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Jungkook arrossì tanto da sembrare una mela matura, e si girò verso il finestrino.

Dopo quella figuraccia non voleva parlare con il castano, nonostante quest'ultimo cercasse di catturare la sua attenzione chiamandolo e toccandogli la spalla destra. Dopo vari minuti si arrese alle attenzioni del ragazzo affianco a lui e decise di girarsi verso di lui, sbuffando.

-Che vuoi?- disse con tono freddo e scocciato. Il maggiore rispose, con tono calmo, -Non so... forse socializzare per non annoiarci nelle prossime dieci ore?-.

Jungkook alzò gli occhi al cielo e si levò gli auricolari, mentre la voglia di cambiare posto aumentava sempre di più.

-Mi chiamo Jeon Jungkook, ho diciassette anni e vengo da Busan. Il mio migliore amico si chiama Jimin e balliamo insieme in uno studio di danza abbastanza famoso- disse scocciato il minore. -Ti basta?- aggiunse.

-Beh, dimmi qualcosa di più.. Che ne so, hai la ragazza?- chiese il castano.
-Sono fottutamente gay, quindi non ho una cazzo di fidanzata- rispose il moro.

-Attento alle parole piccolo, non mi piace chi dice troppe parolacce sai?- disse con sguardo malizioso Taehyung.
-Infatti non voglio piacerti-
-Ah, peccato. Rispecchi molto il mio ragazzo ideale sai?-
-E che tipo sarebbe, questo tuo ragazzo ideale? Bello e intelligente?- chiese in modo presuntuoso Jungkook.

-No, un ragazzino carino e impertinente da educare a modo mio...- rispose il maggiore guardando il ragazzo a fianco a lui negli occhi, leccandosi le labbra. Jungkook iniziò a sentirsi accaldato.

-E quale sarebbe questo tuo modo di educare? Hai intenzione di sculacciarmi?- chiese in modo ironico il moro.
-Forse- rispose fermamente il castano.

Jungkook guardò il maggiore con gli occhi spalancati, doveva far finta di essere un ragazzino innocente, non poteva fargli capire quanto ciò che aveva detto lo avesse suggestionato.

Fece una faccia a metà fra il disgustato e lo sbalordito. Fingere gli risultava piuttosto semplice, non per nulla quando litigava con suo fratello maggiore i suoi genitori finivano per dare la colpa a quest'ultimo, grazie alla recita perfetta del ragazzino scorretto.

Il maggiore ridacchiò. -Non hai idea di cosa ti farei Jungkook...- disse guardando il minore con occhi carichi di lussuria. -Non lo voglio sapere, ti giuro- ribattè il moro dandogli di nuovo le spalle.

Taehyung pensò che quel ragazzino fosse molto interessante, e decise che lo avrebbe tormentato finchè non avesse ceduto. Lo lasciò dormire e riposarsi prima di farlo faticare al campo.

That summer camp (Taekook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora