Possessione

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Ore 23:34 iniziò a piovere in città,Keith si mosse veloce e si nascose in un vicolo. Si sistemò sotto un portico e aspettò che passasse il brutto tempo.
Keith: ci mancava persino la pioggia,che facciamo aspettiamo?
Kazaki: si, vediamo se passa qualcuno e poi ci penso io.
Keith: ok, ma non ho ben capito come funziona questa possessione di cui mi hai parlato.
Kazaki: semplicemente posseggo la tua anima e da lì in poi riesco a muovere il nostro corpo.
Keith: ah tu pensi che ti creda?, non può essere una cosa così semplice e senza neanche un danno collaterale.
Kazaki: beh certo che non è facile ma con una lezione pratica capiresti meglio.

Intanto dall'altra parte del vicolo si avvicina un uomo, alto e palesemente ubriaco, fa fatica a reggersi in piedi ed è fradicio. Nella mano destra ha ancora una bottiglia mezza piena di vino,la sorseggia e continua il suo viaggio barcollando.
Kazaki: ecco la nostra prima volta, sarà lui la nostra prova pratica. Che ne pensi?
Keith: sei proprio convinto che sia l'unica cosa che possiamo fare per far ritornare la mia memoria? Non mi fido ancora di te e non mi piace l'idea di uccidere il primo sfortunato che mi capita a tiro.
Kazaki: ancora non ti fidi di me? Senti quello che ti ho detto finora è tutto vero e si questo è l'unico metodo che mi è venuto in mente.
Keith: vuoi forse dirmi che non sei sicuro che funzioni questo metodo?
Kazaki: come fai a dire che non funziona se non ci provi?
Keith: parlare con te è un lavoraccio. eh va bene ti do il permesso di fare questa possessione e di uccidere l'ubriaco, ma solo perché ormai mi sto lasciando tutto alle spalle e non mi va di essere debole, se questo è un modo per rafforzarmi e diventare più forte allora...
Kazaki: non aspettavo altro, ora ti mostrerò cosa sono in grado di fare.
L'ubriaco: ehiii! ...raga...zzo...che ci fai in un vico...lo a quest'....ora,torna da tua ma..dre,hihihihihi.

Gli occhi dell'ubriaco rimasero terrorizzati e curiosi. Davanti a lui si accese nel lato sinistro di quell'uomo una fiamma blu, viva e affamata. L'occhio iniziò a muoversi e tutto attorno ad esso bruciava, bruciava e anche se c'era la pioggia quel fuoco non si spegneva,era un essere privo di luce ed era alla ricerca di un qualcosa di prezioso. La bocca a sua volta si illuminò e iniziò a digrignare i denti e a sputare quel fuoco demoniaco.
Kazaki: ohhhh siiii , questa sensazione mi mancava , questa possessione è la mia chiave per la furia, ahaahhaahha, iniziamo il lavoro di carnefice.

Attorno al braccio sinistro si creò un enorme zampa da felino, blu e assetata di sangue. Il braccio si mosse così veloce che l'uomo ubriaco non si accorse del cambiamento... vedeva tutto sottosopra eh poi buio. Il demone l'aveva decapitato e da quel taglio feroce ci fu uno spruzzo di sangue,lui allunga il braccio e lo mette sotto quel liquido gustoso. Apre la bocca e fa colare il sangue ancora caldo nella sua bocca ed infine sorride,era entusiasto per la sua prima volta.

Il volto della morte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora