Surprise

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Pov. Voce Narrante

*inizia a singhiozzare* Allora ragazzi, sigh, siamo arrivati alla fine della storia, sigh. Sono triste quanto voi se non di più, mi mancheranno i vostri commenti e le vostre letture e...
-Ma guarda che non è finita
-Come?!

-La tipa qua ha detto che farà un sequel
-Sul serio?!
-Eh già, però... diamine, questo è l'ultimo capitolo.
-Infatti...
-Mi mancherai Voce Narrante
-Anche tu Stiles
-Lo facciamo per l'ultima volta?
-Sì 
-Pronta?
-Io si, e tu?
-Pronto.
-Ed ora, possiamo tornare alla storia. A te, Stiles
-Ehm... Voce?

-Sì?
-Non sono io a narrare
-Ah no? MA sei sempre tu a narrar..

-Ne abbiamo parlato e questa volta vorrebbe narrare qualcun'altro
-E chi sarebbe scusa?

-*le sussurra il nome*
-Ann, okay. Allora lo presenti tu?
-Lo presentiamo insieme
-Okay, va bene
-Andiamo
-Adesso possiamo tornare finalmente alla storia, a te le redini, Derek

Pov.Derek

Ma cos... Devo narrare io?! Ma da quando?! No no no.... Come? Sono già sul pezzo?! GRRRR!!! Va bene va bene. Possiamo cominciare *sbuffa*

Sapevo che Stiles mi avrebbe trovato. Potrei nascondermi nelle catacombe più profonde di una qualsiasi chiesa in Messico e lui troverebbe il modo di stanarmi. D'altronde, questo è il suo potere, trovarmi. Anche se ancora non lo sa. Anche questa volta mi ha trovato, e mi ha baciato. Già, mi ha baciato. Ne sono rimasto abbastanza sorpreso. In questo momento stiamo camminando verso il mio loft, che è molto più vicino rispetto a casa sua. Io gli sto tenendo la mano e lui tiene la mia. Le facciamo dondolare come due bambini felici. Aspetta un attimo...

-Stiles- mi fermai di colpo in mezzo all'asfalto. Lui mi venne addosso ed imprecò a mezza voce.

-Cosa c'è Derek?- chiese massaggiandosi il naso. Non sapevo come dirglielo, era un po' difficile da spiegare.
-Riguardo a quello che è successo...- abbassai un attimo la testa ma lui mi prese il mento e la sollevò. Mi guardò dritto negli occhi e disse:

-Derek, è normale avere delle  debolezze. E' normale lasciarsi andare qualche volta. Sei stato un bambino per un paio di settimane e io non ti ho mai visto così felice, a parte per il bagno, quello non penso ti sia piaciuto molto...- corrucciai le sopracciglia al ricordo, non credo che lo perdonerò mai per quello. - A parte questo, ti ho visto davvero felice per una volta. Sono contento di aver visto quel lato di te e non credere che mi abbia fatto cambiare idea su di te e mhphf...- posai le mie labbra sulle sue. Ero stanco di sentirlo parlare, di sentire come metteva a nudo le mie insicurezze. All'inizio ne rimase leggermente interdetto ma poi si lasciò andare e ricambiò il bacio. Mille farfalle mi svolazzavano nello stomaco, testa leggera come una nuvola. Sentivo le sue mani su di me che esploravano la mia schiena per poi avvolgerle strette attorno alla mia vita, ancorandomi a lui. Già, perché lui è la mia ancora, l'unica cosa che mi fa alzare la mattina, l'unica cosa che mi permette di non sprofondare nel mio passato. Si staccò un attimo dalle mie labbra e mi guardò con quei suoi occhi color del miele che sembravano perle di Sole.

-Ti amo Derek, e ti amerò sempre. Non me ne andrò mai e... mhphf!- premetti di nuovo le mie labbra contro le sue. Ci stavo prendendo gusto ad interromperlo a suon di baci,al posto di sbatterlo al muro ringhiandogli contro. Le sue labbra erano dolci e morbide, sapevano come di caramello. Per vendetta mi diede un pizzicotto su una chiappa, cosa che mi fece emettere un suono stridulo di cui non ne avrebbe mai dovuto far parola con nessuno. Lo sentii sussurrare qualcosa come "vendetta" mentre continuava ad attaccare le mie labbra e ad esplorare la mia bocca con la sua lingua. Le sue mani si chiusero all'improvviso sul mio culo e sobbalzai lievemente mentre mormorai:

The little pack and his alphaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora