7 Il dolce sapore del sesso (revisionato)

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Raim si svegliò su quel letto estraneo, non era la prima volta che le accadeva, aveva di frequente rapporti occasionali.

Ma avvertiva una sensazione diversa, rispetto alle altre volte, una sensazione di tenera e appagante calma e beatitudine.

Si voltò all'altro capo del letto per guardare il suo amante di quella scorsa sera.

Non aveva mai visto un uomo così bello mentre dormiva, era in posizione supina con un espressione così dolce e serena, eppure allo stesso tempo, così diabolica e seducente, con i suoi riccioli neri scompigliati e quelle linee marcate e un po' imperfette :le sopracciglia arcuate e spesse, il naso aquilino, gli zigomi leggermente pronunciati.

Raim lo scrutava ipnotizzata, si chiedeva come mai quell' umano riuscisse ad irradiare tanta bellezza e fascino, nonostante le linee imperfette e scostanti del suo viso.

Spostò lo sguardo sui suoi pettorali,il suo torso e gli addominali imperfetti, poi fin sotto la sua parte più virile avvolta dal lenzuolo bianco che gli copriva parzialmente le gambe massicce e ispide

.Era rimasta folgorata, avrebbe continuato ad osservarlo per ore, senza riuscire a spiegarsi come potesse una flebile e misera vita umana, sembrare così vigorosa e splendente.

Aveva voglia di accarezzargli il viso, scostargli i corvini riccioli dalla guancia e di baciare le sue labbra vermiglie e sinuose.

Raim arrossì dei suoi stessi pensieri, quella dolcezza non le apparteneva, tentò di darsi un contegno.

Era stato un boccone umano così prelibato,riconobbe, ma non poteva perdere di vista sé stessa.

Ma per quanto cercasse di controllarsi, i suoi pensieri di bramosa dolcezza fluttuavano, continuando a desiderarlo, e a volerlo accarezzare.

Voleva sfiorare il suo petto, torso, addominali, qualunque strato della sua pelle dorata....

"Oh, che delizia sei tu" inevitabilmente pensava, senza riuscire a smettere di contemplarlo.

Iniziò un lungo dialogo con se stessa:"Sarà meglio rivestirsi e sparire, ma come faccio sono senza soldi, senza un tetto sotto la testa?! Ho bisogno dell'aiuto di quest'uomo..."

"Si ma...mi sento soffocare, se rimango un altro minuto di più perdo la testa o forse la sto già perdendo..."

Raim si alzò dal letto in punta di piedi, tentando di fare meno rumore possibile per non svegliarlo, ma era inciampata sulla scatola di preservativi finita a terra nella frenesia della scorsa notte.

Aveva fatto un gran fracasso, si girò dalla parte di Takei per vedere se si fosse svegliato, ma fortunatamente doveva avere il sonno profondo.

Cercò Bansho con lo sguardo,dopo un po' penso che doveva essersi addormentato nella stanza degli ospiti.

Stava meditando sul da farsi, fino a che il suo sguardo non si posò sulla biancheria di lui sul pavimento.

Rovistò tra le tasche dei suoi pantaloni verde militare per rubargli il portafogli.

Aprì il portafogli in pelle di coccodrillo, arraffandone il contenuto.

Lanciò un'occhiata sulla sua direzione, non voleva di certo che si svegliasse.

"Se la passa bene il poliziotto!" pensò tra sé, notando una bella somma.

Raim prese i soldi e riposò il portafogli sulla tasca dei suoi pantaloni, ma poi ci ripensò il portafogli le piaceva e pensò di prenderselo.

Cercò il suo vestito, dato che gli mancava solo il vestito e Bansho per potersene andare.

"Cerchi questo?" domandò beffardamente Takei davanti a lei, cogliendola alla sprovvista, con il suo vestito tra le mani.

Raim la stregaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora