Un posto sicuro

353 19 7
                                    

Pov Lara



DATA
5 NOVEMBRE 2038
ORA
17:20:14












Alex è stata così gentile da volerci ospitare a casa sua per questa sera, visto che le abbiamo "salvato la vita" anche se non è andata proprio così. Però sono felice da una parte di essere qui, a Detroit. Se non fosse il fatto che sono preoccupata per la reazione di Jessica sarebbe tutto perfetto. Ma non pensiamo a questo, non ora. Alex è una persona così socievole e gentile, dirle di no mi è risultato difficile. Se sapesse quello che sono davvero non lo sarebbe più di tanto. Guardo il cielo e vedo che ha iniziato a piovere. Per me non è un problema, non mi posso ammalare, ma per Alex e Luke lo è. E io mi preoccupo per lui -"Quando andiamo a cercare Jessica ?"- chiede lui dopo un po' mentre seguiamo Alex -"Sei stanco, Luke, devi riposare. Non hai dormito molto la scorsa notte, neanche quando eravamo in aereo"- gli dico, dopo che lui fa un ennesimo sbadiglio. Poverino, spero solo che non manchi molto  -"Non riuscivo a dormire, non sono mai stato su un aereo"- dice lui. Piccolo....-"Ti capisco. Non preoccuparti, andremo da lei domattina. Te lo prometto"- lo rassicuro. Anche se....ora che ci penso non ho la minima idea di dove abita Jessica. Non ho mai avuto la necessità di chiederle la residenza, nel momento in cui ero ancora una macchina.....Potremo chiedere di lei in centrale, visto che lei lavora lì. E quella non è difficile da trovare -"Ok"- dice lui tornando a guardare dritto. Spero solo che Jessica non mi chiami ancora, non so se sarei capace ancora di mentire. Non è una bella cosa, ma devo farlo. Poi le spiegherò tutto una volta arrivati, spero solo che non se la prendi troppo. Io la ritengo come un'amica, quasi una sorella, e non voglio perdere il bel rapporto che ho con lei... -"Eccoci: siamo arrivati"- ci annuncia lei, dopodiché ci fermiamo. Osservo la casa per un istante, è molto piccola ed è anche malandata dall'esterno. Il prato non sembra molto curato e c'è un'auto, di un modello vecchio, fuori dal garage. E infine i muri bianchi della casa sono anche piuttosto sporchi, ed essendo bianco si vede di più. Non immagino l'interno.....Dopo aver esaminato tutto tutti e tre raggiungiamo la soglia della porta -"Vivi da sola ?"- chiedo mentre camminiamo -"No. Questa non è proprio"casa mia, non del tutto almeno. Vivo con i miei zii da quando sono nata, i miei genitori sono morti durante lo schianto di un aereo"- spiega lei -"Oh, mi spiace. Scusa......"- dico. Poverina, chissà quanto ha sofferto -"Non ha più importanza, ora. Sfortunatamente mia zia è venuta a mancare quando avevo solo 8 anni. Adesso siamo solo io e mio zio"- dice e inizia a prendere le chiavi -"Ah, un ultima cosa: mio zio tende a farsi un po troppo di red ice, a causa della grande perdita, quindi se vedete che si comporta in modo strano, non preoccuparti. Lo fa ogni giorno"- ci spiega lei, dopodiché inserisce le chiavi dentro la serratura e apre. La casa è piccola, ma sembra confortevole.....se non ci fosse la droga in mezzo sarebbe perfetto. Luke si mette vicino a me, non appena vede un uomo sulla quarantina disteso sul divano. Sembra leggermente fatto, lo posso notare da del fumo rosso che esce dalla bocca per via della Red Ice, appunto. Non è che sia molto confortante da vedere -"Hey zio. Sono tornata"-dice chiudendo la porta e mettendo le chiavi sul mobile a fianco -"Hey"- dice salutando con la mano. Mhm.......il tipo non sembra molto socievole. L'uomo neanche si è girato per salutarla, come se non gli interessasse. Qui amore e rispetto sono al 100 %, ironicamente parlando -"Abbiamo degli ospiti a casa. Staranno qui solo per stanotte. Per te va bene ?"- chiede lei mentre l'uomo si scola l'ennesima bottiglia di birra. Ma quante ne sta bevendo ? Non mi piace.....E, per di più, sta mischiando l'alcool con la droga......bene -"Va bene, basta che non rompono i coglioni"- dice lui continuando a bere. Non c'è la faccio a guardarlo in questo stato, perché non ci dà un taglio ? -"Seguitemi. Vi faccio vedere la stanza"-dice facendoci salire le scale. Meglio così, perché quella scena mi stava disgustando. Saliamo di sopra ed entriamo nella prima stanza, dove c'è un letto matrimoniale e un armadio bianco. Le pareti non sono del tutto pulite, e sono quasi sul marroncino. Il letto, per fortuna, sembra apposto con le sue coperte bianche. E a destra dell'entrata c'è un lungo mobile dello stesso colore dell'armadio, con varia roba sparsa sopra. Evidentemente lo zio non conosce l'ordine in una casa, perché manca anche quello -"Ormai lui non dorme più qui, quasi sempre dorme sul divano o nell'altra stanza"-spiega lei sistemando alcune cose. Si, però, un minimo di ordine ci deve stare. Ci vivi anche tu, se non sbaglio. Ma non sembra interessarti questo. Stranamente questa stanza sembra piuttosto pulita rispetto alle altre, anche se non è il massimo. Spero tanto che non abbiano superato il limite, in fatto di sporco

Detroit become human:infinityDove le storie prendono vita. Scoprilo ora