Sad sourwolf

3.1K 183 31
                                    

Salgo le scale e apro lentamente la porta di camera mia. Sapevo che si sarebbe fiondato lì, per tutte le volte che si intrufolava dalla mia finestra per farmi venire un infarto. Lo trovo rannicchiato con un cuscino stretto tra le braccine che mi dava le spalle. Mi siedo di fianco al lui. Si asciugò velocemente il viso in un movimento goffo. Emise quella specie di miagolio tenero che doveva essere un ringhio minaccioso. 
-Derek...
-Lasciami in pace ragazzino!- mi mugugna contro. Sospiro e mi metto di fronte a lui. Nasconde il viso ancora di più nel cuscino, ma faccio in tempo a vedere i suoi splendidi occhioni. Erano tristi e bagnati di lacrime. Mi si strinse il cuore, per quanto mi stesse antipatico lui da grande non potevo vedere quel bambino in queste condizioni. Preso da una sorta di istinto, che non ho idea da dove venga, lo prendo in braccio e mi stendo sul letto accarezzandogli la testolina. Contro ogni mia aspettativa non si ritira, a parte quella faccia perennemente imbronciata, e si lascia coccolare.Aspettate un secondo...... Derek Hale ama le coccole? Quel bambino non era seriamente lui. Tutto d'un tratto sento qualcosa muoversi sul mio petto, ed in  un attimo sono circondato da bambini dormienti. Ma come diavolo ci sono arrivati tutti lì? Uno di loro si aggrappa al mio collo e un altro si accoccola al mio fianco con la testolina sul mio petto. Muovendo la testa quel tanto che riuscivo riconosco Cora e..... Jackson. I capelli biondissimi gli coprivano un po' il viso paffuttello. I ragazzi mi avevano seppellito in pratica. Nessuno mi avrebbe mai riconosciuto tra quel mare di corpicini appisolati. Decido di stare fermo, finché dormivano non mi avrebbero dato molti problemi. L'unico che non vedevo era Peter. Mi ci volle un attimo per vederlo in fondo al letto, raggomitolato come se avesse freddo.

-Hey, Petey... Vieni qua su.- si stropiccia gli occhi assonnato per poi gattonare dall'altro lato rispetto a Jackson.

-Non abituartici, ho una reputazione da mantenere...- sbadiglia prima di addormentarsi, si accoccola addirittura.
Erano così teneri, così diversi dagli adolescenti/adulti che sono diventati. Passò una mezz'oretta e arrivarono i primi problemi. Dovevo assolutamente andare in bagno o me la sarei fatta addosso. Cercai di sgusciare via da quei corpicino addormentati ma appena mossi un muscolo mi arrivò la prima minaccia.

-Se ti muovi ancora ti strappo la gola, con i denti.- potete ben capire chi sia stato a parlare.
-Stai fermo Stilinski...- sussurra Jackson. Mi rifiutai di andare avanti e così me la tenni. Quando si svegliarono tutti mi fiondai a razzo al bagno. Mi sentivo finalmente leggero. Una volta uscito però sento qualcuno tirarmi per i pantaloni. Abbassando lo sguardo incontro quello di Liam.
-Ciao Liam, cosa c'è?- gli chiedo dolcemente inginocchiandomi. Lui abbassa lo sguardo leggermente rosso.
-Ecco.. io dovrei... dovreifarelapipì!- era rosso peperone adesso. Inclinai leggermente i capo e mi lasciai sfuggire un sorrisino sincero. Lo presi in braccio e lo portai in bagno. La cosa fu leggermente imbarazzante ma anche così.... normale, come se l'avessi fatto da una vita. Tornammo in cucina e ovviamente c'era il pandemonio. Sì stavano tirando dietro il cibo che era rimasto sul tavolo e si inseguivano per il soggiorno. Posai Liam appena in tempo per afferrare Scot che era appena inciampato mentre inseguiva Isaac che stava correndo in...mutande? MA cosa?! Iniziai a correre il piccolo mannaro finché non riuscì ad afferrarlo per sotto le ascelle.
Continuava a ridere ma non appena vide il mio viso serio si fermò.

-Isaac...
-Non fè colfa mfia!- dice con tono innocente. Mi fa gli occhioni, una cosa davvero impressionante. Sembrava che suoi occhi fossero diventati improvvisamente più grandi.
-Isaac, dovresti metterti qualcosa....- non riuscì a finire di parlare che suonò il campanello. Con Isaac ancora in braccio vado ad aprire ed trovo Allison.
-ciao Stiles... Ecco io avrei portato qualcosa che magari potrebbe servire sai...- da dietro di se tira fuori un bel po' di buste. Gli occhi di Isaac si spalancano di nuovo. Allison lo fissò per un attimo:- Ma come fa?

-non ne ho la più pallida idea, forza entra o questo marmocchietto prenderà freddo...

-Hey!- Isaac mi diede uno schiaffetto ed io gli feci una linguaccia. Ridacchiò e iniziò a battere le manine.
-Allora.... ho un po' di tutine, dei pannolini... un po' di ciucci e biberon. Poi dei vestitini e completini,Ah! e un po' di pappette e omogenizzati...- sentì qualcuno tirarmi per i pantaloni, di questo passo sarei rimasto in mutande. Mi abbassai e Derek mi afferrò per il colletto della maglia.

-Credi veramente io mangerò quella specie di cibo premasticato?- mi "ringhiò" contro. Gli scompigliai i capelli.

-Certo che lo farai perché sennò te ne stai a digiuno finché ti sembrerà buona anche l'erba del giardino.- questo sembrò convincerlo e se ne andò borbottando. 
-Io potrò mangiare cibo vero? Non voglio quella specie di vomito in barattolo....

-Certo Peter...
Allison mi fissò per tutto il tempo con un sorrisino inquietante. La guardai a mia volta.

-Beh? Perché quel sorrisino?
-Niente...niente.- si schiarì la voce. Poi mi salutò e se ne andò. Poco dopo arrivò Cora che si mise a curiosare tra le buste.

-Chi era?
-Chi era chi?
-La ragazza, chi era?

-Allison, perché?
-Ci stai insieme?
-Cos...NO! Siamo amici! E poi a me non piacciono le  ragazze, e a te non dovrebbero interessare Cora.

-Se se, come vuoi tu papi!- mi bloccai un attimo. Era una sensazione strana, ma piacevole. Le sorrisi, ma lei parve non capire il motivo della mia felicità. Dopo un po' tirò fuori da una borsa una tutina verde per gli sei anni. Mi guarda negli occhi e fa un ghigno malefico. Gli mimo un no e inizio a gesticolare.
-Derek!!!! Stiles a qualcosa per te!!!- si sentirono dei passi affrettati e qualcosa sbattere ed un'imprecazione.

-Casa vuoi?- cerca di fare l'indifferente. 

-Niente Derek, solo Cora in vena di scherzi.

-Guarda cosa ti ha portato!- Cora appare con la tutina verde che ha portato Allison. Derek strabuzza gli occhi e gonfia le guance che diventano rosse. Mi fissa furioso. Sembrava sull'orlo di una crisi isterica. Prima che potesse urlarmi contro gli prendo le guance e gli do un bacio sulla fronte e gli mormoro:

-Tranquilla, la indosserai solo se ne avrai voglia, le ha portate Allison, pensava che potessero servire.- stranamente sembrò calmarsi. Gli grattai la testolina e un basso ronzio mi invase le orecchie. Sembravano fusa...... bah mi starò sbagliando. Lo lascio andare e lo vedo sparire dietro l'uscio. Mi giro e vedo Cora che mi guardava con gli occhioni a cuoricino.

-Cora... ti sei incantata? Lo so che sono bellissimo ma sai, così mi consumo!- lei scoppia a ridere e viene da me per darmi un bacino sulla guancia. Questa storia iniziava a piacermi...

The little pack and his alphaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora