I'm a Unicorn

2.2K 146 37
                                    

Pov. Stiles

Una massa di riccioli biondini stava occupando il mio campo visivo ed alcuni di essi mi erano entrati addirittura in bocca. Iniziai a sputacchiare boccoli cercando di togliermeli dalla faccia. Mi sentivo più schiacciato del solito contro il materasso. Mi misi ad agitare le braccia ma anche queste erano bloccate. Ci misi poco a capire. Isaac era tornato grande e mi stava schiacciando il petto mentre Jackson e Derek, sicuramente cresciuti, mi bloccavano le braccia. Decisi che ogni sforzo era vano e mi lasciai andare contro il letto. Improvvisamente sentì che il peso sul braccio sinistro iniziava a diminuire ed anche quello sul petto. In un attimo si udì un forte tonfo e una terza presenza che si accoccolava meglio al mio fianco. Girando la testa riuscii finalmente a vedere la mia camera. Sul pavimento giaceva un groviglio di coperte e corpi che supposi fossero Isaac e Jackson. Il primo aprì un occhio assonnato mentre l'altro imprecava.
-E che diamine! Derek!- solo in quel momento mi accorsi che effettivamente Derek era l'unico rimasto sul letto, a parte me ovviamente. Lo guardai con sospetto per poi togliergli un ciuffo dalla faccia. Lo osservai due secondi per poi gemere disperato.
-No, non di nuovo!- difatti Derek era sì cresciuto ma... non totalmente. Era tornato nella sua forma da diciassettenne con le palle girate all'ennesima potenza. Sbattei la testa contro il cuscino un paio di volte per poi supplicare Isaac e Jackson con gli occhi. Quest'ultimo sospirò mentre si alzava seguito da un urletto acuto di Isaac. Avevo dimenticato di avvertirli che fossero nudi. Ma che dire, ho ben altri problemi al momento! Cerco gentilmente di staccarmi Derek di dosso senza successo. Inizio così a grattargli la testa. Inizia a mugolare piano, quasi un ronzio compiaciuto. Quando passo a dietro l'orecchio inizia a muovere una gamba. Non riesco a trattenermi e scoppio in una fragorosa risata. Questa volta sembra finalmente svegliarsi. All'inizio sbatte un po' le palpebre ancora assonnato. Poi sbarra gli occhi e le sue guance si tingono di rosso e così anche le punte delle orecchie. Si spinge all'indietro e cade scompostamente. Ogni mattina la stessa storia, c'è sempre un Hale che rotola giù dal letto e finisce col culo per terra... anzi, per aria. Si alza rapidamente e sfreccia fuori dalla camera. Sento la porta del bagno sbattere e poi venire chiusa a chiave. Sospiro esasperato ed alzo gli occhi al cielo. Compiendo questo gesto noto una piccola nuvoletta nera che aleggia sopra la tastiera del letto. Mi poggio sui gomiti e aguzzo la vista. Non faccio però in tempo ad afferrarla che un cuscino preceduto da un urlo si schianta sulla parete colpendo il piccolo esserino. Seguono parecchie urla isteriche  tra cui:
-Ahhh, un ragno!!!!! Toglilo toglilo toglilo!!!
-Va bene!

-Dov'è la mia sciarpa?! Dove sono le mie sciarpe?!?!?!?! VOGLIO INDIETRO LE MIE SCIARPE!!!
-Dio Isaac, calmati!!! Io non ho le tue sciarpe!!!
-JACKSON!!! MA TU PERCHE' CAZZO SEI NUDO?!
- E PERCHE' LO SEI ANCHE TU?!
-COS... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!
-AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!
-AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!
-AHIA! Perché diamine mi hai tirato un cuscino Stiles?- dice Jackson. 
-Così puoi farlo stare zitto perché starei cercando di capire perché diamine c'era UNA FATINA DEL CASPIO SOPRA LA TASTIERA DEL MIO LETTO E PERCHE' DEREK NON SIA TORNATO COMPLETAMENTE SE STESSO, DIO! ORA VESTITEVI E ANDATE DI SOTTO!-
I due afflosciarono le spalle e se avessero avuto una coda l'avrebbero tenuta sicuramente tra le gambe. In un attimo erano ben vestiti e pronti per fare colazione. Colazione che pregai a Peter di preparare. Quando mi accertai che tutti fossero al piano di sotto radunai un paio di vestiti, più che altro quelli che non mi stavano più bene perché troppo piccoli, e mi avviai verso la porta del bagno. Sospirai per poi bussare. Dall'altro lato della porta si sentì un'ovattato "Va via ragazzino". Sbuffai dal naso innervosito.
-Senti, ti ho portato dei vestiti per cambiarti. Se entro cinque secondi non mi apri la porta te la vedrai con me, ragazzino.- Si udirono dei passi affrettati e poi la serratura della porta scattare. Una mano spunta dall'uscio. Alzo gli occhi al cielo che con un calcio apro la porta. Senza che dica niente gli spingo addosso i vestiti e lo sbatto fuori dal bagno. Dovevo riordinare i pensieri per minimo cinque minuti senza Isaac o Jackson... o Derek  nudi che mi sfrecciassero davanti. 

-----

Scesi al piano di sotto mezzora dopo. Tutti mi guardarono straniti e leggermente preoccupati. Dando un veloce occhiata mi accorsi che mancava una persona tra le altre. Esasperato alzai gli occhi al cielo e sospirai pesantemente.
-Dov'è Derek?- chiesi con la voce più calma che riuscii a farmi venire in quel momento. I ragazzi si guardarono un momento per poi indicare fuori dalla finestra. Mi sporsi e soo in quel momento mi accorsi di qualcuno appollaiato su uno degli alberi piantati nel nostro giardino. Sbuffai rassegnato e, afferrando distrattamente un pancake, uscii di casa dalla porta sul retro. 
Mi avvicinai all'albero in silenzio e, una volta arrivato sotto lo chiamai.
-Derek?- lui lanciò uno sguardo distratto in mia direzione come se non mi avesse visto realmente. Sbuffai ancora. Scommetto che entro la fine di questa vicenda diventerò una locomotiva, me lo sento.
-DEREK!-  provai di nuovo. Questa volta si girò completamente sgranando gli occhi perdendo l'equilibrio. Mulinò invano le mani cercando di afferrare qualcosa ma non servì a niente. Non so perché lo feci, ma invece di spostarmi rimasi là sotto con le breccia spalancate. Ma al posto di prenderlo al volo, lui mi atterrò completamente addosso. Rimasi stordito per qualche secondo per poi cercare di rialzarmi. Lui non si muoveva. Lo guardai male mentre lui aveva messo su due occhi strasognanti e mi guardava con un sorriso timido. Continuai a fissarlo fino a che...
-Sono un unicornooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!- disse all'improvviso nitrendo la parola "Unicorno".  Lo fissai stupito per poi iniziare a sbattere la testa ripetutamente sul terreno.

"Perché tutte a me? Cosa ho fatto di male?"

"Perché sei un idiota"

"HEY!!!"

"Io non ho detto niente...*se ne va fischiettando*"

Proprio in quel momento sentii una voce chiamarmi dalla cucina.
-Ehm, Stiles? Volevo solo dirti che hai finito la Nutella. Sorreh- disse Scott.

"Di male in peggio..."

-o-o-o-o-o-o-o-o-o-------------------------------------o-o-o-o-o-o-o-o-o-

Allooooooooooooooooooooooora. Prima di uccidermi vi avverto, in questi due mese, penso, sono andata in Romania dove non c'era molto internet e sono anche andata via con il mio gruppo scout. In questo momento mi sta piangendo addosso per l'infinità di storie che ho iniziato e non più concluso. MA! Che ne pensate di questo capitulesssee?! Vi pioce?! Bien! Vi saluto e spero di sentirvi prestooooh Commentate e lasciate stelline se vi va! Vi lovvo un botto! BACIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII,                                                                   Moi

The little pack and his alphaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora