"Clarisse, vieni qua un attimo."
Era Jonah, eravamo a scuola e ci eravamo incontrati per caso nel corridoio.
"Dimmi."
"È successo qualcosa con Daniel?"
Come fa a saperlo?
"Scusa?"
Feci l'indifferente.
"Si, vi vedo diversi. Non parlate più come prima, stavate instaurando un bel rapporto."
"Evidentemente non era così."
"Quindi è successo qualcosa."
Affermò Jonah.
"Si."
"Hai intenzione di raccontarmelo oppure di continuare a parlare con dei monosillabi?"
"Preferisco i monosillabi, ciao."
Cercai di scappare via ma evidentemente voleva proprio sapere cosa era successo.
"Dove scappi? Muoviti e parla."
"E va bene. Beh in poche parole ci siamo baciati."
"Cosa ha fatto? Dai io scherzavo con quella battuta, non pensavo potesse farlo sul serio."
"Pensavo anch'io che scherzassi, ma evidentemente lui l'ha presa seriamente."
"Adesso ci penso io."
"Che? Ma stai fuori? Non devi neanche pensare di parlargli di questo argomento, chiaro?"
"No che gliene parlo Clarisse, tu sei off limits per lui, così come per lui che per tutti. Non può baciare mia sorella senza prima dirmi qualcosa, poteva anche dirmi di essersi preso una botta per te, mica lo avrei chiuso in casa, ma avrebbe dovuto parlarne con me."
"Il tuo ragionamento è insensato Jonah.
Off limits? Ma stai scherzando? Perché sarei off limits? E poi, perché mai avrebbe dovuto avere il tuo consenso per baciarmi o per addirittura, avere una cotta per me?"
"Perché sei mia sorella, e mia sorella non si tocca. Tantomeno se è un mio amico a farlo."
Ma che razza di ragionamento era? Proprio non riesco e non penso che riuscirò mai a capirli sti ragazzi.
"Va bene Jonah, abbiamo capito."
"Ma cosa Clarisse, torna qui. Dimentichi che oltre ad essere mia sorella qui dentro sei la mia ragazza, non puoi andare in giro a baciare miei amici?"
"Adesso stai esagerando. Non sono la tua ragazza, sono tua sorella ed il fatto che ci sia questa commedia non ti da affatto il diritto di dire chi posso baciare o meno. E poi non "vado in giro a baciare i tuoi amici" perché punto primo è stato lui a baciare me e se devo essere sincera mi è anche piaciuto, e secondo punto è stato solo Daniel, Daniel e basta, niente plurale, non enfatizzare la cosa cortesemente."
Ovviamente parlavo così speditamente perché eravamo soli in corridoio, se no non l'avrei mai fatto.
"Bene, allora adesso che tu hai gradito il bacio di Daniel finiamo questo teatrino così potrai stare con il principe azzurro, no?"
Ma qual era esattamente il suo problema con Daniel Seavey? Era uno dei suoi migliori amici cavolo.
"Jonah. Piantala."
"Ah io?"
"Qual è il problema? È successa qualcosa che dovrei sapere?"
Si ammutolì.
"Ah magari non vuoi neanche dirmelo, perfetto. Ci vediamo a casa."
Lo sorpassai e cominciai a camminare fino a quando non mi chiamo di nuovo.
"Ero pazzo di sua sorella e non me l'ha mai lasciata avvicinare, in quel senso intendo. Lui non si avvicinerà a te in quel senso, chiaro?"
Adesso si che tutto aveva un senso, beh diciamo in realtà. Perché i maschi sono tutti così complicati?
Comunque sia, annui e me ne ritornai in classe.
Arrivata in classe ignorai completamente Daniel perché, anche se avevo tante cose da dirgli, non ne ne venne in mente nemmeno una e poi non avrei avuto il coraggio di parlarne; però pensai a tutto quello che mi aveva detto Jonah, che senso ha fare così? Insomma sono entrami migliori amici, Daniel sarebbe dovuto essere felice del fatto che sua sorella di fosse messa con il suo migliore amico, lo conosceva già ed era sicuro che fosse una brava persona, stessa cosa vale per Jonah ovviamente, qualche giorno lo chiederò a uno dei due.
"Perché non volevi che mio fratello stesse con tua sorella?"
Ma che mi era saltato in mente? Ero forse diventata pazza?
"Come scusa?"
Ormai tanto vale continuare.
"Hai capito, non farmelo ripetere."
"Lui sa di quello che c'è stato tra noi, vero?"
"Si."
"Immaginavo, comunque sia sono cose che riguardano me e lui, non metterti in mezzo per favore."
"È mio fratello."
"Segui la lezione per adesso."
"No Daniel, parla"
"Non posso."
"Ma perché no? Voglio solo delle spiegazioni."
"Ti basta sapere che l'ho fatto per Jonah, fine."
"Cosa? Allontani tua sorella da lui, pazzo di lei, per lui?"
Devo dire che mi sono confusa anch'io nel dire sta frase.
"Si, basta."
"Non ci credo."
Ero decisa a sapere la verità.
"Clarisse."
"Dimmi la verità."
"Lo è."
"Non può essere."
"Sì."
"Basta."
"No, dimmelo, e poi si che sarà la smetterò."
"Clarisse."
"Daniel."
"Maledizione."
Ma perché impreca?
"Non mi va di parlarne."
Eccolo.
"Daniel, per favore dim-"
"Voi due, là sotto, visto che avete tanto da dire, la prossima volta mi direte cosa ho detto io oggi, chiaro?"
Annuimmo semplicemente e mi beccai un'occhiata, non tanto arrabbiata, da Daniel.
"Allora?"
Io ritentai. Lui rise. È pazzo?
"Sei incredibile. Dio mio."
Continuava a ridacchiare come un deficiente.
"Eh? Ma stai scherzando o fai sul serio?"
"Faccio sul serio. La professoressa ci ha appena detto che la prossima volta ci interrogherà perché parliamo tanto e tu, continui a parlare, sei incredibile."
Ma ha capito che voglio sapere cosa ha successo a mio fratello oppure ha bisogno di un disegnino illustrativo?
"Si, adesso dimmi cosa è successo con Jonah."
"Oddio ancora?"
"Si."
"Ed io cosa ci guadagno?"
Ma ha sbattuto la testa.
"La mia gratitudine, forza."
Fece una smorfia per disapprovare la mia risposta.
"E allora che vuoi?"
"Sabato hai da fare?"
No.
"Si."
"Ah si? Cosa?"
"Devo.. Devo.. Beh in questo momento non ricordo, però ho qualcosa da fare."
"Beh, io ricordo che devi uscire con me."
Ma ha sbattuto sul serio la testa.
"No, mi sa che non era quello."
"Vuoi o no sapere cosa è successo con tuo fratello?"
"Cosa fai, mi ricatti?"
"Probabile."
"Eh va bene, ma voglio un piccolo spoiler adesso."
"Cosa vuoi sapere."
"Hai detto che l'hai fatto per Jonah."
"Sì, esatto."
"Nel senso che non vuoi dirmelo perché cambierei opinione su Jonah e robe simili?"
"No, assolutamente. Jonah è come lo conosci, non è quel tipo di persona diverso da come si mostra."
"E allor-"
Mi bloccò.
"Ei ei, basta spoiler. Ti passo a prendere vicino casa alle 8:15, non farti vedere da Jonah quando vieni. Mi raccomando."
Non ero del tutto sicura di questa uscita con lui.
"Dove andiamo?"
"Abbiamo detto niente spoiler, Clarisse."
Alzai gli occhi in aria e non gli risposi, ero sicuro di averlo visto sorridere con la punta dell'occhio.
Tuttavia mi misi ad ascoltare il resto della lezione di storia facendomi complessi su cosa avrei detto a Jonah sabato per poter uscire con Daniel.
Ma lo stavo facendo solo per lui, voglio sapere cosa gli è successo, sono determinata a farlo e nemmeno lui può fermarmi, forse però.

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Brother - Jonah Marais
FanfictionSI RINGRAZIA @aliceboarotto PER LA COPERTINA FANTASTICA. E se il fratello di una ragazza un po' sfigatella decidesse di far finta di essere il suo fidanzato per far attirare di più l'attenzione su di lei?