A casa di Kamski

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Pov Lara






























DATA
9 NOVEMBRE 2038
ORA
07:10:02












-"Interrompiamo con una notizia dell'ultimo minuto. Alle due di stamattina, diversi negozi di Cyberlife a Detroit sono stati razziati. Molte vetrine sono state imbrattate con graffiti pro diritti degli androidi e altri strani slogan. E mi hanno anche informato........che due agenti intervenuti sul posto sono stati aggrediti......da un gruppo di androidi. La situazione è allarmante: le nostre macchine si stanno, forse, ribellando ?"- spengo la tv, non volendo più ascoltare una singola parola. Metto entrambe le mani sulla testa pensierosa. Non riesco a credere a quello che sento, anzi, forse non voglio crederci. Siamo davvero questo per loro ? Nient'altro che un oggetto da mettere in vetrina ? Per fortuna c'è qualcuno, lì fuori, che ha fegato. Ma chissà chi è questo androide misterioso. Qual'è la sua vera indetità ? Vorrei conoscerlo, capire meglio di lui, della sua situazione. E di come pensa di agire. Potrei anche aiutarlo un giorno, chissà, in fondo è la mia stessa specie. Gli umani ci odiano, non tutti almeno, e ci trattano come spazzatura. Non avevo mai notato questa cosa, e ora che lo so, penso che non è giusto così. Fisso la televisione, ora spenta, per qualche secondo: con la testa immersa in chissà quali pensieri, in mille domande senza risposta.......Adesso so chi sono, cosa che fino a poco tempo fa lo avevo escluso, ma ho ancora molto da imparare sulle emozioni umane. Ma io sono.....viva, e adesso anche libera. È questo quello che conta. Anche se avrei preferito farlo diversamente, e non durante una fuga. Jessica ha ragione io.......non posso proteggere Luke, semplicemente per il fatto che lo metto ancora di più in pericolo. "L'ho messo in pericolo". Non sono in grado di occuparmene, ma Luke sembra pensarla diversamente. Ripenso ai giorni precedenti, a quando mi ha chiamata "mamma". Ma lo sono davvero per lui ? Nel vero senso della parola, intendo.......Dopo tutto quello che è successo ? Negli anni recenti lui mi aveva sempre visto come qualcuno di importante, di prezioso a cui lui ci teneva davvero. Jessica mi prese qualche anno dopo la sua nascita......E si è affezionato a me in modo bellissimo e finalmente dopo tanto tempo ho capito di tenere a lui, che è importante per me e non posso essere felice se non lo è lui. Luke è tutto per me, è come un figlio per me, e gli voglio un mondo di bene. E se dovesse succedergli qualcosa per colpa mia.........non me lo potrò mai perdonare. Ma allora se penso questo perché mi faccio questi complessi ? Perché tutte queste domande ? -"Hey"- la voce di Jessica interrompe i miei pensieri, mi volto verso di lei -"Ciao"- dico solo









































Led: giallo





























Non risponde, e si siede come me sul divano. Restiamo così per qualche minuto, nessuna delle due emette una parola. Vorrei parlare con lei ma non so come iniziare. Non vorrei dire una cosa sbagliata -"Hey, ehm......"-comincia lei -"Come stai ?"- mi chiede -"Da quanto ti interessa ?"- rispondo io neutrale. Forse non dovrei parlarle così, voglio cercare di farmi perdonare -"Dicevo solo che......."- parla ma poi si ferma. La sento sospirare -"Ascolta: mi spiace per quello che ti ho detto in centrale, l'altra volta. Ero così arrabbiata che.....Non deve essere stato facile, ma.....quello che hai fatto è imperdonabile e......per me sarà difficile riallacciare lo stesso rapporto che abbiamo avuto prima. Sai, prima che.....partissi"- si ferma per un secondo -"Sono ancora arrabbiata, un po......ma.......voglio almeno provarci. Che ne dici ?"- mi chiede guardandomi e anche stavolta non so cosa dire. Così agisco d'istinto, l'abbraccio. Non so che fare altrimenti......-"Mi sei mancata"- dico mentre mi scappa qualche lacrima. Non capisco perché sto avendo questa reazione ora, e questo mi fa un po agitare -"Mi spiace"- dico -"Lo so.......Non preoccuparti"-dice dandomi delle pacche sulle spalle -"Ora non pensarci più"- dice, poi sciogliamo l'abbraccio, e mi asciugo il viso con le mani -"Allora, ehm......."- dico mentre cerco qualcosa per cambiare conversazione -"Come......come va con.....con Connor ?"- chiedo. A sentire quel nome cambia subito d'umore, è più felice ora -"Bhé, ecco.....io e lui siamo......non lo so cosa siamo. Diciamo che io e lui ci siamo baciati più di una volta e........"- spiega lei, ma si ferma improvvisamente -"Aspetta, ferma un attimo: tu hai fatto cosa ? Che.......che mi sono persa ?"- chiedo a lei -"Ora ti spiego: dopo una missione che avevamo fatto, a causa di un......piccolo incidente sono finita in ospedale. Ma sto bene ora, davvero. È li che ci siamo baciati per la prima volta, ma è successo qualche giorno fa. Ora........non lo so, io sono felice con lui. Connor ora è deviante, probabilmente, non ne sono del tutto sicura. Ma sto bene. Ed è questo che conta. Tu stai con Jake e......io con Connor. Entrambe siamo felici, giusto ?"- dice lei sorridendomi. Si, e su questo sono d'accordo. Ma c'è una cosa che non mi è alquanto chiara -"Perché non mi hai detto che eri in ospedale ?"- le chiedo -"Non lo so, un po perché ero ancora arrabbiata con te, e un po perché......"- sospira rumorosamente -"Non volevo che Luke lo sapesse, anzi forse è meglio non dirglielo. Non facciamolo preoccupare per niente "- dice lei -"C'era in gioco la tua vita, Jess, non è "niente" "- le faccio notare -"Si, ma non voglio dirglielo lo stesso. E ti prego di ascoltarmi questa volta "- mi dice -"Ok, va bene"- dico solo -"Grazie"- dice, alzandosi poco dopo -"Ora devo andare ma...ci sentiamo dopo ok ? Ciao"- la saluto anch'io. Dopodiché esce chiudendo la porta. Dopo un po sento qualcuno scendere le scale, e dai passi capisco che è Jake. Si siede vicino a me e mi da un bacio in fronte -"Tutto apposto ?"- mi chiede dolcemente e io lo guardo negli occhi -"Si, sto bene"- gli dico -"Me lo puoi dire, sai ? Se c'è qualcosa che non va....."-dice preoccupato tenendomi per un braccio. Mi stendo sul suo petto, continuando a guardarlo negli occhi. Visto che è leggermente più alto di me per guardarlo devo alzare la testa -"Te l'ho già detto. Sto bene"- gli accarezzo la guancia -"Scusa tesoro, è che sono preoccupato per questa....cosa dei davanti. E ho paura che......."- dice per poi fermarsi per un istante, diventando quasi del tutto pallido -"Non mi succederà niente finché ci sarai tu al mio fianco. Non hai nulla di cui temere"- dico, poi prendo il suo viso tra le mani e lo bacio -"Non riesco a non avere paura"- dice a voce bassa e senza staccarmi gli altri occhi di dosso -"Non voglio, e soprattutto non posso, perdere anche te......Scusa....."- abbassa lo sguardo, credo di aver visto delle lacrime uscire. No.......Mi avvicino a lui e lo bacio nuovamente. Metto entrambe le braccia intorno al collo mentre mi siedo sulle sue gambe -"Non succederà, Jake, te lo prometto"- dico poi baciarlo ripetutamente. Guancia, labbra, collo........È una sensazione strana e nuova, ma bellissima. Non so cosa pensare in questo momento, ho la testa totalmente scombinata e confusa. All'inizio ho pensato a Luke, che poteva venire e scendere di sotto........Ma Jake sembra piuttosto tranquillo. Forse dovrei esserlo anch'io, forse dovrei. Si rimette seduto e mi cinge con entrambe le braccia per poi scendere con le mani sul bacino -"Ti amo"- dico in un sussurro. "Ti amo".......due semplici parole, ma che messe insieme.......sono il tutto. Lui è il mio tutto, il mio amore, il mio mondo.......

Detroit become human:infinityDove le storie prendono vita. Scoprilo ora