Capitolo 13

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"L'ho solamente aiutata."
"Ah si, e come? Prima decidi di portarmi via quella ragazza e adesso anche lei?"
"Dio mio Jonah ma ti senti? Sappiamo tutti come stanno le cose. Lei è quello che è per te ed è anche quello che è per me."
Ma che sta dicendo? Non può.
"Daniel basta, non mi sembra il caso."
Dio benedica Jack Avery.
"No Jack, se Jonah continua a voler sapere la verità perché non dirgliela? Avanti Jonah, cosa è che vuoi sapere? Perché mia sorella è andata via o perchè io e Clarisse eravamo insieme?"
Se solo l'avesse detto con un tono più cauto.
"No no, Daniel, voglio solo sapere sei ancora mio amico. Continui a portarmi via le persone a cui tengo, non ti sei stancato?"
Daniel si avvicinó a lui, aveva capito che urlare tutte queste cose non serve a nulla, disse qualcosa a Jonah, solo loro due sanno cosa, dopo di che si giró verso Amanda.
"Noi due abbiamo chiuso."
Poi si rivolse verso di me, più cautamente però.
"Vieni con me?"
Non risposi, abbassi gli occhi, lui probabilmente capì male.
Io non potevo venire con lui, e lui lo sa bene.
Alzò gli occhi al cielo e mi superò.
Rimasi lì ferma, non potevo dire altro, Jonah mi fece cenno di andare e senza pensarci ci andai.

Da Daniel.
È ora di finire questo teatrino, non credi?

A Daniel.
Non ancora, ti prego, basta.

Da Daniel.
Cerco solo di renderti felice, potresti essere felice adesso, ma ci pensi al futuro? Non potrete far finta di non aver un legame di sangue per sempre, prima o poi si verrà a scoprire, e credimi, meglio prima che poi.

Non risposi più, avevo bisogno di riflettere.
Io e Jonah avremmo dovuto finirla oppure no?
"Cosa sai su Anna?"
Era Jonah.
Chi diavolo è questa adesso?
"Chi?"
"La sorella di Daniel."
Ah.
"Se vuole lo dice lui."
"Parla o dico a tutti che sono tuo fratello."
"Jonah."
Ma ci riflette almeno solo un secondo prima di dire certe scemenze?
"Sono serio, parla."
"Non posso, e adesso, se consideri sia la cosa più giusta da fare, va lì e dii a tutti cosa sei."
Me ne andai ma sperai vivamente che Jonah rimanesse cosciente e non facesse delle cose di cui ci potremmo pentire entrambi.
Jonah fece un sospiro, dopo di che vidi che mi superò, era parecchio arrabbiato, so già come andrà a finire.
"Ascoltatemi tutti."
Era salito sopra un tavolino, era davvero serio?
Attiró l'attenzione di tutti, ovviamente.
"Ho qualcosa da dire."
Si Jonah, l'avevano intuito.
"Io e Clarisse.."
Si bloccò perchè mi stava guardando, lo stavo pregando con gli occhi di non dire nulla. Invece notai che Daniel non vedeva l'ora che Jonah dicesse una cosa del genere, se pensa che ci potrebbe essere qualcosa si sbaglia di grosso.
Jonah sospirò.
"Stiamo ancora insieme, ma se vedo o so che qualcuno ci prova con lei, come il mio grandissimo amico Daniel Seavey, giuro che l- "
Non ebbe il tempo di finire di parlare perché si intromesse Daniel, avrei preferito che si fosse stato zitto.
"Piantala e dii a tutti che è tua sorella."
Volevo andarmene e Jonah evidentemente lo aveva capito visto che mi fece cenno di stare calma ferma, come se quello che stesse dicendo Daniel fossero delle bugie.
"Sai Daniel non ti facevo così tanto disperato, fai credere agli altri che lei sia mia sorella solamente per..per cosa? Non si metterebbe ugualmente con te, fattene una ragione."
"Jonah non provocarmi, davvero."
"Se no?"
"Jack, dillo anche tu cosa sai."
"Jack non sa nulla."
"Jack è in grado di intendere e di volere, non credi Jonah."
"Sono fatti vostri, e sapete che significano le parole 'fatti vostri'? Che dovete scendere da quei tavoli e smetterla di urlare ai quattro venti le vostre cose, ripeto, sono fatti vostri, e da quando i fatti vostri sono diventanti di dominio pubblico?"
"Ha ragione, ascoltatelo per una volta."
Appoggiai Jack, c'era qualcuno che mi capiva allora.
Fortunatamente i due mi ascoltarono, ma non è assolutamente finita qua, li conosco entrambi.
"Non avvicinarti più a lei, se solo ti becco mentre la guardi, ti giuro che sei finito."
Jonah lo disse a Daniel a bassa voce ma io ero accanto a loro e riuscii a sentirlo perfettamente.
"La guardo quanto e quando voglio, non so se mi spiego."
Ecco fatto.
"Adesso gli spacco la faccia eh."
"No no Jonah, andiamo che è già tardi."
"Jonah Marais, sono innamorato di tua sorella, non so se mi spiego."
Deve decisamente piantarla.
"Io della tua Daniel Seavey, ma se potessimo avere tutto quello che desideriamo non ci troveremmo in questa situazione. E non è mia sorella, entratelo in quella testa."
"Sicuro."
Grazie a Dio il litigio finì lì, ma questo litigio è tutto tranne che finito, credetemi.

Brother - Jonah MaraisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora