"Scusate il distur- Daniel?"
"Jack, amico."
"Avanti Jack sii più veloce e dimmi cosa vuoi."
Lo interruppe sua madre.
"Volevo solo dirti che il preside mi ha detto la classe e volevo chiederti se sapessi dove fossero Daniel e Jonah. Si, Daniel è qui, ma Jonah?"
"Penso sia in 5D, ragazzi, Jonah Marais è lí no?"
Rispondemmo di sì.
"Perfetto, io sono in 4C. Se tu o Daniel doveste cercami sarò lì. Buona continuazione e buona fortuna a tutti voi."
A primo impatto sembra un ragazzo con molte qualità, secondo me si tiene molte cose dentro, ovviamente non saprei visto che lo conosco appena, ma sembra un ragazzo molto riservato. In più sembra anche abbastanza simpatico e disponibile.
"Allora, come ti è sembrato Jack?" Mi chiede Daniel.
Gli dissi tutto quello che pensavo escludendo la parte della riservatezza però.
Suonó la campanella e sua madre ci fermò per chiederci alcune cose.
"Io ho una riunione dopo, vi dispiacerebbe sopportare Jack per qualche ora in più dopo scuola?"
Ovviamente risposi che non ci fosse nessun tipo di problema e mi ringrazió.
Chiesi a Daniel di parlarmi un po' di Jack e lui mi guardò di traverso.
"Ooh adesso ho capito, hai preso una botta per Jack, beh si, la prenderei anch'io se fossi una donna."
"Non ho preso un botta, deficiente. Vorrei solo capire che tipo di persona è."
"Va bene va bene, allora, è un po' riservato, ma in realtà è la cosa che ci piace di più di lui"
Ci avrei scommesso, lui nel mentre continuó a descriverlo.
"È abbastanza scherzoso e simpatico, ha una bellissima voce e i suoi capelli sono davvero una delle sette meraviglie del mondo. Poi non so cosa dire, lo conoscerai sicuramente."
"Capito."
Stavamo camminando per i corridoi e guarda caso incontrammo Jonah e Jack.
"Ei ei so- ehm... sole mio."
Si era confuso il poveretto, se avesse continuato a chiamarmi così avrei preferito che tutti sapessero la verità, quel soprannome era davvero brutto.
Jack e Daniel risero, probabilmente Jonah aveva riferito tutto a Jack, bene.
"Si si, continuate a prendermi in giro, comunque, cominciamo le presentazioni. Jack lei è Clarisse, Clarisse lui è Jack."
"Piacere di conoscerti Jack."
"In realtà il piacere è mio."
"Vacci piano amico, è sempre mia sorella."
Le ultime due parole le disse
sussurrando però, era più simpatico del solito oggi.
"Adesso andiamo che sta per suonare" Questo lo disse Daniel, ed effettivamente aveva ragione quindi andammo in classe.
"Come ti è sembrato?"
"Abbastanza simpatico e disponibile."
"Forse un po' troppo disponibile, hai visto come ti guardava?"
Lo disse con un tono divertito, come se guardami fosse una cosa brutta, o almeno, io l'avevo interpretata così.
"Oh, si si."
Risposi indifferente anche se evidentemente non lo ero.
E ovviamente dopo svariati minuti di silenzio se ne accorse.
"Va tutto bene?"
"Si."
No ma non ti importa.
"Ho detto qualcosa che non va?"
"No."
Si ma non te ne sei nemmeno accorto.
Sono sicuro lui stesse esaminando ogni sua frase detta, ma invano visto che non riusciva a spiccicare una parola.
Stava per finire l'ora e Daniel esordí un "Hai afferrato male."
Aveva capito?
"Non è un male guardarti, anzi personalmente penso che tu sia molto carina, sia dentro che fuori, e mi chiedo come abbiano fatto tutte queste persone a non accorgersene prima. In realtà intendevo che Jack ti ha messo gli occhi sopra, nulla di serio ovviamente, ma penso che ti trovi carina, esattamente come me, ma io sono un po' meno Don Giovanni di lui, capisci adesso?"
Ero senza parole, quindi mi limitai ad annuire.
Suonó la campanella della ricreazione e ci dirigemmo fuori insieme agli altri.
Ecco la parte più difficile della mattina, fingere di essere la ragazza di Jonah Marais, mio fratello.
"Vieni qui."
Jonah mi indicó le sue gambe e mi sedetti su di esse.
Fece finta di dirmi svariate cose all'orecchio lasciandomi qualche bacio sul collo per far rendere l'idea.
Era abbastanza strano all'inizio ma dopo un po' sia io che lui avevano già fatto abitudine.
Ed ecco che arriva Amanda, stava andando tutto bene, cavolo.
"Jonah Marais, tu sei suo fratello."
Io avevo una faccia a dir poco sorpresa e lui era così tranquillo, ma come faceva?
"No Amanda, sono tuo fratello."
Ma è scemo?
Credo che lei stesse solo improvvisando, in reltà lei non sapeva se tutto quello che stava dicendo fosse vero, pensava che uno dei due le avrebbe dato vinta, illusa.
Cioè illusa più o meno, io stavo già per sputare il rospo, fortunatamente c'era Jonah.
"Oh va al diavolo Jonah Marais."
Jonah rise e decise di darmi qualche altro bacio sul collo fino a poi finire alle labbra.
Ovviamente non potevo tirarmi indietro, si sarebbe capito che era tutta una stupida finzione fatta per me dalla compassione di mio fratello, e non sarebbe dovuto succedere, almeno non adesso.
Però bacia abbastanza bene, e devo dire che i baci mi tranquillizzano, lui aveva una mano sulla mia coscia e uno sul fianco, sembrava tutto così reale, era una perfetta finzione, devo tutto a mio fratello.
In realtà non avrei mai voluto baciare mio fratello, è davvero una cosa triste da fare o da dire, insomma chi mai avrebbe voluto baciare il proprio fratello.
Si ma aspettate un attimo, avevo appena dato il mio primo bacio a mio fratello? Dio mio.Finalmente ce l'ho fatta daiii, spero tanto vi piaccia ❣️
— D
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Brother - Jonah Marais
FanfictionSI RINGRAZIA @aliceboarotto PER LA COPERTINA FANTASTICA. E se il fratello di una ragazza un po' sfigatella decidesse di far finta di essere il suo fidanzato per far attirare di più l'attenzione su di lei?