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Taehyung fissò le pallide e magre gambe scoperte del ragazzo accanto. Come aveva fatto a non notarle fino ad ora? Probabilmente era troppo impegnato a fissare il volto perfetto del ragazzo in questione. Solo in quel momento si accorse del fisico impossibilmente attraente del minore. Il maglioncino largo lasciava in bella vista le clavicole sporgenti, ed al castano balenò nella mente un immagine di sé stesso che le baciava. Si morse il labbro al solo pensiero.

Le mani del coniglietto, così aveva soprannominato Jungkook date le sue labbra sottili ed i denti leggermente sporgenti, erano minute e ben curate, soprattutto se poste vicino alle sue enormi. Pensò a come sarebbero state le loro mani unite, e l'immagine lo stuzzicò talmente tanto da volerla vedere nella vita reale. Così decise di ritormentare il moro, che osservava rapito il paesaggio scorrere dal finestrino.

Inizialmente Jungkook non si accorse che qualcuno gli avesse preso la mano, poichè l'aveva fatto con estrema delicatezza, come se stesse maneggiando una scultura di cristallo. Se ne rese conto solo quando il maggiore iniziò ad accarezzargli la pelle delicata con il pollice ruvido. Ma non disse nulla. Finse di non dare peso a quell'azione, nonostante la sua pancia cominciò a riempirsi di farfalle, che sembravano drogate per quanto velocemente volassero.

La mano del castano nella sua gli dava un senso di pace inimmaginabile, ma le carezze gentili erano come tante piccole scosse. Nella sua mente era una guerra fra tranquillità ed eccitazione, un mix fatale per il ragazzo.

Grazie alle colline che si estendevano a perdita d'occhio, e il calore del maggiore, si addormentò per la seconda volta, cullato dalle dolci carezze di un ragazzo quasi sconosciuto.

Il maggiore osservò il moro prendere sonno e lo trovò adorabile. Si perse a guardarlo, era magnifico.

Sapeva che il minore si fosse accorto delle loro mani unite e si chiese il perchè non avesse ritirato la mano. Che stesse iniziando a provare qualcosa per lui? Alla sola idea il cuore di Taehyung fece una capriola. Voleva possederlo, reclamare quel ragazzino come suo.

Notò di come il piccolo avesse iniziato a tremare, l'aria condizionata del pullman era troppo forte, soprattutto sulle sua gambe scoperte, così il castano estrasse una coperta di pile da viaggio dallo zaino e coprì Jungkook.

Posò delicatamente la propria testa sulle spalle gracili del minore e si addormentò con lui.

Fu la dormita migliore che i due avessero mai fatto, e non si lasciarono mai la mano.

That summer camp (Taekook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora