non qualcosa da congelare nell'animo dell'uomo, mediante i ricordi?!

Era una bella ragazza, senza troppe pretese, tuttavia aveva delle particolarità che la rendevano bizzarra: le sue orecchie erano appuntite quasi quanto quelle di un elfo e le unghia lunghe di colore amaranto, inoltre il suo viso sembrava non avere nulla di particolare, ma in realtà ammaliava chiunque lo guardasse.

A differenza delle sue antenate,lei non aveva alcun interesse a risolvere i problemi degli esseri umani.

Le uniche cose che faceva era leggere il futuro di qualche sciocco essere umano e non diceva neanche grandi cose, parlava sempre in maniera del tutto generica con i suoi clienti, non avrebbe mai svelato le sue vere arti magiche ad un essere umano.

Non voleva di certo diventare un loro fenomeno da baraccone o oggetto di studi di qualche scienziato fuori di testa.

E poi preferiva serbare i suoi poteri per se stessa che per quegli insulsi esseri umani.

Leggeva il futuro soltanto per guadagnarsi da vivere e non svelava mai più del necessario.

Aveva una piccola bancarella con delle tendine rosa antico nelle vicinanze del centro di Tokyo, si era guadagnata un'ottima fama e venivano persino dottori e gente di un certo calibro che difficilmente credeva alla magia nel 2013.

Raim, era questo il nome della strega, sbuffò un po' quel giorno sembrava che non ci fosse nessun cliente ed era anche al verde, doveva pagare l'affitto e non sapeva come fare.

Avrebbe potuto usare i suoi poteri per creare soldi o prenderli di nascosto da qualche banca, ma c'era un noioso regolamento a cui doveva attenersi, dato che era stata esiliata e qualora non lo avesse rispettato sarebbe stata processata dalla "suprema inquisizione degli stregoni".

In teoria, avrebbe anche dovuto aiutare qualche essere umano, ma non aveva la benchè minima voglia, le sembrava talmente noioso.

Subdolamente aveva deciso di limitarsi a leggere il futuro di qualche sprovveduto chiedendo soldi in cambio, facendo passare quest'azione alla "suprema inquisizione degli stregoni" come una buona azione e sembravano essersela bevuta.

Raim la stregaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora