Raim la strega

4 Lo scetticismo di Takei (Revisionato)

Il giorno seguente Takei si svegliò tardi, era domenica e aveva il giorno libero, non aveva neppure guardato il notiziario, si disinteressava completamente a quello che accadeva, gli bastavano le tragedie del suo lavoro.Quel giorno lo venne a trovare la madre, si era anche messa a far pulizie per la casa senza che lui glie lo avesse chiesto."Mamma!" ringhiava lui contrariata, mentre sua madre gli metteva a soqquadro mezza casa per sistemarla e pulirla.

"Vivi in un tale porcile...e mi rimproveri pure!" esclamò lei seccata.

"Non sono più un bambino...se voglio vivere in questo porcile lasciamelo fare!" esclamò scocciato, osservando la trasandatezza della sua stanza, pieno di disordine e di scartoffie sparse qua e là tra gli scaffali e la scrivania, poi una bottiglia di whishy mezza vuota e il posacenere stracolmo di cicche.
"Se soltanto ti sposassi come tua sorella!" esclamò lei.
"Non mi sposerò MAI!" rispose lui secco.
"E questo animale?" domandò la madre notando il lupo che dormiva ancora disteso nel suo letto, lui d'altro canto aveva tentato in vano di farlo alzare, ma non voleva che gli sbranasse l'altro braccio, così aveva condiviso il letto con lui.
"E' di una tizia che ho arrestato! Me ne sbarazzerò quanto prima!" esclamò tranquillamente.
"E che hai fatto al braccio?" domandò la madre allarmata.
"Niente di grave!" rispose lui.

Era ormai mezzogiorno, così la madre si mise a preparargli da mangiare, mentre lui si rassegnava all' apprensione di sua madre,che non avrebbe mai voluto che suo figlio seguisse le orme di suo padre.
Temeva di perderlo, come era stato per suo marito.

Non appena mangiarono, la madre accese la tv e mise il notiziario, lui contro voglia si trovò ad ascoltare terremoti, morti e catastrofi di cui non voleva saper nulla, si interessava solo ai casi di cui si occupava lui personalmente,ma dopo un po' la sua disattenzione si destò ad una notizia che lo lasciò a bocca aperta.

La voce suadente della ragazza gli balenò per la testa:"Ah, domani il senatore Ishikawa Kimochi morirà d'infarto alle 8:OO di mattina"

Il notiziario, stava appunto comunicando la morte improvvisa del senatore, per indire il lutto nazionale.

Sbiancò tutto d'un colpo.

Qualcosa non va?" domandò la madre, notando che al figlio tremavano le mani e aveva lasciato cadere le bacchette.

Takei era sempre stato un bambino totalmente privo di paura e di qualsiasi forma di timore, sua madre aveva sempre avuto paura di lui, sin dall'infanzia lo aveva portato da uno psicologo, dato che gli sembrasse strano che fosse un bambino così poco impressionabile e totalmente privo di qualsiasi forma di paura.
La diagnosi diceva che non aveva nulla di strano, che la totale mancanza di paura potesse essere data semplicemente da un'intelligenza e un intuito superiore alla norma,rispetto alla sua età.
Non aveva mai creduto a nessuna delle favole che si raccontavano ai bambini, non aveva paura di nulla, di lupi, streghe, mai creduto a nulla delle cretinate che la mamma e il papà gli raccontavano da bambino, per lui babbo natale non era mai esistito, figuriamoci la fatina dei denti.I film horror, splatter, thriller in lui non avevano mai suscitano alcun tipo di emozione, ne era totalmente indifferente e asseriva "E' tutta finzione, che noia!".
Per questa ragione nel vedere il figlio così turbato, per la prima volta nella sua vita, se non quando era morto suo padre, si preoccupò, doveva essere successo qualcosa di grave, pensava tra sé.

"Mamma...tu ci credi alla stregoneria?" domandò in completo imbarazzo, non avrebbe mai voluto prendere un simile argomento, si sentiva stupido.
Aveva vissuto in un completo scetticismo sin da bambino, in maniera apatica e razionale, per lui non esistevano dubbi del genere, la sua mente non vagava mai su fantasticherie del genere.

E adesso arrivava quella ragazza e mandava a rotoli tutte le sue convinzioni?In fondo se non poteva parlarne con estranei, bè pensò che con chi altro potesse confidarsi se non con sua madre?